
È in arrivo per tutti i consumatori il bonus elettrodomestici 2025. Il contributo era stato varato nella scorsa legge di bilancio ma arriverà nella seconda metà del 2025: il decreto attuativo mancante sta finalmente sbloccando il bonus, rimasto congelato per quasi un anno.
In cosa consiste
Il bonus permette di avere uno sconto del 30% del costo dell’elettrodomestico scelto e fino a un massimo di 100 euro (200 euro se l’Isee non è superiore ai 25mila euro). In realtà la Manovra 2025 aveva previsto di avviare questo incentivo dallo scorso mese di marzo: la legge aveva dato due mesi di tempo per emanare il decreto applicativo, che però ha impiegato un po’ più di tempo ad arrivare. Il decreto applicativo è atteso a breve e sarà presto pubblicato in Gazzetta Ufficiale: solamente dopo la pubblicazione i consumatori potranno accedere al bonus.
Le risorse stanziate per questo aiuto economico sono limitate: 48 milioni di euro, sufficienti per circa 480mila acquisti, se si ipotizza uno sconto di 100 euro per tutti i richiedenti.
Cosa si può acquistare
Con il bonus si potranno acquistare i cosiddetti “grandi elettrodomestici“. Non rientrano piccoli elettrodomestici come frullatori o phon: l’incentivo riguarda:
- frigoriferi;
- lavastoviglie;
- lavatrici;
- forni.
Per gli elettrodomestici da acquistare non sono più previsti vincoli stringenti di classe energetica. Inizialmente dovevano essere inclusi solo quelli in classe energetica B o superiore, ma questo avrebbe escluso la maggior parte di quelli prodotti da aziende italiane. Perciò il governo ha deciso per un compromesso. L’acquisto dovrà essere un prodotto realizzato nell’Unione europea, e dovrà comunque andare a sostituire un elettrodomestico di classe energetica inferiore, che dovrà essere smaltito correttamente.
Come vere il bonus
Non sarà un bonus da portare in detrazione fiscale, ma un contributo diretto. La gestione passerà attraverso la piattaforma digitale di PagoPa e i controlli saranno affidati a Invitalia, l’agenzia nazionale che gestisce numerosi incentivi statali. In pratica, quando il decreto attuativo sarà pubblicato, le famiglie dovranno registrarsi online.
In attesa di istruzioni più precise, si presume che funzioni con bonus simili passati. Si dovrà caricare sul portale:
- i dati dell’acquisto;
- la prova della rottamazione;
- l’attestazione Isee (se si punta al contributo massimo da 200 euro).
Per evitare il click day, il voucher sarà a tempo: avrà una scadenza molto ravvicinata entro la quale il consumatore che ha ottenuto l’incentivo dovrà fare l’acquisto. Superata questa data, non sarà più spendibile. Il bonus sarà concesso fino ad esaurimento dei fondi, seguendo l’ordine cronologico delle domande.
Differenze con il bonus mobili
Il bonus elettrodomestici non è da confondersi col bonus mobili, dato che anche per quest’ultimo è possibile comprare elettrodomestici di grandi dimensioni. Il bonus mobili consiste in una detrazione Irpef del 50% su un massimo di 5mila euro di spesa, ripartita in 10 anni, ma è accessibile solo a chi ha avviato interventi di ristrutturazione edilizia dal 2024 in poi. Inoltre, con il bonus mobili si possono acquistare anche asciugatrici, piastre riscaldanti, forni a microonde, ventilatori elettrici e condizionatori.
In sintesi, il bonus elettrodomestici è un incentivo a sè, mentre quello sui mobili è un beneficio fiscale legato a lavori edilizi.
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