27 Agosto 2025
Euro digitale in arrivo per fermare la stablecoin Usa


Bruxelles e Francoforte accelerano: dopo l’approvazione della legge statunitense sulle stablecoin, l’Unione europea rivaluta la strategia sull’euro digitale e considera l’uso di blockchain pubbliche per contrastare il dominio del dollaro.

Il mese scorso il Congresso degli Stati Uniti ha approvato il Genius Act, una legge che regolamenta il mercato delle stablecoin, settore valutato 288 miliardi di dollari e largamente dominato da token ancorati al dollaro come Usdt di Tether e Usdc di Circle.

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Gli Usa spingono sulle stablecoin

Queste valute digitali, garantite da riserve in titoli di Stato e collegate uno a uno al dollaro, hanno consolidato il ruolo della moneta americana anche nell’ecosistema cripto, spostando l’asse dei pagamenti digitali sempre più verso Washington.

Secondo il Financial Times, la situazione ha fatto scattare l’allarme a Bruxelles e Francoforte: se l’Europa non accelera sul fronte dell’euro digitale, il rischio è che i pagamenti transfrontalieri finiscano sotto l’egemonia del dollaro digitale in versione privata ma regolamentata.

L’Ue verso l’euro digitale

L’Unione Europea lavora da anni al progetto di una Central Bank Digital Currency (Cbdc) europea, una versione digitale dell’euro accessibile gratuitamente a cittadini e imprese dell’Eurozona. Fino a pochi mesi fa, la direzione appariva chiara: una soluzione centralizzata, basata su infrastrutture private e controllate, con l’obiettivo di garantire privacy e sicurezza.

Il Genius Act, però, ha cambiato il quadro. Una fonte coinvolta nelle discussioni, citata dal FT, ha rivelato che i funzionari europei stanno “riconsiderando i piani per l’euro digitale” con maggiore urgenza. Sul tavolo c’è l’ipotesi di adottare blockchain pubbliche come Ethereum o Solana, abbandonando l’impostazione originaria.

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La svolta verso blockchain pubbliche rappresenterebbe un compromesso rilevante. Se da un lato aumentano i rischi legati alla privacy e al controllo centralizzato, dall’altro un euro digitale basato su tecnologie aperte sarebbe più competitivo rispetto alle stablecoin private statunitensi e favorirebbe una più ampia circolazione globale.

Il dilemma europeo è evidente: mantenere il modello “alla cinese”, ossia un token digitale strettamente gestito dalla banca centrale, o avvicinarsi al modello americano, dove sono gli attori privati a guidare l’innovazione, con il supporto di una cornice normativa chiara.

La Banca Centrale Europea ha ribadito di star valutando diverse tecnologie, sia centralizzate che decentralizzate, tra cui quelle di registro distribuito, senza aver ancora preso una decisione definitiva. Dietro la prudenza ufficiale si nasconde però la crescente pressione politica: diversi governi europei vedono nell’euro digitale un baluardo di sovranità economica, necessario per non subire l’avanzata americana e cinese nel settore delle valute digitali.

La corsa alle valute digitali non è solo una questione di innovazione tecnologica, ma un terreno di competizione geopolitica.

Gli Stati Uniti consolidano il dominio del dollaro attraverso stablecoin regolamentate, con l’obiettivo di estendere la loro influenza anche nei pagamenti cripto. La Cina sperimenta da anni con lo yuan digitale, basato su un modello centralizzato e controllato dallo Stato.

L’Europa, finora rimasta in una posizione attendista, è ora spinta a definire una “terza via”: coniugare decentralizzazione e sovranità monetaria, offrendo al contempo uno strumento credibile ai cittadini e alle imprese.

Vantaggi e rischi dell’euro digitale

Un euro digitale competitivo potrebbe rafforzare l’autonomia strategica europea garantendo:

  • alternativa sovrana ai pagamenti basati su dollaro o yuan;
  • maggiore inclusione finanziaria grazie a un accesso diretto ai sistemi digitali;
  • riduzione della dipendenza dalle infrastrutture di pagamento americane.

Al tempo stesso restano nodi complessi:

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  • la governance della rete;
  • la protezione della privacy;
  • la prevenzione di usi illeciti e la stabilità del sistema bancario tradizionale.





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