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La polizia metropolitana di Londra ha arrestato più di 466 persone durante la protesta di ieri a sostegno del gruppo Palestine Action, vietato nel Regno Unito dal 5 luglio scorso. “Il maggior numero di arresti in una singola operazione negli ultimi dieci anni”, ha spiegato la polizia. Secondo l’organizzatore della manifestazione, Defend Our Juries, in Parliament Square – dove erano presenti circa 700 persone – la polizia ha effettuato “più grande arresto di massa della sua storia”. Il direttore generale di Amnesty International Uk, Sacha Deshmukh, ha dichiarato in una nota: “I manifestanti in piazza del Parlamento non stavano incitando alla violenza ed è del tutto sproporzionato, al limite dell’assurdo, trattarli come terroristi. Invece di criminalizzare i manifestanti pacifici, il governo dovrebbe concentrarsi sull’adozione di misure immediate e inequivocabili per porre fine al genocidio di Israele e porre fine a qualsiasi rischio di complicità del Regno Unito”.
Palestine Action “è stata vietata sulla base di rigidi consigli di sicurezza in seguito ai gravi attacchi commessi dal gruppo, che hanno comportato violenza, feriti gravi e ingenti danni criminali”, ha spiegato la ministra dell’Interno britannica, Yvette Cooper. La polizia ha dichiarato che gli arrestati sono stati condotti a Westminster e coloro di cui si sono potute verificare le generalità sono stati rilasciati su cauzione a condizione che affermassero di non partecipare ad altri eventi a sostegno di Palestine Action. Tuttavia, secondo quanto appreso da “Sky News” molti manifestanti hanno rifiutato di fornire le proprie generalità e sono stati trattenuti in custodia cautelare. Per questo, riferisce l’emittente britannica, i dirigenti del servizio penitenziario si incontreranno oggi per discutere come gestire l’elevato numero di arresti. Il 5 luglio nel Regno Unito è entrata in vigore la legge che vieta Palestine Action ai sensi della legislazione antiterrorismo, dopo che alcuni membri hanno fatto irruzione in una base della Royal Air Force, danneggiando aerei come parte di una serie di proteste. Il gruppo accusa il governo britannico di “complicità con i crimini di guerra israeliani a Gaza”.
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