
“Gli Stati Uniti si impegnano ad applicare l’aliquota tariffaria più alta tra l’aliquota della clausola della nazione più favorita (Mfn) degli Stati Uniti o un’aliquota tariffaria del 15%, composta dalla tariffa Mfn e da una tariffa reciproca, sui beni originari dell’Unione europea. Inoltre, a partire dal 1 settembre 2025, gli Stati Uniti si impegnano ad applicare esclusivamente la tariffa Mfn ai seguenti prodotti dell’Unione europea: risorse naturali non disponibili (incluso il sughero), tutti gli aeromobili e le parti di aeromobili, i farmaci generici e i loro ingredienti e precursori chimici”. Lo si legge nella dichiarazione congiunta sui dazi pubblicata da Usa e Ue. Nella dichiarazione non si fa menzione di esenzioni per vini e alcolici. “Gli Stati Uniti e l’Unione europea convengono di considerare altri settori e prodotti importanti per le rispettive economie e catene del valore per l’inclusione nell’elenco dei prodotti ai quali si applicherebbero esclusivamente le tariffe Mfn”, si aggiunge.
“I dazi su vino e liquori e birra erano uno degli interessi offensivi più importanti dell’Unione europea. Sfortunatamente, qui non siamo riusciti a migliorare questa categoria tra i settori che avrebbero continuato a rimanere al livello Mfn”. Lo ha dichiarato il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, nella conferenza stampa di presentazione della dichiarazione congiunta sui dazi. “Voglio solo aggiungere una parola molto importante perchè i nostri colleghi statunitensi sanno che questo è il nostro interesse offensivo. Questo è qualcosa di molto importante per noi, e pertanto mi riferirei anche a quel paragrafo che e’ molto importante per noi, che dice che entrambe le parti, Stati Uniti e Ue, sono pronte a esaminare altri settori in cui potremmo ridurre questi obiettivi in futuro. Quindi queste porte non sono chiuse per sempre”, ha aggiunto.
“Siamo stati molto chiari sul fatto che questo è molto importante per noi e lavoreremo con i nostri partner statunitensi nel tempo per aprire il numero di settori in cui vorremmo vedere benefici, credo, per i consumatori di entrambe le parti e per il vantaggio del commercio, per ridurre ulteriormente i dazi, specialmente in queste categorie molto importanti, fino al livello Mfn”, ha concluso Sefcovic.
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