
Diciassette anni di storia, centinaia di laureati, circa 160 studenti che attualmente frequentano i corsi, una cinquantina tra docenti, ricercatori e personale amministrativo: l’Università del Vino di Avellino ha raggiunto la sua piena maturità.
E ora, con l’apertura del nuovo Polo Enologico “Abellinum” nella storica sede dell’ex Regia Scuola Enologica completamente restaurata, segna un salto di qualità decisivo per tutto il comparto vitivinicolo del territorio.
Otto milioni e 350mila euro investiti dalla Provincia di Avellino hanno trasformato quello che era già un punto di riferimento formativo in un vero hub dell’innovazione enologica: laboratori hi-tech dalla Chimica degli Aromi all’Analisi Strumentale dei Polifenoli, una cantina per microvinificazione e la sofisticata Sala di Analisi Sensoriale, cuore pulsante della ricerca organolettica.
Con le iscrizioni ai corsi di Laurea in Viticoltura ed Enologia (scadenza 10 settembre) e Scienze Enologiche (17 settembre) alle porte, abbiamo incontrato la professoressa Angelita Gambuti, coordinatrice dei due percorsi formativi di questa emanazione diretta del Dipartimento di Agraria della Federico II, per scoprire come questo nuovo traguardo cambierà il futuro dei giovani enologi irpini.
Professoressa Gambuti, perché scegliere questo corso?
«Per acquisire una solida base scientifica multidisciplinare per la progettazione e la gestione della produzione e dell’azienda vitivinicola in un’ottica di rispetto per l’ambiente, sostenibilità ambientale, sicurezza e salubrità alimentare. Per acquisire abilità scientifico-tecniche nella gestione della vigna e nella produzione ed analisi del vino. Per relazionarsi con professionisti del settore, aziende ed associazioni di categoria. E per scegliere di vivere un’esperienza internazionale presso prestigiose università europee specializzate nel settore, partecipando al programma Erasmus+, grazie ad accordi con prestigiose università francesi, spagnole, tedesche ed altre.
In sostanza, come è organizzato il percorso formativo?
«È stato sviluppato integrando le scienze di base con quelle applicate nei settori agronomico, viticolo, enologico, ingegneristico ed economico. La formazione è completata da molteplici attività pratiche che si svolgono durante l’intero percorso, sia in ambiente accademico che presso aziende del settore disseminate sul territorio nazionale. Il corso di studi è concepito in modo da consentire una crescita basata su solide conoscenze scientifiche fornite attraverso un approccio multidisciplinare, dinamico ed applicativo».
E quale futuro professionale attende i giovani laureati?
«Le prospettive professionali sono diverse e numerose. È possibile, ad esempio, diventare imprenditore vitivinicolo, enologo consulente, direttore/amministratore di azienda vitivinicola, responsabile commerciale/marketing. Oppure essere impiegati presso enti, consorzi, associazioni e laboratori di analisi».
Ci può fornire qualche dato sulle opportunità occupazionali?
«Dall’anno di istituzione del corso di studi circa trecento giovani professionisti si sono Laureati e hanno trovato impiego presso aziende, enti e istituzioni del settore vitivinicolo in Campania ma anche in tutta Italia e all’estero. Il tasso di occupazione dei Laureati in Viticoltura ed enologia già a un anno dalla Laurea è superiore a quello degli altri Laureati nella stessa Area Geografica (30-70% a seconda dell’anno di Laurea). Tali dati riflettono un alto livello di specializzazione dell’offerta formativa che soddisfa adeguatamente le richieste del mercato del lavoro. Il corso di studi si conferma essere tra quelli più attrattivi per studenti provenienti anche da altre Regioni (10-20% a seconda dell’anno di iscrizione)».
Oltre alla laurea di primo livello in Viticoltura ed Enologia, uno studente potrebbe proseguire la propria formazione attraverso un percorso di laurea magistrale, giusto?
«Presso la sede di Avellino del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi Federico II di Napoli viene erogato anche il corso di Laurea Magistrale in Scienze Enologiche. Un corso che permette agli studenti di confrontarsi attivamente con i più attuali temi di ricerca e sviluppo nel settore del vino attraverso opportunità di stage nazionali ed internazionali, e partecipazione a progetti accademici ed imprenditoriali, grazie anche agli stretti rapporti con il mondo della produzione».
Perché giovani Laureati in discipline agrarie, biologiche, biotecnologiche e chimiche che intendono proseguire con gli studi dovrebbero scegliere il corso di Laurea magistrale in Scienze enologiche?
«Per apprendere conoscenze viticole ed enologiche avanzate, necessarie alla produzione di vini di altissima qualità, le cui caratteristiche sensoriali siano espressione di vitigno e terroir. Per acquisire competenze avanzate per la valutazione delle potenzialità di mercato dei vini di pregio e per il ricoprimento di ruoli direzionali in imprese private o organismi di settore. Per apprendere moderne conoscenze per la gestione ecocompatibile e sostenibile dell’intera filiera vitivinicola».
Anche in questo caso immaginiamo ci siano diverse strade professionali da poter percorrere…
«È possibile intraprendere la carriera come ricercatore, dirigente nel settore viticolo-enologico, responsabile della ricerca e sviluppo di imprese vitivinicole, imprenditore vitivinicolo, responsabile della produzione e commercializzazione di vini di alto pregio, manager/operatore nel settore dell’ospitalità e dell’enoturismo».
- La Professoressa Angelita Gambuti
LE INFORMAZIONI: I TERMINI DI SCADENZA PER LE ISCRIZIONI
Il giorno 10 settembre 2025 alle ore 14.00 scadono i termini per le iscrizioni alla prova di ammissione al Corso di Laurea triennale in Viticoltura ed Enologia.
Per le iscrizioni alla prova di ammissione al Corso di Laurea Magistrale in Scienze Enologiche dello stesso Ateneo i termini per le iscrizioni scadono il giorno 17 settembre 2025 alle ore 14.00.
Ed è sempre la Coordinatrice Angelita Gambuti a fornirci i dettagli sui due Corsi di Laurea.
I corsi erogati presso il polo enologico Abellinum
Il corso di studi in Viticoltura ed Enologia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II è un corso di Laurea di 1° livello (classe L.25) della durata di 3 anni che consente il conseguimento di: – diploma di Laurea in Viticoltura ed Enologia – titolo di enologo ai sensi della L. 129/91 – ammissibilità all’esame di Stato per l’iscrizione all’albo professionale dei dott. Agronomi e dott. Forestali Junior (sez. B).
Il corso di studi in Scienze Enologiche dell’Università degli Studi di Napoli Federico II è un corso di laurea magistrale (classe LM-69) della durata di 2 anni. I laureati sono ammessi a sostenere l’esame di Stato per l’iscrizione all’albo professionale dei dott. Agronomi e dott. Forestali (sez. A).
Da quest’anno i due corsi di studio saranno erogati presso la sede nuova del Polo Enologico di Eccellenza dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, struttura che rappresenta un’eccellenza unica nel panorama universitario del Sud Italia che è stato inaugurato a giugno ad Avellino. Il Polo consente ancor più di offrire un percorso formativo completo e integrato in quanto è possibile coniugare la formazione teorica all’esperienza pratica diretta grazie alla grande cantina sperimentale che consente agli studenti di seguire l’intero processo di vinificazione dall’inizio alla fine, ai nuovi laboratori specializzati per viticoltura, enologia, microbiologia enologica, genetica, analisi strumentale e degli aromi, dotati delle più moderne attrezzature e, grazie alla nuova sala per l’analisi sensoriale del vino rappresenta un punto di riferimento per la degustazione professionale e la ricerca nel settore.
Di seguito alcuni link per avere ulteriori notizie riguardo le nuove strutture:
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