
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti è intervenuto in videocollegamento al Meeting di Rimini, a un panel su “Invecchiamento della popolazione e sicurezza sociale”. Diversi i temi di cui ha parlato, dal lavoro del governo ai dazi agli aiuti per banche, imprese e famiglie.
“Benefici concreti in favore delle famiglie”
Gli effetti su spread e rating del lavoro del governo, ha detto Giorgetti, hanno prodotto “risultati positivi sia per le imprese che per le famiglie e anche per le istituzioni finanziarie, cui ogni tanto io mi diverto a dare questo piccolo pizzicotto. Anche alle banche stesse, di riflesso”, che sono “in condizioni più favorevoli. Tutto questo deve tradursi poi in benefici concreti in favore delle famiglie”.
“Risultati lavoro governo cominciano a vedersi”
Parlando del lavoro portato avanti dall’esecutivo guidato da Giorgia Meloni, il ministro ha dichiarato: “Penso che l’approccio che ha avuto questo governo, il mio ministero e io in questi tre anni è un approccio che nasce da un lato da una consapevolezza, del fine ultimo di come costruire una casa, qual è la casa che vorremmo, perché da noi la casa non si fa per abbatterla dopo 20 anni ma una casa è fatta per durare; allo stesso tempo, come dicono i nostri vecchi, non si può costruirla partendo dal tetto, bisogna partire dalle fondamenta, lavorando con serietà, con responsabilità e anche con umiltà e portando un mattone dietro l’altro”. “Questo – ha aggiunto Giorgetti – è quello è che abbiamo fatto, credo in silenzio, ma i risultati cominciano a vedersi: si cominciano a vedere quelle che sono le fondamenta solide, su cui poi costruire e arricchire la casa per il futuro”. Il lavoro portato avanti dal governo, ha detto ancora, “è stato percepito, si è tradotto” in elementi come “la vicenda dello spread, la vicenda del rating del Paese. Ancora io distinguo tra quello ufficiale e quello percepito: quello ufficiale non riflette ancora interamente come è percepito effettivamente il nostro Paese”.
Vedi anche
Piantedosi sul Leoncavallo: “Anche Casapound rientra negli sgomberi”
“Fondi di previdenza complementare guardino più a Italia”
Giorgetti ha detto ancora: “Sarebbe importante che anche i fondi di previdenza complementare finanziati con i contributi dei lavoratori guardassero più al sistema Italia che all’estero, in quelli che sono investimenti infrastrutturali di lungo periodo che danno un rendimento sicuro, non speculativo”. Nel suo intervento al Meeting di Rimini, ha detto ancora: “Se facciamo sistema non semplicemente come Stato, come istituzioni e anche Terzo settore, questo Paese ha delle energie ancora inespresse che potranno ancora migliorare”. “Andremo avanti, andremo avanti anche con riforme importanti. Quello della previdenza complementare è un tema molto molto importante”, ha aggiunto.
Vedi anche
“Il futuro dell’Ue è ora”: il monito di Draghi al Meeting di Rimini
“Dazi pesano più su aspettative che su export”
Un passaggio anche sui dazi. “Nel corso di questo periodo sono avvenute delle cose totalmente imponderabili e imprevedibili. Come la guerra, con tutto quello che ne deriva anche in termini economici per un Paese come il nostro che è privo di materie prime, e la guerra commerciale”. Il ministro ha parlato dei “dazi” come “elemento di imprevedibilità che nuoce soprattutto alle aspettative economiche prima ancora che in termini effettivi in merito alle esportazioni o meno negli Usa. Tutti questi elementi non portano vento favorevole, ma un vento con cui dovremo fare i conti”.
Vedi anche
Dazi, intesa Ue-Usa: ecco le tariffe e i settori coinvolti
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link