
È dall’incontro tra pragmatismo e filosofia che nasce il nome Execus, indirizzando la visione della martech quotata sul segmento EGM di Borsa Italiana. Ovvero l’agire rivolto all’eccellenza (execution) insieme allo spirito collaborativo del ‘noi’ declinato all’inglese (us).
Parliamo di una società scelta da clienti ad ampio spettro, dalle piccole e medie imprese a soggetti di primario standing tra cui big tech internazionali e grandi gruppi bancari, che per questioni di riservatezza non possono essere citati. Per conquistarli, Execus ha elaborato una proposta basata su una dinamica precisa: essere un partner che, sfruttando competenze e innovazioni tra cui spicca l’AI, offre alle aziende soluzioni tecnologiche e cucite su misura per l’analisi dei big data, la gestione dei pagamenti digitali, il miglioramento della reputazione e della SEO, nonché per supportare tutte le fasi della vendita, dal contatto iniziale con il consumatore fino alla fidelizzazione.
Un esempio concreto: è stata personalizzata una piattaforma sulle esigenze di uno studio legale con clienti in tutto il mondo, sviluppando un sistema di intelligenza artificiale in grado di produrre analisi di bilancio approfondite secondo il modello proprietario del cliente.
Una realtà AI-powered
L’innovazione è un mantra per Execus. E investendo in ricerca e sviluppo è arrivata a creare 7 piattaforme tecnologiche, con un occhio di riguardo per l’utilizzo del potere dell’intelligenza artificiale. Per esempio sistemi dedicati ai sondaggi automatizzati, oppure per l’ottimizzazione delle attività sales & business intelligence e anche assistenti AI in ambito customer care. Infrastrutture informatiche tutte realizzate con competenze interne e con l’obiettivo di proporre soluzioni scalabili e ad alta frequenza d’uso.
Modello, numeri e operazioni straordinarie
Execus vanta un giro d’affari da 4,6 milioni di euro (dato 2024 vs. 2,25 milioni nel 2023) e possiede un modello di guadagno “misto”. Cioè: una parte di introiti fissa all’inizio (setup), una parte legata ai risultati ottenuti (performance) e una percentuale sulle vendite generate (transato). E quest’anno, la società prevede che oltre la metà dei ricavi sarà di natura ricorrente.
Per accelerare il proprio percorso di sviluppo, Execus punta forte su fusioni e acquisizioni: entro fine 2025 potrebbero arrivare dei nuovi acquisti nell’ottica di creare sinergie e implementare attività di up-selling e cross-selling. Tra le operazioni più recenti c’è la conquista del 51% delle quote di Vanilla Marketing, agenzia specializzata in web marketing e graphic design.
Una M&A particolarmente interessante, sul finire del 2023, è stata quella che ha coinvolto Differens, società con focus nella comunicazione online, che ha ricevuto il titolo di Google Partner. Quest’ultimo è un elemento di rilevo: significa che la multinazionale americana ne ha riconosciuto le competenze nell’ambito delle strategie di marketing digitale.
L’ad Giorgio Spina
Il settore martech è in continua evoluzione e la concorrenza si fa sempre più agguerrita. Ma Execus punta a diventare un punto di riferimento con una strategia ad hoc. La rotta è stata tracciata da Giorgio Spina ad aprile, mese in cui è divenuto amministratore delegato del gruppo: la crescita sarà non solo per linee esterne, ma anche attraverso “uno sviluppo organico centrato sull’eccellenza operativa”. Relativamente all’area vendite, “puntiamo su una rete esclusiva di professionisti altamente qualificati, scelti per la loro capacità di generare valore e costruire relazioni autentiche, il cui numero non crescerà seguendo le mode del momento, ma il cui valore aumenterà costantemente in termini di produttività e competenze”.
E naturalmente non poteva mancare un richiamo alla tecnologia che sta rivoluzionando il mondo: “L’intelligenza artificiale, già integrata e nativa nei nostri servizi, ci consentirà di offrire performance scalabili e misurabili”, rendendo il futuro di Execus “ricco di opportunità”.
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