
Arrivano due bonus bollette che fanno saltare di gioia le famiglie, aumenta la capacità di risparmio.
Ottenere due bonus bollette davanti una crisi economica che sta raggiungendo livelli sempre più gravi, è una manna dal cielo. Ma chi potrà averli? Soprattutto ci si domanda se siano davvero così tanto vantaggiosi. L’analisi posta sulle risorse della famiglia media è un ottimo punto di riferimento per chi cerca di capire come gestire meglio i propri risparmi.
Ci sono due incentivi principali, quelli riguardano l’installazione di impianti fotovoltaici nel 2025. I bonus bollette assumono propriamente il nome di Conto Termico 3.0 e Bonus Casa 2025, perché indirettamente con i lavori posti in essere per migliorare l’efficienza energetica della casa, il risparmio sulle bollette, è garantito.
Ma bisogna approfondire la questione, perché ci sono differenze nell’aiutare privati e professionisti, poiché per ognuno c’è la soluzione più adatta. Per quanto concerne il Conto termico 3.0 si tratta di un incentivo a contributo a fondo perduto con conseguente rimborso diretto dal GSE.
Quali sono gli interventi ammessi? C’è la possibilità di accumulo solo se l’installazione del fotovoltaico è contestuale alla sostituzione di un impianto di climatizzazione invernale con pompa di calore. Tra i beneficiari ci sono appunto i privati, le pubbliche amministrazioni, le imprese, gli enti del Terzo Settore, e le comunità energetiche.
La percentuale coperta dal bonus è del 20% per le spese ammissibili, e con massimali ben definiti. Per esempio, su 1500 euro/kW c’è fino a 20 kW.
In che tempi?
Come avere i due bonus bollette, il miglior utilizzo possibile è il seguente
Oltre le indicazioni in questione bisogna tenere conto dell’arco temporale, perché la domanda va presentata entro 90 giorni dalla fine dei lavori. Quindi, il contributo viene erogato in una sola soluzione per importi fino a 15 mila euro, altrimenti in rate annuali. Per quanto concerne la cumulabilità c’è un grosso divieto: non si cumulano con altri incentivi statali per le stesse spese!
Per quanto concerne il secondo bonus, il Bonus Casa 2025, si ha a che fare con una detrazione fiscale IRPEF spalmata in 10 anni. Gli interventi ammessi riguardano l’installazione di impianti fotovoltaici, con o senza accumulo, come opera singola, e senza obbligo di realizzare altri interventi.
I destinatari sono i contribuenti IRPEF, cioè le persone fisiche, proprietari o detentori di immobili residenziali. La detrazione ammonta al 50% su tutta la spesa per le case principali, e del 36% sulle seconde con un tetto si limite di spesa di 96 mila euro per unità immobiliare. Ci vuole un bonifico parlante, poiché lo stesso rimborso avviene tramite dichiarazione dei redditi nell’arco di 10 anni.
Ma da cosa dipende la scelta dell’uno o dell’altro? Da esigenze specifiche. Il Conto Termico 3.0 è perfetto per chi vuole un rimborso veloce e integra l’installazione del fotovoltaico con un intervento di riqualificazione termica. Diciamo che questa è la strada che converrebbe maggiormente alle PA e alle imprese.
Infine, il Bonus Casa 2025 è una soluzione abbastanza flessibile per chi vuole installare solo il fotovoltaico e può beneficiare di un recupero fiscale a lungo termine.
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