
L’industria delle telecomunicazioni è sempre stata sinonimo di innovazione, connessione e abbattimento di barriere. Se spesso le innovazioni e il progressi chiave vengono attribuiti a pionieri uomini, la storia e il presente mostrano invece che le donne hanno avuto e continuano ad avere un ruolo cruciale. Dalle invenzioni fondamentali alla guida delle più grandi aziende globali, il loro contributo ha contrbuito – e sta ancora contribuendo – ad innovare il settore. Le loro storie raccontano come diversità e inclusione siano fattori determinanti per costruire il paesaggio delle telecomunicazioni di domani.
Hedy Lamarr: la star di Hollywood che inventò il wireless
Molti conoscono Hedy Lamarr come diva di Hollywood, ma la sua eredità più grande è un’invenzione che ha rivoluzionato le comunicazioni. Nel 1941 co-brevettò una tecnologia di frequency hopping per impedire che i segnali radio dei siluri fossero intercettati o disturbati dai nemici nella Seconda guerra mondiale. Il suo sistema non trovò applicazione immediata in ambito militare, ma anni dopo divenne il fondamento di Wi-Fi, Bluetooth e GPS. Lamarr dimostra come l’ingegno femminile abbia superato stereotipi e ridefinito il futuro tecnologico.
Shirley Ann Jackson: la ricerca all’insegna dell’inclusione
Fisica di livello mondiale, nel 1973 divenne la prima donna afroamericana a conseguire un PhD in fisica al Mit. Le sue ricerche furono decisive per sviluppare innovazioni come il telefono a toni, il servizio di chiamata in attesa e il fax portatile, strumenti che hanno trasformato la comunicazione quotidiana. Oggi è presidente del Rensselaer Polytechnic Institute, dove continua a promuovere l’inclusione nelle Stem, ispirando nuove generazioni a seguire le sue orme.
Susan Wojcicki: dalla pubblicità digitale alla guida di YouTube
Prima come mente strategica dietro le piattaforme pubblicitarie di Google, poi come eeo di YouTube, Wojcicki ha cambiato il modo in cui consumiamo contenuti digitali. Ha guidato la crescita della più grande piattaforma video al mondo, basata sulle infrastrutture Tlc, e ha promosso la diversità nel tech, incoraggiando le donne a raggiungere posizioni apicali in settori dominati da uomini.
Angela Ahrendts: la visione sul retail che ha cambiato Apple
Da Senior Vice President of Retail di Apple, Ahrendts ha trasformato i negozi in esperienze immersive: non solo spazi di vendita, ma ambienti di connessione e formazione. Le sue strategie hanno ridefinito l’interazione fra persone e dispositivi di telecomunicazione, coniugando dimensione fisica e digitale. La sua eredità rimane un modello per il futuro del retail tecnologico.
Marissa Mayer: innovazione tra Google e Yahoo!
Ingegnera tra le prime assunte in Google, Mayer contribuì allo sviluppo di prodotti come Google Search, Gmail e Maps, tutti servizi resi possibili dalle reti di telecomunicazione. Come ceo di Yahoo!, puntò su mobile e servizi digitali, consolidando il legame fra Tlc e tecnologia. Da sempre sostenitrice delle carriere femminili in Stem, ha dimostrato che leadership e visione possono spostare interi settori.
Ada Lovelace: la mente che anticipò il digitale
Nel 1843 scrisse quello che oggi viene riconosciuto come il primo algoritmo informatico. Pur vissuta in un’epoca lontanissima dalle telecomunicazioni, Ada Lovelace pose le basi del mondo digitale. Il suo pensiero visionario ha ispirato generazioni di ingegneri e ricercatori, rendendola una figura imprescindibile nella genealogia dell’innovazione tecnologica.
Laila Ohlgren: architetta della rete mobile automatica
Ingegnera svedese, fu determinante nello sviluppo della prima rete mobile completamente automatizzata. Il suo lavoro ha permesso la gestione delle chiamate senza l’intervento manuale di operatori, gettando le basi delle comunicazioni mobili come le conosciamo oggi.
Radia Perlman: la madre di Internet
Conosciuta come la “madre di Internet”, Radia Perlman inventò il protocollo spanning tree, che rese possibili reti Ethernet scalabili e sicure. Senza il suo contributo, Internet non avrebbe potuto crescere con l’affidabilità che conosciamo oggi. Le sue ricerche hanno influenzato intere generazioni di ingegneri di rete.
Marian Croak: l’ingegnera dietro il VoIP
Con oltre 200 brevetti, Marian Croak è stata tra le figure decisive nello sviluppo del VoIP, la tecnologia che consente di trasmettere voce e dati tramite Internet. Ha inoltre lavorato su sms e sistemi di donazioni via messaggio, ampliando l’uso sociale delle telecomunicazioni. È entrata nella National Inventors Hall of Fame nel 2022, una delle prime donne afroamericane a ricevere questo riconoscimento.
Arlene Harris: innovatrice del wireless
Definita la “prima donna delle wireless”, Harris introdusse il servizio cellulare prepagato e il telefono Jitterbug, pensato per la semplicità d’uso. Fondatrice di Dyna Llc, è stata la prima donna nella Wireless Hall of Fame. Ha dedicato la sua carriera a rendere le comunicazioni accessibili a tutti.
Andrea Goldsmith: la prima donna a vincere il Marconi Prize
Specialista nelle comunicazioni wireless, ha contribuito allo sviluppo di tecnologie che hanno migliorato la velocità e l’efficienza delle reti Wi-Fi e cellulari. Nel 2020 è stata la prima donna a ricevere il prestigioso Marconi Prize, simbolo del suo impatto duraturo nel settore.
Lucy Quist: pioniera in Africa
Prima donna a guidare una compagnia di telecomunicazioni in Ghana, Lucy Quist ha promosso programmi educativi e l’uso delle Stem tra le giovani generazioni africane. La sua leadership ad Airtel Ghana ha rappresentato una svolta nella rappresentanza femminile in posizioni apicali nel continente.
Meredith Attwell Baker: il lato politico delle Tlc
Come ceodel CTIA, l’associazione americana delle telecomunicazioni, Baker ha contribuito a definire le politiche per l’implementazione del 5G negli Stati Uniti. Il suo lavoro ha influenzato l’intero settore, garantendo un ambiente normativo favorevole all’innovazione.
Elaine Carey: in Irlanda il futuro delle Tlc
Entrata in Three Ireland come operatrice di call center, ha scalato i vertici fino a diventare ceo. Oggi guida la trasformazione dell’azienda, puntando su IoT, telemedicina e sensori smart. La sua carriera dimostra come determinazione e visione possano aprire la strada alle donne nel settore.
Margherita Della Valle: al timone di Vodafone
Ceodi Vodafone Group, è oggi impegnata in una delle sfide più delicate del settore: ristrutturare il colosso delle telecomunicazioni. Tra fusioni (come quella con Three UK), dismissioni e nuovi investimenti, Della Valle lavora per riportare competitività e redditività a uno dei maggiori player globali.
Allison Kirkby: una prima volta storica per BT
Con la sua nomina a Ceo di BT Group nel 2024, è diventata la prima donna a guidare lo storico operatore britannico. Già top manager di Telia e Tdc, porta con sé un’esperienza profonda nella gestione di reti e servizi. La sua sfida ora è accelerare la diffusione della fibra e modernizzare la struttura di BT.
Christel Heydemann: ingegnera alla guida di Orange
Ceo di Orange dal 2022, Heydemann è tra le figure più importanti delle telecomunicazioni europee. Con un background ingegneristico, ha promosso l’innovazione digitale e la sostenibilità all’interno di una delle principali telco globali.
Angélique Gérard: l’esperienza cliente al centro
Alla guida delle relazioni con gli abbonati per Iliad/Free, Gérard ha ridefinito il concetto di customer experience nel settore. Grazie al suo lavoro, milioni di utenti hanno vissuto servizi più accessibili e innovativi. È una delle figure più influenti nel rapporto fra operatori e consumatori.
Ana Figueiredo: la leadership in Portogallo
Cep di Altice Portugal, ha puntato sull’inclusione e sul rafforzamento della competitività aziendale. La sua carriera internazionale l’ha portata a guidare una delle telco più importanti del Paese, contribuendo allo sviluppo dell’infrastruttura digitale.
Ex dirigente di Orange, oggi è Ceo di France Télévisions e presidente della European Broadcasting Union. La sua esperienza dimostra come telecomunicazioni e media siano sempre più intrecciati, connettendo cittadini e Paesi attraverso reti e contenuti.
Patricia Obo-Nai: il volto femminile di Vodafone Ghana
Prima donna a guidare Vodafone Ghana, ha puntato sul ruolo sociale della tecnologia, ad esempio utilizzandola per ridurre la mortalità materna. La sua azione dimostra come le telecomunicazioni possano migliorare concretamente la vita delle persone.
Jeanie York: tecnologia e formazione nel Regno Unito
Come Cto di Virgin Media O2, Jeanie York è responsabile dell’innovazione tecnologica e delle infrastrutture di rete. Ha promosso programmi per aumentare la partecipazione femminile nelle telecomunicazioni, diventando un modello di leadership inclusiva.
Nicola Palmer: ambasciatrice tecnologica di Verizon
Dopo anni come ingegnere di rete, oggi è Chief Technology Ambassador di Verizon. Guida l’espansione del 5G e sostiene programmi di mentorship per giovani donne, aiutando a costruire un ecosistema più equo nel settore tecnologico.
Tami Erwin: al vertice di Verizon Business
Ceo della divisione business di Verizon, gestisce oltre 30 miliardi di dollari di ricavi e 26.000 dipendenti. È una delle leader più influenti a livello globale, capace di unire visione strategica e impegno per la leadership femminile.
Giada Cosentino, Pre Sales Director Zte Italia
Esempio concreto di leadership femminile Giada Cosentino ha saputo coniugare innovazione tecnologica e gestione strategica. La sua capacità di guidare team complessi e di promuovere iniziative inclusive ha portato risultati tangibili, dimostrando come la diversità in ruoli di leadership non sia solo un valore etico, ma un vero motore di crescita e innovazione.
Laura Di Raimondo, direttrice di Asstel
Figura di spicco nel panorama delle telecomunicazioni italiane, Di Raimondo ricopre il ruolo di Direttore Generale di Asstel l’associazione che rappresenta le imprese del settore all’interno del sistema Confindustria.
Nel suo percorso, ha sviluppato una leadership solida in organizzazioni complesse, con particolare attenzione alla gestione delle risorse umane, alle relazioni industriali e alla trasformazione digitale. Un esempio concreto di come la competenza, la visione strategica e l’impegno verso l’innovazione possano contribuire significativamente allo sviluppo e alla crescita del settore delle telecomunicazioni in Italia.
Perché servono più donne nelle Tlc
Nonostante questi successi, le donne restano ancora sottorappresentate nelle telecomunicazioni, soprattutto in ruoli tecnici e dirigenziali. Eppure, i dati mostrano che i team più diversificati performano meglio. Sostenere l’accesso delle giovani donne a carriere Stem e favorirne la crescita professionale significa stimolare ulteriore innovazione. Dal contributo di Hedy Lamarr a quello di Margherita Della Valle, la storia dimostra che il futuro delle telecomunicazioni non può prescindere dalle donne.
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