18 Agosto 2025
In Gazzetta Ufficiale il nuovo Testo unico sull’Imposta di Registro



Con la pubblicazione del decreto legislativo 123/2025, l’Italia compie un ulteriore passo verso la semplificazione del sistema fiscale: in Gazzetta Ufficiale il nuovo Testo unico sul Registro e altri tributi indiretti.


La norma è frutto della delega contenuta nella legge 111/2023, che aveva affidato al Governo il compito di riordinare e rendere più organica la normativa tributaria.

Entrata in vigore e portata del provvedimento

Il Testo unico su registro e tributi indiretti entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2026, una scelta che consente a contribuenti, professionisti e uffici dell’amministrazione finanziaria di avere un congruo periodo di adattamento alle nuove regole. L’ipotesi iniziale di applicare le disposizioni anche a successioni già aperte e ad atti a titolo gratuito avviati nel 2025 è stata abbandonata, evitando così effetti retroattivi che avrebbero potuto generare contenziosi e incertezze interpretative.

Il decreto raccoglie in un unico testo norme finora frammentate in più leggi e regolamenti, con l’obiettivo di assicurare coerenza e semplificazione. Si tratta di un lavoro principalmente di razionalizzazione, più che di riforma sostanziale, ma che ha un impatto concreto nella gestione quotidiana di adempimenti fiscali complessi.

Una struttura organica in sei parti

Il Testo unico, che conta 203 articoli, è suddiviso in sei sezioni, ciascuna dedicata a un’area ben precisa del sistema tributario:

  • Imposta di registro: riordina la disciplina contenuta nel d.P.R. 131/1986, che regola la tassazione sugli atti giuridici e contrattuali.

  • Imposte ipotecarie e catastali: raccoglie le disposizioni del d.lgs. 347/1990, fondamentali per le formalità legate alla proprietà immobiliare.

  • Imposta su successioni e donazioni: incorpora la normativa del d.lgs. 346/1990, che disciplina il trasferimento di beni e diritti a titolo gratuito.

  • Imposta di bollo e IVAFE: unisce le regole sull’imposta di bollo (d.P.R. 642/1972) e quelle relative al prelievo su attività finanziarie detenute all’estero, conti correnti e persino cripto-attività.

  • Regimi sostitutivi e agevolazioni: disciplina regimi speciali su fondi immobiliari, trasformazioni societarie e previsioni di favore per particolari categorie, come le cooperative.

  • Disposizioni finali: raccoglie norme interpretative e un ampio elenco di abrogazioni, eliminando la stratificazione normativa accumulata negli anni.

Questa suddivisione permette di avere una visione più ordinata, riducendo la dispersione di regole e facilitando il lavoro di chi quotidianamente si confronta con la normativa fiscale.

Gli allegati tecnici

Al corpo principale del decreto sono allegati quattro documenti di dettaglio, che chiariscono quali atti siano soggetti a imposta e in quali casi scatti invece l’esenzione:

  1. Registro: tariffe e tabelle per distinguere atti con obbligo di registrazione e casi esclusi.

  2. Ipotecarie e catastali: elenchi specifici con relative tariffe.

  3. Bollo: suddivisione tra atti soggetti a tassazione dall’origine, quelli imponibili solo in caso d’uso e quelli totalmente esenti.

  4. Coefficienti fiscali: prospetti utili per calcolare l’imposta di registro e quella sulle successioni e donazioni.

Tra le novità spicca l’aggiornamento delle tariffe sull’imposta di registro, che ora comprendono anche la disciplina del credito d’imposta per l’acquisto della “prima casa”, una misura di agevolazione già prevista dalla legge 448/1998 e particolarmente rilevante per i contribuenti.

Perché è un passaggio importante

Pur non modificando in modo sostanziale le regole di tassazione, il Testo unico ha un valore strategico: rappresenta un punto di riferimento unico e coordinato, che sostituisce un mosaico di norme sparse e spesso di difficile interpretazione.

Per contribuenti e professionisti significa avere una normativa più leggibile e coerente, riducendo i margini di incertezza. Per l’amministrazione fiscale, invece, il provvedimento agevola l’attività di controllo e applicazione, contribuendo a rendere più lineare il rapporto tra Stato e cittadini.

In altre parole, il decreto non introduce un nuovo sistema, ma ordina quello esistente, eliminando duplicazioni e contraddizioni: un lavoro di “pulizia normativa” che, seppur tecnico, ha ricadute pratiche significative sulla vita quotidiana di chi deve gestire atti patrimoniali, successioni, contratti o trasferimenti di beni.

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo Testo unico su Imposta di Registro e tributi indiretti

Qui il documento completo.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione