
Sono numerose le incognite che restano aperte anche dopo la firma, nella notte di venerdì scorso, dell’ordine esecutivo con cui il presidente statunitense Donald Trump ha imposto nuovi dazi a Stati con cui ha chiuso accordi commerciali o ha stretto un’intesa come quella raggiunta la scorsa settimana in Scozia con la presidente della Commissione Ursula von der Leyen.
Verso l’Unione Europea l’ordine esecutivo conferma l’imposizione di una tariffa al 15% su gran parte di merci vendute agli Stati Uniti con applicazione dal 7 agosto (anziché dall’1, come annunciato inizialmente), in un accordo che prevede da parte dell’Ue l’acquisto di energia dagli Usa per 750 miliardi, oltre 600 miliardi in investimenti una cifra imprecisata nell’acquisto di armi.
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