
In Campania gli episodi di
cybercrime contro le aziende in 4 anni sono cresciuti del 29,2
per cento quasi in linea con la media dell’intero Mezzogiorno
che si attesta al 33,3 anche se in misura inferiore a quella
nazionale pari al 45,5.
A tracciare il quadro è Confartigianato che ha rilevato il trend
di truffe, frodi e aggressioni on line subite dagli imprenditori
tra il 2019 e il 2023.
“Dalle multinazionali alle piccole imprese gli hacker non
risparmiano nessuno – afferma il Presidente di Confartigianato
Marco Granelli – servono norme in materia di sicurezza digitale
efficaci e facilmente applicabili da tutte le dimensioni
d’impresa e incentivi per sostenere gli investimenti a tutela
dei dati aziendali”
Tra gli effetti degli incidenti informatico in seguito a un
cyber attacco ci sono l’indisponibilità dei servizi Ict, la
distruzione o la divulgazione di dati. Le imprese italiane
sembrano comunque essere consapevoli della necessità di
proteggere il patrimonio dei propri dati. Confartigianato
evidenzia, infatti, che l’83,1% attribuisce un’alta importanza
alla cybersicurezza, una percentuale che supera la media
dell’Unione Europea (71,1%) e che ci colloca al secondo posto
dopo l’Irlanda. Nel 2024, il 42,6% delle aziende ha investito in
sicurezza informatica, anche adottando strumenti di intelligenza
artificiale. Nonostante questo, soltanto il 32,2% degli
imprenditori adotta almeno 7 delle 11 misure di sicurezza
monitorate dall’Istat, un dato inferiore al 38,5% della media
Ue. Ad ostacolare l’impegno per difendersi dalle minacce
informatiche è la carenza di competenze adeguate sul mercato del
lavoro. Il 22,8% delle imprese italiane segnala difficoltà a
reperire personale specializzato in sicurezza informatica,
contro il 12% della media europea. In particolare, le imprese
faticano ad assumere i progettisti e amministratori di sistemi
che comprendono i cyber security expert: nel 2024 ne servivano
6.300, ma 4.000 sono risultati difficili da trovare. “La
digitalizzazione – sottolinea Granelli – se non adeguatamente
protetta, espone le aziende a rischi sempre maggiori. Sono
necessari conoscenze, strumenti pratici e risorse per
difendersi. Ma soprattutto, occorre considerare la
cybersicurezza un pilastro fondamentale dell’innovazione e della
crescita economica”
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