22 Agosto 2025
Strade e ferrovie da serie B. Il duro attacco degli industriali all’intera classe politica: “La smetta di trincerarsi dietro la burocrazia”. Il punto su tutte le infrastrutture


Come ogni anno i tecnici di Confindustria Toscana Sud hanno stilato un report dettagliato in merito alla situazione generale delle infrastrutture nella loro area di competenza, in particolare le province di Arezzo, Siena e Grosseto. “Infrastrutture sicure ed efficienti sono condizione indispensabile affinché imprese e territori possano portare avanti la sfida economica e sociale del futuro – commenta il presidente di Confindustria Toscana Sud, Fabrizio Bernini – Ancora una volta emergono dal nostro attento report casi di assoluta gravità, ritardi, inadeguatezza. Non possiamo tollerare tali prospettive ingessate che mettono sempre più a repentaglio la sicurezza e la tenuta economica dei nostri territori. I report fotografano senza mezzi termini priorità e fattibilità degli interventi necessari. Le forze di governo a tutti i livelli, locale, regionale, nazionale, devono dare risposte, trincerarsi dietro la burocrazia non è accettabile”. Il punto della situazione provincia per provincia


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GROSSETO
Il viaggio parte dalla Maremma: a rappresentare una gravissima situazione di arretratezza infrastrutturale basta soffermarsi sulla situazione della Statale 1 Aurelia – spiega Assindustria – l’unico asse costiero di rilievo nazionale fra Livorno e Roma. In estate, secondo il censimento Anas, il traffico supera i 37 000 veicoli/giorno nel picco di agosto; in assenza di corsie di emergenza, un tamponamento basta a paralizzare il flusso verso Argentario, Orbetello e le spiagge del Chiarone e viceversa. A differenza della Sgc E 78 Due Mari, la Tirrenica non rientra nelle opere commissariate. L’Aurelia sembra condannata a un degrado persistente. Ad esempio per le aziende agricole dell’entroterra – ortofrutta, allevamento, vino di Capalbio Doc – la strada è l’unica via verso i mercati laziali e viceversa; i ritardi logistici ricadono direttamente sui costi di trasporto merci refrigerate. I tempi di intervento delle ambulanze del 118 verso l’ospedale di Orbetello diventano critici in molte situazioni. “Ebbene dopo oltre 12 anni di discussioni e ipotesi progettuali nulla è stato fatto – spiegano gli industriali – A differenza della Sgc E 78 Due Mari la Tirrenica purtroppo non rientra nelle opere commissariate”. L’Aurelia, nel tratto tra Grosseto Sud e Capalbio Scalo, sembra quindi “condannata a un degrado persistente: un susseguirsi di strettoie, segnaletica trascurata, illuminazione carente e innesti a raso pericolosi, scarsa illuminazione. La situazione peggiora nei giorni di pioggia, in assenza di asfalto drenante su lunghi tratti l’acqua ristagna ai bordi e al centro carreggiata, moltiplicando gli episodi di aquaplaning”. 

Il viadotto abortito sulla Cassia

SIENA
Per la Sgc E78 Due Mari si registra una “situazione positiva fra Siena e Grosseto per i tratti in costruzione il cui completamento è previsto per il 2026. Diversa è la situazione dell’importante lotto 0 di km 4,5 da Ruffolo a Siena Sud, per il quale – pur risultando approvato il progetto – non si hanno più notizie sull’effettivo finanziamento. Non c’è alcuna novità positiva nemmeno per l’adeguamento di carreggiata sul Raccordo autostradale Siena- Firenze: rimane il problema che il raccordo progettato e realizzato negli anni Sessanta necessita di un ampliamento. In provincia di Siena, inoltre, un importante cantiere è fermo da alcuni anni con opere d’arte ben visibili e abbandonate in aperta campagna. Si tratta del lotto della Strada Statale 2 Cassia nel tratto da viadotto Monsindoli sulla Siena-Grosseto allo svincolo di Monteroni d’Arbia Nord. “Auspichiamo – scrivono gli industriali – che i lavori (sospesi da ben 15 anni) possano presso ripartire”. Per quanto riguarda la Strada Regionale 2 Cassia chiusa dal 25 settembre 2021 per problemi strutturali al Ponte di Bellavista all’ingresso di Poggibonsi, è ora possibile la consegna dei cantieri.

La stazione di Sinalunga e il sogno del “progetto Lunetta che collegherebbe Siena e Arezzo

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“Auspichiamo che la Provincia di Siena possa attivarsi quanto prima”. Infine c’è da registrare positivamente la volontà di destinare 60 milioni per il Miglioramento del collegamento stradale tra il raccordo autostradale Firenze-Siena in corrispondenza di Colle di Val d’Elsa e l’area geotermica della Val di Cecina sulla base del quadro gli interventi di sostenibilità ambientale e di compensazione territoriale concordato fra Regione e Enel Green Power Italia Srl. Per quanto riguarda le opere ferroviarie sono in corso i lavori del raddoppio dei binari tra Empoli e Granarolo. Il progetto riguarda 10 chilometri e prevede la soppressione di 11 passaggi a livello. Sul progetto dei lavori di elettrificazione della Siena- Empoli si registrano ritardi nell’ attivazione delle opere e quindi non sarà sicuramente conclusa la modernizzazione della linea entro il 2029. Inoltre è attesa la realizzazione delle opere sostitutive per la soppressione di 5 passaggi a livello nel Comune di Rapolano Terme. Non si hanno notizie. Sempre sulla stessa linea, continua Assindustria, è purtroppo poco più di un idea progettuale la cosiddetta Lunetta ferroviaria di Sinalunga, cioè un collegamento ferroviario diretto fra Arezzo e Siena agendo sul nodo di Sinalunga dove convergono la linea Rft Arezzo-Sinalunga e la linea Rfi SienaChiusi. Si tratta di un passante ferroviario a nord della stazione di Sinalunga che collegherebbe le due ferrovie con un investimento di 30-35 Mln euro. Con questa soluzione la percorrenza prevista tra Arezzo e Siena sarebbe di poco superiore ai 60 minuti attraverso l’utilizzo di locomotori di tipo ibrido (diesel / elettrico) rispetto agli attuali tempi di viaggio superiori ai 100 minuti. Per quanto riguarda l’aeroporto di Ampugnano, chiuso dal 2007, Confindustria Toscana Sud ne ritiene strategica la riapertura per destinarlo a voli per scopi di protezione civile, turismo, viaggio d’affari e trasporto organi. “Siamo a disponibili a collaborare con le istituzioni locali nel coinvolgere le aziende associate interessate alla riattivazione dell’aeroporto”. In ordine al tratto senese della A1 il progetto della terza corsia risalente al 1986 non rientra ad oggi nei programmi di Autostrade per l’Italia: “Non si può pensare che il tratto senese della A1 possa restare fermo al 1964”.

La mancanza di infrastrutture adeguate frena lo sviluppo del territorio

AREZZO
Per la Sgc E 78 Due Mari proseguono le progettazioni su vari lotti fra la Toscana e l’Umbria. Ancora non c’è certezza di appalto dei lavori come contratto di programma Mit Anas 2021-25. Per i due tratti relativi al lotto 1 da Arezzo Magnanina a Palazzo del Pero e il lotto 7 da Le Ville Monterchi a Selci Lama, pur essendo in stato di avanzata progettazione, sono attualmente fermi per l’approvazione definitiva ma non c’è alcuna certezza sul finanziamento dei lavori. Per la Sgc E45 Orte – Ravenna la situazione più problematica ormai da oltre due decenni riguarda la ex Statale 3 bis tratto Valsavignone Canili. Il finanziamento disponibile non è sufficiente all’adeguamento dell’intero tratto stradale di circa 4,2 chilometri, alternativo alla E45 tra il tratto Valsavignone e Canili. L’area aretina e della Valdichiana è interessata dal completamento della Sgv E 78 nel tratto che va dallo svincolo di San Zeno allo svincolo in località Magnanina, alla periferia di Arezzo dove inizia il lotto 1 ad unica carreggiata diretta a Palazzo del Pero. Non si hanno notizie sull’effettivo finanziamento nonostante sia stato approvato il progetto con accordo Stato – Regione e sia in corso la progettazione esecutiva per l’appalto.

Sulla Regionale 71 variante esterna alla città di Arezzo “auspichiamo una risposta definitiva da Regione e Comune su una vicenda che risale ai primi anni 2000 perché venga attivata la progettazione e realizzazione di un opera assolutamente necessaria per collegare il Casentino con il casello autostradale di Arezzo. Nel Casentino occorre prendere atto positivamente che la Regione Toscana ha portato a termine numerosi interventi riguardanti la Regionale 71 in termini di varianti ai centri abitati, messa in sicurezza e adeguamento della sede stradale. In fase di esecuzione/completamento gli altri lotti da Subbiano alla rotatoria del Pollino. Il progetto relativo alla variante del Corsalone alla Regionale 71, pur essendo “cantierabile” rimane bloccato. Anche in Valdichiana una notizia positiva perché sono in corso i lavori di costruzione della variante Regionale 71 dalla località Vallone di Camucia all’innesto con il raccordo Perugia-Bettole. Restano in sospeso importanti interventi fra Olmo e l’inizio della variante di Camucia in un tratto di alta sinistrosità”.


Uno scorcio della Strada Regionale 71

In Valdarno resta la situazione critica relativa alla terza corsia A1 da incisa a Valdarno (18,4 km) e delle opere complementari assicurate ai comuni del Valdarno. Il ritardo nell’approvazione al progetto da parte del Mity “rischia di compromettere la realizzazione delle opere di compensazione concordate fra Aspi, Regione Toscana ed Enti Locali costituite, fra l’altro, dal completamento della variante alla Regionale 69 nel tratto da Le Coste al Casello Valdarno e da un nuovo ponte sull’Arno. La realizzazione della terza corsia dell’A1 fra Incisa e Valdarno ed il completamento della Bretella Le Coste– Casello Valdarno Lotto 2, sono da considerare di assoluta necessità ed urgenza”.



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