
“La prima caratteristica emersa con sorpresa da parte di tanti attori internazionali nelle imprese italiane è la loro resilienza, la loro capacità di non perdere la speranza. Sono quelle che meglio hanno saputo reagire alla crisi internazionale in atto”. E’ quanto ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel corso di un evento al Meeting di Rimini.
“Nel contempo – ha proseguito – hanno saputo evidenziare quello che forse è la principale caratteristica di questo Paese, la creatività, tanto più evidente nei momenti di crisi. Significa certamente far emergere l’entità del Paese e la sua capacità di innovare continuamente”. Per cui, ha detto ancora, “se devo enucleare alcuni termini che caratterizzano le nostre imprese, resilienza, creatività, quindi identità e innovazione, non perdere mai la speranza”.
“Tutti i casi di crisi nazionali- ha sottolineato il ministro- che sono giunti al ministero in tre anni sono stati avviati a soluzione positiva senza licenziamenti. Non c’è stato un caso di licenziamento collettivo ma un accordo, dopo un confronto, talvolta dopo scioperi, sottoscritto dai lavoratori che ci ha permesso di portare a soluzione crisi endemiche del Paese”.
“I licenziamenti collettivi non ci sono più nel vocabolario di questo Paese”, ha aggiunto. Ora, ha spiegato, “la svolta è il patto sociale” con imprese e lavoratori “che ci servirà a caratterizzare al meglio questa seconda parte della legislatura. Nei primi tre anni abbiamo garantito coesione dell’azione di governo, unità intenti, coesione, che ci ha permesso di raggiungere risultati importanti”, ha detto ancora Urso.
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