
Dopo una lunga attesa finalmente è stato definitivamente approvato il Conto Termico 3.0 il 7 agosto 2025.
Il Conto Termico 3.0 è un meccanismo di incentivi a fondo perduto gestito dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) e aggiorna il precedente Conto Termico 2.0 ampliando la platea dei beneficiari, aumentando le opportunità e semplificando gli iter burocratici , con l’obiettivo di favorire gli interventi di efficientamento energetico e produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
Il beneficiario riceve un rimborso diretto dal GSE, direttamente sul proprio conto corrente ripartito in 2 o 5 anni a seconda del tipo di intervento, senza dover attendere il recupero fiscale negli anni successivi. Per importi fino a € 15.000 l’incentivo viene erogato in un’unica soluzione. È quindi utile per esempio a chi non ha una sufficiente capienza IRPEF o desidera liquidità rapida.
Beneficiari ammessi
Con il nuovo Conto Termico possono accedere all’incentivo i seguenti soggetti:
- Privati su edifici residenziali
- Privati su edifici non residenziali nel terziario (novità)
- Pubbliche Amministrazioni
- Imprese
- Enti del Terzo Settore (novità)
- Comunità energetiche rinnovabili (novità).
Quindi l’aggiornamento del Conto Termico estende l’agevolazione ad un pubblico più ampio rispetto a prima.
Interventi ammessi
Con il Conto Termico 3.0 le tipologie di intervento incentivabili sono state ampliate rispetto al Conto Termico 2.0.
Si individuano di seguito gli interventi di efficientamento energetico degli edifici, validi soprattutto per Pubbliche Amministrazioni (PA), privati e imprese:
- Isolamento termico delle superfici opache (pareti, tetti, coperture).
- Sostituzione di infissi e serramenti con modelli ad alte prestazioni.
- Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con:
- caldaie a condensazione ad alta efficienza,
- pompe di calore elettriche, a gas o ad assorbimento,
- sistemi ibridi (pompa di calore + caldaia a condensazione).
- Building automation: sistemi di controllo e gestione automatizzata degli impianti.
- Illuminazione efficiente (solo per la PA).
Per quanto riguarda la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, validi per PA, privati e imprese, si individuano i seguenti interventi:
- Solare termico per produzione di acqua calda sanitaria e integrazione al riscaldamento.
- Pompe di calore anche geotermiche.
- Caldaie e stufe a biomassa (legna, pellet, cippato).
- Scaldacqua a pompa di calore.
I nuovi interventi introdotti con il Conto Termico 3.0 sono:
- Fotovoltaico con accumulo: ora ammesso, ma solo se contestuale alla sostituzione dell’impianto termico con pompa di calore.
- Colonnine di ricarica per veicoli elettrici, sempre connesse all’intervento di sostituzione dell’impianto termico.
Gli interventi particolari per la Pubblica Amministrazione sono:
- Riqualificazione globale degli edifici (scuole, ospedali, uffici comunali ecc.).
- Sostituzione illuminazione pubblica con sistemi LED ad alta efficienza.
- Interventi di coibentazione su larga scala.
Percentuali e massimali di incentivo
Per le PA (piccoli comuni, scuole, ospedali) l’incentivo è fino al 100% dei costi ammissibili, su edifici ad uso pubblico di proprietà di piccoli comuni con popolazione fino 15.000 abitanti, per interventi sugli edifici pubblici adibiti a uso scolastico e su edifici di strutture ospedaliere e di altre strutture sanitarie, incluse quelle residenziali, di assistenza, di cura o di ricovero del sistema sanitario nazionale.
Per i privati l’incentivo è fino al 65% delle spese sostenute (varia in base al tipo di intervento).
Per l’installazione di un impianto fotovoltaico con accumulo l’incentivo è solo del 20%, ma su massimali specifici e solo se effettuata contestualmente alla sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale con una pompa di calore elettrica.
I costi massimi specifici per il fotovoltaico dipendono dalla grandezza dell’impianto, con massimale di €/kWp 1500 per impianti fino a 20 kWp, fino a €/kWp 1050 per impianti fino oltre 600 kWp.
Per le batterie di accumulo il limite è 1.000 €/kWh
Spese ammissibili
Nel caso dell’impianto fotovoltaico rientrano tutte le spese legate alla fornitura e posa in opera di pannelli, inverter, sistemi di accumulo e connessione alla rete. Sono incluse anche le spese professionali per progettazione, diagnosi energetica e APE, oltre agli oneri di connessione al GSE.
Con il Conto Termico 3.0 sono state quindi ampliate le spese ammissibili: non solo i costi per la fornitura e posa in opera delle tecnologie oggetto di incentivo, ma anche le spese relative a progettazione, diagnosi energetiche, attestati di prestazione energetica (APE), sistemi di accumulo e infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici.
Un aspetto importante riguarda la cumulabilità del Conto Termico 3.0 con altre forme di sostegno economico. In linea generale, il contributo non è cumulabile con detrazioni fiscali statali come Bonus Casa, Ecobonus o Superbonus, per evitare il doppio beneficio sulla stessa spesa. Tuttavia, può essere combinato con incentivi regionali, locali o europei, a condizione che la somma degli aiuti non superi il 100% della spesa ammissibile.
Procedura e tempistiche
La domanda di erogazione dell’incentivo è da presentare tramite portale Portaltermico del GSE entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
Si attende l’apertura ufficiale dell’accesso delle domande per autunno 2025, dopo pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale e aggiornamento del portale GSE (entro 60 giorni dalla pubblicazione).
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