I principali rivenditori avvertono che gli aumenti fiscali di Reeves in autunno potrebbero far salire i prezzi

(Alliance News) – I maggiori rivenditori britannici, tra cui Tesco PLC, J Sainsbury PLC e Boots UK Ltd, hanno lanciato un avvertimento al Cancelliere Rachel Reeves: un aumento delle tasse nella legge di bilancio autunnale potrebbe contraddire i suoi piani per migliorare il tenore di vita nel Regno Unito.

Alcune delle più grandi catene del Paese hanno firmato una lettera indirizzata al Cancelliere, inviata dall’associazione di categoria British Retail Consortium.

Nella missiva si avverte che ulteriori aumenti fiscali per le imprese potrebbero portare il governo laburista a non rispettare la promessa del manifesto elettorale di garantire “alti standard di vita”.

“Il manifesto laburista ha promesso in modo chiaro e benvenuto di offrire buoni posti di lavoro e standard di vita più elevati, ma se le decisioni future porteranno a prezzi più alti e meno posti di lavoro, tali impegni saranno a rischio”, si legge nella lettera.

Molte aziende hanno visto aumentare i costi del lavoro a causa dell’incremento dell’aliquota dell’assicurazione nazionale per i datori di lavoro stabilito nell’ultima legge di bilancio.

Alcuni rivenditori hanno attribuito l’aumento dei prezzi nei negozi proprio a tale incremento fiscale, sostenendo che ciò ha permesso loro di mitigare solo parzialmente l’impatto.

Altri hanno scelto di ridurre il personale o di congelare le assunzioni, mentre alcune aziende hanno dichiarato di assorbire i maggiori costi nei propri profitti.

Tuttavia, nella lettera firmata da oltre 60 amministratori delegati si sottolinea: “Come rivenditori, abbiamo fatto tutto il possibile per proteggere i nostri clienti dalle peggiori pressioni inflazionistiche, ma poiché queste persistono, sta diventando sempre più difficile assorbire i costi aggiuntivi che affrontiamo”.

Il salario minimo nazionale è aumentato ad aprile, portando benefici ai lavoratori a basso reddito in tutto il Regno Unito.

Tuttavia, le aziende sostengono che l’aumento complessivo dei costi del personale, unito alle nuove tasse sugli imballaggi in plastica, ha aggiunto costi per 7 miliardi di sterline.

Il BRC ha inoltre citato l’aumento dell’inflazione su cibi e bevande, che il mese scorso ha raggiunto il 4,9%, con prodotti come caffè, cioccolato, carne e succhi diventati più costosi.

L’associazione prevede che il tasso d’inflazione raggiungerà il 6% entro la fine dell’anno, “facendo aumentare le bollette domestiche proprio quando inizieranno a pesare i costi energetici invernali”.

“Come amministratori delegati di molti dei principali marchi britannici, siamo determinati a contribuire a realizzare le vostre ambizioni di crescita”, si legge ancora nella lettera.

“Tuttavia, perché ciò sia possibile, condizioni per prezzi stabili, investimenti continui e occupazione sostenibile devono essere al centro della legge di bilancio di quest’anno”.

Il BRC chiede una significativa riduzione delle imposte sulle imprese nei settori retail, ospitalità e tempo libero, nonché garanzie che nessun negozio pagherà più tasse rispetto a oggi.

Un portavoce del Tesoro ha dichiarato: “Siamo un governo a favore delle imprese – sono stati creati 380.000 posti di lavoro dall’inizio di questa legislatura e la fiducia delle aziende è ai massimi da dieci anni, secondo un recente sondaggio di Lloyds Bank”.

“Dopo le elezioni, abbiamo concluso tre importanti accordi commerciali con UE, USA e India, le imposte sulle imprese sono in fase di riforma e l’imposta sulle società è fissata al 25%.”

“Le decisioni fiscali prese nella legge di bilancio dell’anno scorso ci hanno permesso di realizzare le priorità del popolo britannico, dagli investimenti nel NHS alla riduzione delle liste d’attesa e a un aumento salariale per milioni di persone, mentre portiamo avanti il piano di cambiamento.”

Fonte: PA

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