
Il primo bando ligure per la space economy registra domande sette volte superiori ai fondi disponibili. La Regione valuta il rifinanziamento e punta anche al settore upstream
Il rapporto tra Liguria e space economy è arrivato al suo momento cruciale: il primo bando regionale dedicato al settore ha infatti registrato un’adesione sorprendente, con richieste per circa 14 milioni di euro a fronte di una dotazione di appena 2 milioni. Una risposta inattesa ma determinante. Il bando, inserito nell’azione 1.1.1 del Pr Fesr 2021-2027, ha riscosso l’interesse di 35 imprese, per un totale di istanze finanziarie, come si diceva, pari a circa 14 milioni di euro, sette volte l’importo inizialmente stanziato.
Alessio Piana, consigliere delegato allo Sviluppo economico, sottolinea il successo dell’iniziativa e spiega che il prossimo passo è già programmato: «Siamo determinati a rifinanziare la misura per sostenere tutti i progetti ammissibili e, a medio termine, estendere l’intervento anche al settore upstream».
Cosa c’è nel bando
Ma cosa c’è nel bando? Rivolto alle imprese — piccole, medie, piccolissime o anche grandi, singole o in ATS — operanti nelle aree definite dalla Strategia di Specializzazione Intelligente regionale, il bando prevede la concessione di contributi a fondo perduto, variabili tra il 50–70 % per la ricerca industriale e il 25–45 % per lo sviluppo sperimentale, fino a un massimo di 500 mila euro per impresa.
Il bando sostiene progetti nello spazio downstream (uso di dati e servizi satellitari per applicazioni terrestri) in ambiti strategici come: infrastrutture critiche, ambiente, nuclei urbani, salute.
Il modello Liguria nell’ottica macroregionale
La strategia ligure si inserisce in un contesto di cooperazione con Lombardia e Piemonte nell’ambito della cabina economica del Nord Ovest, mirata a rafforzare filiere strategiche come l’aerospazio sul territorio macroregionale.
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