
ANCONA – Presentazione bis per Progetto Marche Vive, la lista che sostiene la candidatura di Matteo Ricci a presidente della Regione Marche alle elezioni del 28 e 29 settembre prossimi. Oggi pomeriggio, giovedì 21 agosto, l’occasione è stata buona per annunciare i nomi dei candidati che, per la provincia di Ancona sono i seguenti: Michele Caporossi, Fabiola Caprari, Maria Paola Cassarani, Giacomo Guida, Giuseppe Manzotti, Massimo Marcellini, Francesca Rosati, Tommaso Sanna e Giuseppina Siracusa Petracca detta “Pina”.
Come ovvio che fosse però, appena passati il forte vento e la pioggia che hanno mandato a soqquadro l’ingresso di via Marsala della Galleria Dorica, i protagonisti con tanto di Matteo Ricci hanno tenuto una conferenza stampa, dove sanità e industria sono stati i temi portanti. Il primo a intervenire è stato il creatore della lista stessa, vale a dire l’ex direttore generale dell’ospedale di Torrette Michele Caporossi: «La cultura di governo – ha così esordito – deve caratterizzare la nostra coalizione, dopo questo lungo intervallo di 5 anni. Serve però una visione. E allora chi meglio di Matteo Ricci potrà fare tutto questo, rimettendo le Marche al centro di tutto?». Caporossi passa al tema Zes: «Meloni ci ha in pratica messo dentro la vecchia cassa del mezzogiorno. Ma i marchigiani non vogliono nessuna cassa e tantomeno l’assistenzialismo. Il marchigiano è quello che ha dato corpo alle partite iva diffuse e ai distretti industriali di innovazione». Oggi però ci ritroviamo in un’altra fase e «occorre fare rete pensando a un piano strategico a 30 anni. Serve insomma una profondità di campo e questa la si ottiene attraverso i progetti di governo». Chiaro anche il discorso sulla sanità e sul welfare: «Servirà una cabina di regia che coordini una unità di crisi per uscire dalla situazione in cui ci troviamo». Conclusione: «Sono certo che grazie a Matteo Ricci, alla nostra lista e ai consensi che otterremo, ci permetteranno di avere un futuro migliore per la nostra regione».
È stato poi il turno della segretaria regionale di Italia Viva Fabiola Caprari: «Il nostro non è un cartello elettorale, ma un progetto di governo nato per trovare risposte e soluzioni alle disuguaglianze prodotte dall’immobilismo attuato da chi ha governato la Regione in questi ultimi 5 anni». Caprari ha alcune proposte-richieste: «Vogliamo il reintegro immediato di tutte le risorse tagliate dalla giunta Acquaroli nei servizi sociali e nelle Rsa. Ci riusciremo grazie a Matteo Ricci che è un grande capitano».
Per Stefano Cencetti di Base per il cambiamento invece «Troppe imprese hanno chiuso i battenti nelle Marche negli ultimi anni. E cosa ha fatto Acquaroli per evitare questo? Niente. Poi insomma, prima ci dicono che siamo una regione virtuosa, poi ci concedono la Zes». Cencetti ha invece ben altre proposte e tra queste figurano «l’accesso agevolato al credito e al microcredito per le aziende, la deburocratizzazione del sistema per aprire un’impresa». Insomma «abbiamo l’occasione di poter dare “un cambio di Marche”. Non perdiamo questa opportunità».
Giacomo Guida ha aggiunto: «Puntiamo a sviluppare i borghi e le aree interne, dove c’è un tessuto vivo che parla di innovazione e va supportato. La politica deve svolgere anche il ruolo di facilitatore».
Per ultimo, come sempre in questa campagna elettorale, ha preso parola Matteo Ricci: «Questa è una lista che mette assieme grandi competenze, specie del mondo sanitario. È molto importante poi la partecipazione di Italia Viva. A tal proposito posso dire che il 1mo di settembre avremo Matteo Renzi ospite e parleremo di impresa». Il candidato di centrosinistra ha poi ribadito punti già noti e affermati in piena coerenza con il proprio programma elettorale: «Abbiamo un concetto chiaro della sanità che vogliamo e non dobbiamo mollare di un millimetro. I problemi non nascono oggi, certo, ma negli ultimi 5 anni sono peggiorati. Sono 150mila circa le persone che non si curano più, non avendo risorse per andare da un privato». Tutto ciò «senza dimenticare i problemi delle liste di attesa e dei pronto soccorso pieni con il personale costretto a fare miracoli. Tutto questo perché non si sa che fine abbia fatto la guardia medica». Matteo Ricci promette: «Avremo competenze vere sulla sanità. Non la barzelletta di adesso dove di tre assessori non ne fanno uno. Noi non molliamo di un centimetro fino alla vittoria».
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