
RIMINI. “Rigenerare la speranza significa avere il coraggio di rimettere al centro la famiglia, vero cuore pulsante della nostra comunità e risorsa insostituibile per costruire il futuro”. Queste la parole del vicepresidente e assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli, che è intervenuto oggi, sabato 23 agosto, al Meeting di Rimini partecipando alla riflessione sul tema “Il futuro non è più bello di una volta. Rigenerare la speranza con la famiglia”.
Spinelli, nel corso del suo intervento, ha sottolineato come il Trentino si stia affermando come un autentico laboratorio di prossimità per la famiglia e la natalità, grazie a un insieme organico di politiche che integrano sostegno economico, servizi diffusi e strumenti innovativi. “Non parliamo di interventi isolati – ha spiegato – ma di un ecosistema a misura di famiglia che comprende l’Assegno unico provinciale, il nuovo assegno di natalità per il terzo figlio, interventi per sostenere le famiglie nella crescita sportiva e culturale dei figli, l’EuregioFamilyPass, il Family in Trentino e il Family Audit, modello virtuoso oggi riconosciuto anche a livello nazionale ed europeo”.
Un focus particolare è stato dedicato proprio all’Assegno Unico Provinciale, lo strumento a carattere universalistico di sostegno a famiglie e singoli, finalizzato a garantire equità e semplificazione amministrativa. L’Aup, ha ricordato l’assessore, “si articola in diverse quote che rispondono a bisogni specifici: dalla Quota A di sostegno al reddito, alla Quota B1 per i nuclei con figli minori, alla Quota B3 per i nuclei con persone invalide, fino alla Quota C dedicata alla natalità”.
A supportare la riflessione, sono stati presentati i dati relativi al periodo luglio 2023- giugno 2024: oltre 54.000 beneficiari e un’erogazione complessiva pari a 90 milioni di euro, di cui più di 41 milioni destinati al sostegno dei figli minori, 12,6 milioni ai nuclei con invalidità e 9,4 milioni alla natalità.
Il vicepresidente della Provincia di Trento ha inoltre evidenziato che è in corso una riforma complessiva dell’Assegno Unico Provinciale, con l’obiettivo di renderlo ancora più efficace e sostenibile. “Stiamo lavorando per passare da un approccio assistenziale – ha specificato – a un modello che favorisca l’attivazione al lavoro e l’empowerment dei beneficiari, attraverso strumenti innovativi come i voucher per servizi educativi, di cura e di conciliazione. Questo consentirà alle famiglie di scegliere liberamente tra un’offerta qualificata di servizi, generando al contempo nuove opportunità di lavoro e rafforzando la rete sociale”.
Infine, ad essere richiamato è stato il valore della collaborazione tra istituzioni, imprese, università, terzo settore e comunità locali, “una vera alleanza sociale che rappresenta la cifra distintiva del modello trentino“. Tale impegno corale, è stato specificato, si concretizza nella costruzione di reti territoriali, in particolare attraverso attori strategici come i Distretti Famiglia, circuiti economici, educativi e culturali a base locale che, ascoltando le istanze delle famiglie, promuovono e diffondono iniziative di welfare sociale, interventi, misure e servizi. “Solo con un impegno corale – ha spiegato Spinelli – possiamo trasformare la sfida demografica in un’opportunità di sviluppo condiviso, facendo della famiglia il punto di partenza di un welfare che guarda al futuro”.
Il Trentino, ha concluso Spinelli, intende rafforzare la propria vocazione a territorio amico delle famiglie, dimostrando come sviluppo, benessere e attrattività possano nascere dalla centralità della famiglia stessa: “La nostra Autonomia non è un privilegio, ma una responsabilità che ci consente di costruire politiche su misura. Vogliamo dimostrare che si può affrontare la sfida demografica trasformandola in un’opportunità per ridare fiducia, speranza e futuro alle nuove generazioni”.
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