il governo sosterrà finanziariamente l’espansione delle aziende strategiche all’estero

Il Giappone intende sostenere finanziariamente l’espansione nel Sud-est asiatico e in mercati emergenti delle imprese nazionali attive in settori strategici per la sicurezza economica, tra cui semiconduttori, terre rare e cantieristica navale, con l’obiettivo di costruire catene di fornitura più favorevoli a Tokyo. Lo riferisce il quotidiano “Nikkei”, secondo cui il governo intende proporre l’anno prossimo modifiche alla legge sulla sicurezza economica per rendere queste iniziative idonee a ricevere sussidi, la cui erogazione potrebbe avere durata pluriennale e andare dalla ricerca allo sviluppo fino alla commercializzazione. Tra le ipotesi c’è l’utilizzo della Japan Bank for International Cooperation, specializzata nel sostegno alle aziende all’estero. Finora i sussidi si erano limitati a progetti pilota interni, ma con la revisione si punta a ridurre i rischi per il settore privato e a estendere il sostegno finanziario anche a Paesi partner, in particolare per beni critici come semiconduttori e batterie, difficilmente limitabili a una sola filiera nazionale.

L’iniziativa arriva in un contesto di crescente competizione globale per risorse strategiche: da un lato i dazi statunitensi stanno ridisegnando le catene di fornitura, dall’altro la Cina rafforza i legami con i Paesi in via di sviluppo tramite investimenti infrastrutturali. Le modifiche alla legge includeranno anche nuove tutele per i dati sensibili di natura finanziaria, medica, genomica e biometrica, imponendo regole più stringenti a centri dati e servizi cloud per prevenire fughe verso Paesi come la Cina. Inoltre, la sanità entrerà nella lista delle infrastrutture fondamentali sottoposte a revisione preventiva, vista la crescente esposizione del settore a cyberattacchi per effetto della digitalizzazione.

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