21 Agosto 2025
controllo domanda e pagamenti 2025 — idealista/news


Nel 2025 l’assegno unico universale è confermato come uno dei principali strumenti di sostegno economico per le famiglie italiane con figli a carico. Cosa fare per averlo e non rischiare ritardi nei pagamenti? Quali passi seguire dopo aver presentato la richiesta per questo beneficio? Per il controllo della domanda dell’assegno unico, è possibile entrare nell’area dedicata del sito INPS. utilizzando le credenziali SPID, CIE o (CNS), oppure accedendo tramite l’app INPS Mobile.

Nella sezione “MyINPS” si possono visualizzare i dettagli della domanda e l’avanzamento della pratica. In alternativa, si può contattare il servizio clienti chiamando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (a pagamento da cellulare).

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Inps assegno unico 2025: cosa fare per averlo

Anche nel 2025 è l’Inps a gestire le domande e i pagamenti dell’assegno unico e universale, per ottenere il quale è fondamentale conoscere le procedure, i tempi e gli strumenti per monitorare lo stato della pratica, in modo da evitare ritardi e ricevere l’importo corretto. 

Per chi è già beneficiario, l’assegno unico continua a essere erogato d’ufficio dall’Inps, visto che la domanda conserva la sua validità anche per gli anni successivi, salvo eventuali variazioni da comunicare sul piano familiare, mentre per la ricezione dell’importo corretto si deve presentare annualmente l’ISEE aggiornato

Chi, al contrario, chiede l’assegno unico per la prima volta, deve presentare una domanda all’Inps, corredata o meno di ISEE, rivolgendosi a un patronato o a un CAF, oppure contattando il numero verde dell’ente previdenziale, o anche collegandosi al portale con SPID, CIE o CNS.

In quanto tempo è approvata una domanda di assegno unico?

La domanda per l’assegno unico si può presentare in qualsiasi periodo dell’anno, ma è bene farlo nei mesi iniziali, in modo da evitare ritardi nei pagamenti e ricevere eventuali arretrati, se spettanti. Quanto ai tempi di approvazione della richiesta, il CdA dell’Inps, con delibera del 21 dicembre 2020, ha definito i tempi entro i quali concludere i procedimenti per i quali il termine è diverso da quello generale di 30 giorni. 

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Per l’assegno unico, l’Inps si impegna a terminare il provvedimento entro 60 giorni dalla data di ricezione della domanda completa di tutta la documentazione. La domanda è considerata presentata nel momento in cui l’istituto previdenziale rilascia una conferma ufficiale del suo ricevimento ed è questo il punto di partenza per il conteggio dei giorni. 

Inutile dire che la maggiore o minore velocità di approvazione rispetto ai tempi indicati dall’Inps dipende dalla completezza dei dati inseriti, da eventuali controlli sull’ISEE e dalla correttezza delle coordinate bancarie indicate all’atto della domanda. 

Come controllare lo stato della domanda di assegno unico?

Per assicurarsi che tutto proceda regolarmente, è importante monitorare la domanda e ciò è possibile dal sito dell’Inps e in particolare dalla sezione MyINPS, accedendo con le proprie credenziali. Digitando nella barra di ricerca “Assegno unico e universale” si dovrà cliccare sul servizio richiesto e una volta raggiunta la relativa homepage si dovrà entrare nella sezione “Consulta e modifica una domanda che hai già presentato”. In questa sezione si può visualizzare lo stato della domanda che può essere: 

  • attiva: accolta, in istruttoria, in evidenza alla sede o al cittadino (in questi ultimi due casi la domanda presenta ancora dei problemi da risolvere, come ad esempio integrazione della documentazione);
  • non attiva: rinunciata, sospesa, revocata, chiusa, respinta o decaduta (con riferimento a quest’ultimo stato, è importante sapere cosa significa assegno unico decaduto e come muoversi);
  • bozza: in bozza, ossia non ancora inviata.

Come vedere se l’Inps ha accettato la domanda

La stessa procedura appena indicata andrà seguita per verificare se la domanda per l’assegno unico è stata accettata dall’Inps. Una volta entrati nella sezione “Consulta e modifica una domanda che hai già presentato”, appare subito lo stato “attiva” o “non attiva” e si deve cliccare sul pulsante più in basso “dettaglio”. Nella pagina successiva, sulla destra appare un menù “dati solo consultabili” e alla voce “comunicazioni” si potrà leggere un messaggio dell’Inps in cui l’utente verificherà se la domanda è stata accolta o meno. 

Dove vedere i pagamenti dell’assegno unico?

Una volta che la domanda è stata approvata dall’Inps ed è quindi attiva, è importante sapere dove e come controllare i pagamenti dell’assegno unico. Sempre dal sito dell’Inps, accedendo all’area personale “MyInps” si deve selezionare “prestazioni e pagamenti”. 

Nei giorni precedenti l’erogazione dell’assegno unico, sarà aggiornato il dato relativo al prossimo pagamento, con l’indicazione della data di accredito prevista, dell’importo in arrivo, del mese di riferimento e dell’ufficio pagatore, ossia della banca che provvederà alla liquidazione del beneficio spettante. 

Per il controllo del pagamento dell’assegno unico Inps, si può fare riferimento anche al calendario che l’istituto solitamente comunica due volte l’anno. L’ultimo emesso nel 2025 è affidato al messaggio n. 2229 del 14 luglio scorso, nel quale sono rese note le date dei pagamenti relativi al periodo luglio-dicembre 2025, con riferimento alle prestazioni attive che non hanno subito variazioni. Parlando in particolare del mese in corso, consultando le date dei pagamenti Inps ad agosto 2025, per l’assegno unico i due giorni da cerchiare sul calendario sono il 20 e il 21, mentre per gli altri mesi da qui a fine anno sono i seguenti: 

  • 20-21 agosto;
  • 22-23 settembre;
  • 20-21 ottobre;
  • 20-21 novembre;
  • 17-19 dicembre. 

Infine, accedendo alla sezione MyInps e selezionando il servizio dell’assegno unico, sotto il menu “dati solo consultabili”, alla voce “pagamenti” si trova la lista completa di quelli già ricevuti, con la possibilità di selezionare l’anno solare che si vuole consultare. Per ognuno sono indicati tutti i pagamenti percepiti, con l’indicazione del relativo importo, della mensilità di riferimento e dell’IBAN sul quale è stata bonificata la somma. 

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