
La scelta della
Columbia University
di
scendere a patti con il governo statunitense
pur di
riottenere i fondi federali
destinati alla
ricerca
rappresenta “un
tragico campanello d’allarme
“, secondo un
editoriale
firmato dal
direttore
della rivista
Science
, H. Holden Thorp, che nell’accordo vede una
minaccia per la formazione delle future generazioni
.
“Il
governo
ha
usa
to i
finanziamenti per la scienza
, almeno 1,3 miliardi di dollari all’anno, come potente
leva per influenzare l’università
, e firmarlo è stato probabilmente inevitabile”, scrive Thorp. L’intesa resta “un promemoria del fatto che accettare fondi federali per la ricerca ha sempre comportato il rischio che tali fondi potessero essere revocati qualora si ritenesse che vi fosse stato un uso improprio del denaro pubblico. Le università stanno ora assistendo a questa forma di potere finanziario esercitata con un’intensità senza precedenti”.
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