
Le dichiarazioni del premier israeliano Benjamin Netanyahu sul concetto di “Grande Israele” rappresentano una minaccia per tutti i Paesi e i popoli del Medio Oriente e richiedono una presa di posizione chiara da parte degli Stati arabi. Lo ha affermato il movimento palestinese Hamas in un comunicato diffuso sul proprio canale Telegram.
“Queste affermazioni confermano il pericolo che Israele rappresenta per l’intera regione – si legge nella nota – e impongono ai Paesi arabi di assumere una posizione netta, adottando misure concrete di sostegno al popolo palestinese e alla Striscia di Gaza”. Hamas ha inoltre sollecitato la comunità internazionale a condannare le parole del premier israeliano e a intervenire per “fermare la sua brutale guerra” nell’enclave palestinese.
Le reazioni arrivano all’indomani di un’intervista concessa da Netanyahu all’emittente I24, nella quale il premier ha affermato di portare avanti una “missione storica e spirituale”, legata al concetto di “Grande Israele”. L’espressione, nata dopo la Guerra dei Sei Giorni del 1967, è utilizzata da movimenti religiosi e politici che sostengono l’espansione dei confini israeliani ai territori occupati allora: Gerusalemme Est, Cisgiordania, Striscia di Gaza, Sinai e Alture del Golan.
foto hosny salah da Pixabay.com
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