22 Agosto 2025
Mutui, il grande inganno: la BCE taglia i tassi, ma le banche non mollano un euro


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La Bce abbassa il costo del denaro, ma per chi vuole comprare casa in Italia la rata del mutuo resta alta.

La scena è sempre la stessa: la Bce abbassa il costo del denaro, ma per chi vuole comprare casa in Italia la rata del mutuo resta alta. I cittadini si aspettano un alleggerimento, invece trovano lo stesso muro. E mentre le famiglie arrancano, le banche fanno cassa.

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Il paradosso italiano: i tassi giù in Europa, ma si alzano nei mutui

Dal 2024 la Bce ha cominciato a ridurre gradualmente i tassi ufficiali, scesi fino al 2% nel maggio 2025. Ma in Italia chi accende un mutuo paga ancora in media il 3,6%.
Il divario resta di oltre un punto e mezzo, una forbice che non trova giustificazione economica se non nella scelta delle banche di trattenere i benefici.

La denuncia arriva dalla Fabi, la Federazione autonoma dei bancari italiani: gli istituti di credito hanno preferito gonfiare i margini e rafforzare i bilanci, anziché riversare i vantaggi sui clienti.

Mutui più cari e mercato immobiliare in tensione

Il risultato? Uno scenario paradossale:

  • Lo stock complessivo dei mutui è calato da 427 miliardi (dicembre 2022) a 421 miliardi (maggio 2024);
  • Solo nel 2025 si è visto un timido recupero, ma i tassi hanno smesso di scendere, congelando ogni speranza di sollievo per le famiglie.

Intanto, secondo Bankitalia, i prezzi delle case continuano a crescere: più nelle periferie che nei grandi centri, dove il mercato mostra qualche segnale di rallentamento. Ma anche gli affitti restano una spina nel fianco, complice l’esplosione degli affitti brevi che sottraggono immobili al mercato tradizionale.

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Il nodo politico: banche intoccabili?

La Fabi è chiara: senza un intervento deciso dello Stato, a dettare le regole saranno i capitali esteri, con fondi americani e cinesi pronti a mettere le mani sulle banche italiane.

Il segretario generale Lando Maria Sileoni accusa: “Le banche hanno scelto di non trasferire i benefici ai clienti. È tempo di risposte nuove: servono garanzie pubbliche più forti, trasparenza e strumenti per evitare l’indebitamento eccessivo“. Un monito che la politica sembra ignorare, forse per timore di toccare gli utili record degli istituti di credito.

Extraprofitti e responsabilità sociale: la grande ipocrisia

Mentre le famiglie fanno i conti con mutui insostenibili, le banche festeggiano utili miliardari. L’idea di una tassa sugli extraprofitti torna ciclicamente sul tavolo, ma più che una misura punitiva, osserva Sileoni, servirebbe un confronto diretto tra governo e banche:
dalla sanità alla ricerca, passando per il contrasto alla povertà, gli istituti potrebbero reinvestire parte degli utili in progetti di interesse collettivo.

Mutui e casa: un lusso da “ricchi”

Comprare casa in Italia è tornato a essere un privilegio. Gli stipendi stagnano, gli affitti corrono e i mutui restano salati nonostante le decisioni di Francoforte.
In questa partita, i cittadini pagano il conto e le banche incassano i dividendi.

Il sospetto, ormai sempre meno velato, è che i tagli della Bce in Italia finiscano più nei caveau delle banche che nelle tasche delle famiglie.



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