
Le Olimpiadi invernali di Milano‑Cortina 2026 rappresentano una straordinaria occasione per rilanciare il turismo e rafforzare l’economia territoriale attraverso l’innovazione digitale. Questo evento internazionale, oltre a catalizzare investimenti infrastrutturali, ha il potenziale di stimolare una trasformazione duratura nei settori del turismo e del retail, in particolare per le piccole e medie imprese (PMI), che costituiscono la spina dorsale del sistema produttivo italiano.
Le sfide infrastrutturali: connettività e territori marginali
Una delle principali criticità che affligge il turismo italiano è la mancanza di connettività nelle aree periferiche e rurali, spesso ricchissime di patrimonio culturale e paesaggistico, ma penalizzate da infrastrutture digitali inadeguate. Specialmente nelle località montane o nei borghi storici, infatti, le strutture ricettive non dispongono di connessioni internet ad alta velocità o di reti stabili, rendendo difficile l’adozione di servizi tecnologici avanzati.
L’accesso a una rete affidabile e diffusa è fondamentale per poter implementare soluzioni digitali come l’intelligenza artificiale, l’automazione dei processi di gestione e la personalizzazione dell’offerta turistica. Senza una base solida dal punto di vista infrastrutturale, è impossibile abilitare servizi digitali come chatbot multilingue per l’assistenza clienti, sistemi di prenotazione automatizzati, check-in e check-out intelligenti o ancora piattaforme CRM per l’analisi del comportamento dei viaggiatori. Il potenziamento delle reti, dunque, non è solo una questione tecnica, ma una condizione essenziale per lo sviluppo competitivo del turismo italiano in vista di Milano‑Cortina 2026.
Uno degli ostacoli principali alla digitalizzazione, però, non è di natura tecnica o economica, ma culturale. Molte PMI continuano a considerare la tecnologia come un costo anziché come una leva strategica per accrescere valore, efficienza e competitività, rendendo indispensabile diffondere una nuova visione imprenditoriale che interpreti la trasformazione digitale non come un’ulteriore spesa, ma come un investimento capace di generare ritorni tangibili nel medio e lungo periodo.
La digitalizzazione delle PMI turistiche
Nonostante il crescente interesse per la trasformazione digitale, molte PMI italiane del comparto turistico si trovano ancora indietro rispetto ai principali concorrenti europei. I dati ISTAT per il 2024 rivelano che solo l’8% delle imprese italiane ha effettivamente adottato soluzioni basate sull’intelligenza artificiale, mentre le competenze digitali della popolazione restano ben al di sotto della media europea. In particolare, soltanto il 45% dei cittadini tra i 16 e i 74 anni possiede competenze digitali di base[1], lontano dall’obiettivo dell’80% fissato dall’Unione Europea per il 2030.
In questo scenario, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) gioca un ruolo fondamentale, prevedendo investimenti consistenti a supporto della digitalizzazione del settore turistico. Una delle principali iniziative è il Tourism Digital Hub (TDH)[2], una piattaforma nazionale sviluppata per integrare oltre 33.000 imprese del turismo e offrire loro strumenti digitali avanzati.
Anche l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OECD)[3] ha riconosciuto l’importanza strategica di promuovere la digitalizzazione delle PMI turistiche italiane. In “Promuovere la digitalizzazione dell’ecosistema turistico in Italia, Focus sulle PMI”, l’organizzazione sottolinea la necessità di potenziare le infrastrutture digitali, in particolare nelle aree rurali, sviluppare programmi di formazione mirati per colmare i divari nelle competenze digitali, promuovere la collaborazione tra PMI, startup e amministrazione pubblica, e monitorare e misurare i progressi della digitalizzazione attraverso indagini strutturate e indicatori specifici.
Il ruolo strategico delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026
L’appuntamento con le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 rappresenta una straordinaria occasione per sperimentare e diffondere nuove soluzioni digitali. Le zone coinvolte nell’evento, dalla Valtellina alla Val di Fiemme, da Cortina a Milano, possono trasformarsi in veri e propri laboratori di innovazione turistica. Gli investimenti previsti per l’ammodernamento delle infrastrutture rappresentano l’occasione ideale per dotare questi territori di connettività ad alta velocità, Wi‑Fi pubblico e servizi digitali evoluti.
Il tourism digital hub
Le PMI possono trarre vantaggio dalle Olimpiadi anche in termini di accesso ai mercati internazionali, con ad esempio la partecipazione al Tourism Digital Hub, che consente di ottenere visibilità sulle piattaforme istituzionali e di connettersi con un pubblico globale in cerca di esperienze autentiche e servizi personalizzati.
La trasformazione digitale, inoltre, apre la strada a nuovi modelli di business che integrano canali online e offline, favorendo l’offerta di pacchetti dinamici, itinerari su misura e servizi “on-demand”. Tutto ciò è reso possibile dall’analisi dei dati sui comportamenti dei turisti, che consente di anticipare i bisogni e proporre soluzioni altamente targettizzate. Un aspetto cruciale per rendere concreta questa realtà è la formazione: senza investimenti nella cultura digitale degli operatori, ogni intervento infrastrutturale rischia di essere inefficace. È dunque essenziale che le PMI siano accompagnate lungo questo percorso attraverso iniziative formative mirate, concrete e legate a casi d’uso reali.
Olimpiadi Milano – Cortina, gli ostacoli all’innovazione
Non mancano, tuttavia, gli ostacoli. In primis la frammentazione territoriale e la scarsa alfabetizzazione digitale rappresentano un freno alla diffusione equa dell’innovazione. Laddove mancano infrastrutture e competenze, le PMI rischiano di essere escluse dai benefici della trasformazione in atto. Un altro rischio è rappresentato dalle resistenze organizzative. Non sempre le startup più innovative riescono a collaborare efficacemente con le amministrazioni locali, e la burocrazia può rallentare l’adozione di soluzioni intelligenti. Inoltre, le PMI spesso operano con risorse limitate, sia in termini economici che di tempo, e necessitano quindi di strumenti agili, flessibili e accessibili.
Per affrontare queste sfide, è necessario adottare una strategia coordinata e multilivello, che parte dall’investimento nella connettività diffusa, soprattutto nelle aree olimpiche e nelle destinazioni turistiche meno servite, e promozione di percorsi di formazione capillare, e prevede una governance condivisa tra ministeri, enti locali, associazioni di categoria e organizzazioni territoriali.
Le Olimpiadi Milano‑Cortina 2026 non rappresentano quindi soltanto un evento sportivo di rilievo mondiale, ma un’occasione unica per stimolare una trasformazione strutturale del turismo e del commercio locale. Se accompagnate da politiche mirate, infrastrutture adeguate e una visione culturale condivisa, le PMI italiane potranno evolversi verso un modello più sostenibile, competitivo e digitale. In questo senso, l’eredità delle Olimpiadi può estendersi ben oltre il 2026, contribuendo a costruire un’Italia turisticamente più smart, sostenibile e capace di valorizzare le sue eccellenze locali nel contesto globale.
[1] ISTAT, Rapporto annuale 2025
[2] Ministero del turismo, M1C3 Investimento 4.1: Tourism Digital Hub
[3] OECD (2025-07-11), “Promuovere la digitalizzazione dell’ecosistema turistico in Italia: Focus sulle PMI”, OECD Publishing, Paris
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