
Non ha valore confessorio, ai fini dell’accertamento probatorio della comunione legale su di un bene immobile, la dichiarazione extragiudiziale resa dal coniuge non acquirente, nella quale conferma che l’acquisto del bene si realizza solo grazie all’impiego delle risorse personali dell’altro. Lo stabilisce la Cassazione civile, sez. I., ordinanza 21 luglio 2025, n. 20332.
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