20 Agosto 2025
Il debito pubblico italiano ha raggiunto 3.070 miliardi


Sono stati pubblicati i nuovi dati in merito al debito pubblico italiano. A giugno 2025 questo ha raggiunto quota 3.070,7 miliardi di euro, in aumento di 18 miliardi rispetto a maggio. Lo segnala la Banca d’Italia, nella pubblicazione mensile della “Finanza pubblica: fabbisogno e debito”. Nel report si segnala anche come nello stesso periodo le entrate tributari hanno mostrato un andamento positivo, in crescita del 4,2% su base annua nel mese e del 3,4% nel primo semestre.

Si tratta di un aumento del debito in controtendenza rispetto al dato di maggio, quando lo stock era temporaneamente sceso di 10 miliardi, ma il dato di giugno conferma che il calo non ha invertito la tendenza su base annua.

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Perché il debito è salito

Secondo Bankitalia, l’incremento riflette principalmente il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche e l’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (0,8 miliardi, pari a un totale di 47 miliardi). Hanno contribuito anche fattori tecnici come scarti e premi all’emissione e al rimborso dei titoli, la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e le variazioni dei tassi di cambio.

In questo quadro, le oscillazioni mese su mese risentono spesso della gestione di cassa del Tesoro e del calendario di rimborsi ed emissioni: sono saliscendi fisiologici che, da soli, non indicano un cambio di rotta strutturale.

Nel dettaglio:

  • il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 19,7 miliardi;
  • il debito delle Amministrazioni locali è diminuito di 1,7 miliardi;
  • la vita media residua del debito è rimasta stabile a 7,9 anni.

Chi detiene il debito

A giugno, la quota di debito detenuta dalla Banca d’Italia si è attestata al 19,6%, in calo dal 20% del mese precedente. A maggio (ultimo dato disponibile) la quota in mano a investitori non residenti era salita al 33,2% dal 33% precedente, mentre quella detenuta da altri residenti – come famiglie e imprese non finanziarie – era scesa al 14,1% dal 14,3%.

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La composizione per detentori è piuttosto rilevante: la minore presenza della banca centrale e il peso dei non residenti influenzano la domanda di titoli, il costo medio di finanziamento e la sensibilità ai flussi esteri.

Entrate tributarie in aumento

Le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 43,8 miliardi a giugno, in crescita del 4,2% (+1,8 miliardi) rispetto allo stesso mese del 2024. Nel primo semestre del 2025 hanno raggiunto 257,3 miliardi, in aumento del 3,4% (+8,5 miliardi) rispetto al primo semestre dell’anno scorso.

Il miglioramento delle entrate sostiene i conti pubblici, ma non è sufficiente, da solo, a ridurre lo stock: la dinamica del debito dipende anche dal fabbisogno e dal continuo rifinanziamento dei titoli in scadenza.

I dati smentiscono il governo Meloni?

Il 15 luglio Fratelli d’Italia aveva celebrato sui social la riduzione di 10 miliardi del debito a maggio, rivendicandola come merito dell’esecutivo e come smentita di letture “catastrofiste” di giornali e politici di sinistra. Il dato era reale certo, ma circoscritto: si trattava di un calo mensile pari a circa lo 0,33% dello stock complessivo e non indicava, di per sé, un’inversione di tendenza.

Già a giugno, infatti, lo stock è tornato a crescere, attestandosi a 3.070,7 miliardi. Il rimbalzo ridimensiona quindi la lettura trionfalistica del singolo mese favorevole. Un confronto corretto richiederebbe uno sguardo più ampio. Su base annua, il debito resta più alto di circa 100 miliardi rispetto a maggio 2024 e, dall’insediamento dell’attuale governo, l’aumento complessivo sfiora i 300 miliardi in termini nominali.

C’è poi un tema di “metrica”, come spiega Pagella Politica: usare il valore assoluto del debito per confronti storici ignora inflazione e dimensione dell’economia. Per valutare la sostenibilità si guardano soprattutto il rapporto debito/PIL e il costo medio del debito, variabili che rispondono alla crescita, all’andamento dei prezzi e ai tassi più che alle oscillazioni mensili dello stock.





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