20 Agosto 2025
Pensione di settembre, aumenti e trattenute nel cedolino


A partire da lunedì 1° settembre 2025, l’Inps darà il via all’accredito delle pensioni, che questo mese conterrà molte novità. Il cedolino è consultabile online già adesso attraverso l’area riservata “MyInps”, accessibile mediante Spid, Cie o Cns. Come di consueto, occorre sempre distinguere tra chi riceverà la pensione sull’Iban e chi invece in contanti.

Le date dell’accredito

L’accredito avverrà lunedì 1° settembre per chi riceve la pensione tramite conto corrente, libretto postale o carta prepagata con Iban. Per chi invece ritira la pensione in contanti presso Poste Italiane, il ritiro seguirà un calendario scaglionato in base all’iniziale del cognome:

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  • A – B: lunedì 1° settembre;
  • C – D: martedì 2 settembre;
  • E – K: mercoledì 3 settembre;
  • L – O: giovedì 4 settembre;
  • P – R: venerdì 5 settembre;
  • S – Z: sabato 6 settembre (solo mattina).

La turnazione per ritiro pensione non è obbligatoria ma raccomandabile. Si ricorda che, in caso di pensione superiore a 1.000 euro mensili, non è consentito il ritiro in contanti ed è obbligatorio l’accredito su conto.

Pertanto, se nei mesi precedenti il pensionato ha ritirato in contanti una pensione inferiore a 1.000 euro, ma quella di settembre supera tale soglia, sarà necessario comunicare l’Iban all’Inps.

Gli aumenti in arrivo questo mese

A fare felici i pensionati questo mese sarà un aumento dell’importo, grazie al rimborso 730. Si tratta di un accredito che l’Inps riconosce direttamente sul cedolino mensile, ma solo a determinate condizioni. L’aumento di settembre, infatti, non spetta a tutti, ma riguarda esclusivamente quei contribuenti che hanno presentato la dichiarazione dei redditi tramite modello 730/2025, indicando l’Inps come sostituto d’imposta, e che risultano a credito Irpef.

In pratica, se nel corso del 2024 sono state trattenute imposte superiori a quelle effettivamente dovute e si è richiesto il rimborso Irpef direttamente in pensione, l’Inps provvede a versare l’importo spettante in un’unica soluzione.

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Fondamentale, inoltre, è che la dichiarazione sia stata trasmessa entro il 30 giugno 2025, termine entro il quale i flussi sono stati ricevuti dall’Agenzia delle Entrate e trasmessi all’Inps. Chi non ha ancora presentato la dichiarazione dei redditi ha comunque tempo fino al 30 settembre, ma in quel caso il rimborso slitterà più avanti, probabilmente a ottobre o novembre.

In arrivo anche trattenute Inps

Non ci sono solo operazioni legate al modello 730. Dal mese di luglio, e per tutto settembre, è iniziato il recupero dei bonus una tantum da 200 e 150 euro, erogati nel 2022 come misura straordinaria di sostegno al reddito durante la fase più acuta della crisi energetica e inflazionistica. In alcuni casi, a seguito delle verifiche effettuate, tali somme sono risultate non spettanti ai beneficiari che le avevano percepite.

Per questo motivo l’Inps ha avviato da luglio una procedura di recupero, applicando una trattenuta mensile di 50 euro direttamente sulle prestazioni corrisposte. L’importo complessivo da restituire, pari a 350 euro, verrà quindi recuperato gradualmente, diluito nel tempo, fino all’estinzione del debito.

Come controllare il cedolino

Ciascun pensionato potrà controllare il proprio cedolino della pensione di settembre 2025 accedendo all’area riservata del sito istituzionale Inps. Qui sarà richiesto di autenticarsi con credenziali Spid, Cie (Carta identità elettronica) o Cns (Carta nazionale servizi). Dopo essersi autenticati è sufficiente inserire nel motore di ricerca la dicitura “cedolino pensione” e andare alla voce “Verifica pagamenti”, per poi selezionare il mese di interesse.

Oltre all’importo netto e alla voce “Rimborso da 730”, è consigliabile verificare:

  • la corretta applicazione delle detrazioni fiscali;
  • eventuali trattenute residue da conguagli a debito;
  • la presenza di altri arretrati o bonus.

Per dubbi o anomalie è possibile rivolgersi al proprio Caf o al contact center Inps.





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