
«Il messaggio lanciato qualche giorno fa dalle colonne del “Mattino” dal direttore Roberto Napoletano è molto bello e ha un grande valore, perché da un lato si rivolge ai ragazzi, invitandoli a tornare a Napoli, dall’altro sottende un invito alle istituzioni e a tutti gli attori sociali a lavorare insieme per preparare un terreno fertile affinché i giovani che sono ancora qui possano restare e quelli che sono andati via possano ripensarci e rientrare».
A parlare è Mariano Berriola, presidente della Fondazione Italia Education, che organizza ogni anno l’evento OrientaSud, che dal 5 al 7 novembre prossimi, alla Mostra d’Oltremare, terrà la sua 26esima edizione. Sarà una manifestazione come al solito dedicata a tutti i giovani, dagli studenti degli ultimi anni delle medie superiori fino ai neolaureati e a tutti coloro che, terminati gli studi, sono in cerca di opportunità lavorative.
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Gli incontri
Anche quest’anno la tre giorni alternerà incontri dedicati all’orientamento con colloqui, convegni, aree informative, seminari e workshop che hanno l’obiettivo di sostenere le scelte formativo-professionali dei ragazzi. Appuntamenti organizzati in collaborazione con le scuole e con le università del territorio, «e che attirano a Napoli giovani da tutto il Sud, ma ormai anche da regioni del Centro-Nord» sottolinea Berriola, che poi annuncia alcune novità della prossima edizione: «Lanceremo la campagna #maipiùneet, che riguarderà i Neet (acronimo inglese che sta per Not in Education, Employment or Training) cioè ragazzi che non studiano, non lavorano e non si formano. Inoltre, accentueremo l’idea, già sviluppata in passato, di orientare con l’esempio, aumentando il numero di incontri dei ragazzi con imprenditori, docenti, studiosi, ricercatori che hanno avuto una vita ricca e interessante da trasferire ai giovani, dando loro stimoli» spiega il presidente della Fondazione Italia Education, che continua: «In questo contesto intendiamo coinvolgere anche tanti di quei professionisti, ricercatori e imprenditori ai quali quotidianamente proprio “Il Mattino” dà spazio per dimostrare che oggi Napoli e il Sud sono luoghi in cui è possibile trovare formazione e lavoro di alta qualità, ed è possibile fare innovazione».
La missione
Una “missione” necessaria, visto che, sottolinea Berriola, «purtroppo, i dati ci dicono che ancora troppi giovani emigrano, ma non solo dal Sud verso il Nord e verso l’estero, ma anche dal Centro-Nord verso altre nazioni. È un fenomeno nazionale al quale bisogna porre rimedio, e questo è un momento interessante per innescare un’inversione di tendenza. Di recente – spiega – sono state approvate politiche fiscali che favoriscono chi dovesse decidere di rientrare in Italia: questo è importante, ma non basta. A questi vantaggi fiscali vanno, infatti, affiancate politiche locali e alleanze territoriali fra pubblico e privato che possano preparare un terreno fertile per i giovani».
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La collaborazione
Proprio la collaborazione istituzionale, secondo il presidente della Fondazione Italia Education è uno degli elementi chiave per fare un salto di qualità. «Ho molto apprezzato l’invito lanciato dal rettore dell’Università Federico II, Matteo Lorito, a costruire un evento collettivo che coinvolga tutte le università campane con l’obiettivo di raccontare, in accordo con il mondo delle imprese, le occasioni concrete che il territorio offre, e che spesso non sono conosciute» afferma Berriola, che poi aggiunge: «Ne approfitto per offrire proprio OrientaSud come piattaforma per costruire questa collaborazione. Sarebbe il luogo naturale per molti motivi: innanzitutto, è un evento tutto napoletano, nato a Napoli, ma diventato di rilievo nazionale; inoltre, è organizzato proprio insieme agli atenei del territorio e offre una finestra sul sistema produttivo, coinvolgendo tante aziende; infine, è una manifestazione aperta a tutti ad ingresso gratuito, che viene realizzata senza l’aiuto di finanziamenti pubblici. La cosa più sana da fare per concretizzare l’invito del Rettore Lorito, quindi, è metterci subito a lavorare insieme, coinvolgendo anche gli altri atenei, l’Ufficio Scolastico Regionale, i presidi e le aziende, per organizzare al meglio il programma della prossima edizione di OrientaSud, il cui unico obiettivo è proprio dare ai giovani una finestra sulle opportunità di formazione e lavorative del territorio».
Nella speranza che successivamente si possa mettere in campo un tavolo più strutturato al quale far sedere anche le istituzioni locali, «ed in particolare la Regione Campania – conclude Berriola – che, purtroppo, negli ultimi anni, non ha mostrato molta attenzione nei confronti di OrientaSud, nonostante le nostre iniziative, che non si limitano all’evento ma proseguono durante tutto l’anno, abbiano aiutato tanti ragazzi a trovare lavoro o ad avviarsi verso l’autoimprenditorialità, favorendo la nascita di startup».
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