25 Agosto 2025
l’intervento del segretario politico del Pdcs Gian Carlo Venturini


Nell’ultima serata della 52° Festa dell’Amicizia, come di consueto, il discorso del segretario politico del Partito Democratico Cristiano Sammarinese, Gian Carlo Venturini.
Di seguito il suo intervento integrale:

Care amiche, cari amici, ritrovarsi in questa cornice, con le luci, i colori e i suoni della 52° Festa dell’Amicizia, è sempre un’emozione che si rinnova. È il momento in cui il Partito Democratico Cristiano Sammarinese incontra il Paese, non solo nei palazzi delle istituzioni o nelle sedi di partito, ma nelle piazze, nei tavoli all’aperto, negli stand, tra la gente che chiacchiera e condivide. È qui che il nostro simbolo e le nostre idee si traducono in volti, strette di mano, sorrisi e dialoghi sinceri. La Festa dell’Amicizia, però, non è solo un evento conviviale. È una dichiarazione di identità. È la dimostrazione che il nostro partito è fortemente radicato nel Paese. Che la nostra politica nasce dall’incontro, dall’ascolto, dall’attenzione alla vita e ai bisogni delle persone. È nella semplicità di questi momenti che riconosciamo il senso profondo della nostra azione politica: servire la comunità con spirito di servizio, responsabilità e visione. Prima di affrontare i temi politici e programmatici, però, vorrei dire GRAZIE. Grazie ai tantissimi volontari che hanno lavorato per giorni, per allestire, organizzare, coordinare ogni aspetto della Festa dell’Amicizia. A chi, con il sorriso, ha cucinato, servito, pulito, montato e smontato, curato i dettagli, accolto gli ospiti, animato le serate. Grazie ai nostri giovani del Movimento Giovanile, che in ogni edizione si impegnano con energia e creatività, dimostrando che il PDCS è anche, e soprattutto, il loro futuro, e che la nostra tradizione è viva proprio perché sa rinnovarsi con il loro entusiasmo. Sappiate che il nostro partito vuole investire fortemente su di voi! Grazie alle imprese e agli sponsor che hanno sostenuto la festa, comprendendo che questo evento non è solo del PDCS, ma è un momento di aggregazione di tutti i sammarinesi. Grazie ai cittadini, iscritti e non iscritti al PDCS, che ogni anno partecipano, si fermano a un tavolo per un confronto, o semplicemente per condividere un pasto. Siete voi la ragione per cui, questa festa ed il nostro impegno politico hanno valore. Un ricordo ed un ringraziamento anche, e soprattutto, ai nostri amici che oggi non sono più con noi, ma che hanno contribuito con il loro instancabile operato alla crescita del Partito e a tante edizioni della Festa dell’Amicizia.

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L’IDENTITA’ DEL PDCS
Cari amici, l’identità e la storia del Partito Democratico Cristiano Sammarinese, intreccia quella della nostra Repubblica, da oltre 77 anni. Nel 1948, un gruppo di donne e uomini, ispirati ai principi della Dottrina Sociale Cristiana e alla volontà di dare al Paese un futuro di libertà, giustizia e solidarietà, decisero di fondare un partito capace di parlare a tutti, e vivere l’esperienza politica come servizio alla persona e alla comunità. Nel nostro Statuto si trova anche la nostra collocazione naturale: un centro solido, luogo di sintesi, di equilibrio e di dialogo, capace di tenere insieme valori e sensibilità diverse: la libertà economica e la giustizia sociale, l’iniziativa privata e la tutela dei più deboli, l’apertura internazionale e la salvaguardia delle nostre tradizioni. Un partito aperto, inclusivo, capace di dialogare senza rinunciare alla propria identità. Ed è questa identità che ci permette di affrontare anche le sfide di oggi: dalla transizione ecologica alla digitalizzazione, dalle riforme istituzionali all’integrazione europea, dal sostegno alla natalità alla tutela dei lavoratori. Storicamente, questo chiaro posizionamento ha permesso al PDCS di essere il perno della stabilità, cercando convergenze anche con le forze riformiste e liberali, costruendo maggioranze ampie e rappresentative della pluralità del Paese, con la consapevolezza che, in una realtà come San Marino, solo la capacità di unire e trovare punti di convergenza, può garantire riforme durature e crescita condivisa.

PRIMO ANNO DI LEGISLATURA
Amiche e amici, con questo spirito abbiamo affrontato anche le ultime elezioni politiche, che sono state per il PDCS un momento di grande soddisfazione e responsabilità. I cittadini hanno confermato la loro fiducia in noi, e nella Coalizione DEMOCRAZIA E LIBERTÀ, con Alleanza Riformista, consegnandoci il compito di guidare la formazione di un nuovo governo. Non è stato un mandato qualunque: è stato un impegno a dare stabilità al Paese in una fase complessa, caratterizzata da cambiamenti internazionali, da sfide economiche e sociali, e da una necessaria stagione di riforme. La nostra coalizione con Alleanza Riformista, si è unita a quella di Libera/PS e PSD, dando vita ad un’alleanza ampia e rappresentativa, capace di decidere e di agire, per affrontare le sfide che ci attendono. I primi mesi di governo sono stati dedicati, inevitabilmente, a completare ciò che era rimasto in sospeso dalla legislatura precedente. Dopo la chiusura del negoziato dell’Accordo di Associazione con l’Unione Europea a dicembre 2023, sono proseguiti i confronti tecnici e politici su alcuni aspetti specifici dello stesso, e sono stati avviati alcuni interventi sul fronte economico e sociale, dando continuità ad una crescita che ha trovato anche riconoscimento internazionale. La recente valutazione molto positiva di Standard & Poor’s, una delle tre principali agenzie di rating a livello mondiale, che ha portato San Marino tra i Paesi ad investimento sicuro, ha confermato la solidità del nostro sistema economico-finanziario, frutto di scelte responsabili e di una recuperata fiducia nel nostro Paese. La gestione attenta dei conti pubblici e del debito estero che, al netto degli interessi pagati vede il bilancio dello Stato in attivo, l’aumento della raccolta bancaria ed il rafforzamento del sistema bancario-finanziario, anche attraverso lo smaltimento dei crediti “in pancia” alle banche, sono segni evidenti che l’azione svolta in questi mesi, in continuità con la scorsa Legislatura, ha portato ad un consolidamento generale dell’economia sammarinese. Lo sviluppo delle imprese, la promozione dell’occupazione, confermata dal tasso di disoccupazione più basso della nostra storia, già nella scorsa legislatura, insieme alla valorizzazione di settori strategici e servizi innovativi, continuano ad essere punti all’attenzione della nostra azione politica. In ambito sanitario, abbiamo approvato l’Atto Organizzativo dell’ISS, dopo oltre 14 anni, ed il Piano Sanitario e Socio-Sanitario, nel quale sono stati definiti gli indirizzi per la riorganizzazione dei servizi sanitari, continuando a garantire l’universalità e la gratuità delle cure. Recentemente è stato anche nominato il nuovo Comitato Esecutivo, che sta continuando il lavoro per migliorare la qualità delle prestazioni erogate e ridurre i tempi di attesa. Le politiche abitative e dei servizi alle famiglie, insieme alle politiche giovanili, sono state centro dell’attenzione di questi ultimi mesi e continueranno ad esserlo nel prossimo futuro, consapevoli che la casa ed il supporto fornito in ambito educativo e scolastico per i figli sono priorità, soprattutto per le giovani coppie. Inoltre, il significativo avanzamento dei procedimenti in ambito giudiziario è un segno evidente di come l’Amministrazione della Giustizia sia tornata ad essere efficiente ed efficace. Restituire al nostro Paese una chiara lettura delle vicende vissute negli anni 2017-2019, sui quali si è concentrata anche l’azione della Commissione di Inchiesta su Banca CIS, e varie vicende giudiziarie ove sono tuttora in corso dei procedimenti penali, attribuendo sanzioni e pene a coloro che sono stati responsabili di tale dissesto economico, recuperando il maltolto attraverso confische di beni ai responsabili, è un atto di giustizia dovuto alla nostra cittadinanza. Il PDCS continuerà a difendere lo Stato di diritto e a contrastare chi mina le Istituzioni. Non è mancato, in questo primo anno, anche il confronto sulle riforme istituzionali e fiscali, quali priorità indicate nel programma di governo. Abbiamo chiarito fin dall’inizio che l’aggiornamento dell’IGR non sarà una rivoluzione del sistema, ma un adeguamento utile ad una maggiore equità, salvaguardando i redditi più bassi, riducendo l’evasione con maggiori controlli, e generando entrate utili agli investimenti infrastrutturali dei prossimi anni. Siamo consapevoli che la vera sfida sarà continuare a promuovere lo sviluppo del Paese e mantenere alta la concretezza dell’azione di governo. La Democrazia Cristiana non ha paura di assumersi responsabilità: se ci saranno resistenze al cambiamento, lavoreremo per superarle con il dialogo, ma non permetteremo che l’immobilismo freni il Paese. Lo faremo sempre con rispetto per i nostri alleati, ma con la chiarezza che ci contraddistingue: l’interesse di San Marino viene prima di ogni calcolo politico.

RAPPORTI CON LE FORZE POLITICHE
A questo proposito, vorrei sottolineare un fatto politico che reputo di grande rilevanza: in questo primo anno di legislatura, il Consiglio Grande e Generale ha approvato all’unanimità diversi ordini del giorno su questioni di interesse strategico per il Paese. Non si tratta di atti formali o di circostanza, ma di segnali concreti che, quando c’è la volontà, le forze politiche di San Marino sanno fare squadra e agire unite, superando le divisioni, perché il futuro della Repubblica non è patrimonio solo di qualcuno, ma di tutti. Con Alleanza Riformista il rapporto è solido e leale. La nostra collaborazione non nasce per caso, ma da una scelta ponderata, maturata già in fase preelettorale. Abbiamo condiviso la volontà di costituire un polo liberale/riformista, capace di guidare il Paese con equilibrio e pragmatismo. Il risultato elettorale conseguito dalla nostra Coalizione attesta la condivisione del Paese per la proposta politica che abbiamo presentato ed il PDCS intende continuare a lavorare con Alleanza Riformista in un clima di reciproco rispetto e condivisione. Con Libera/PS il dialogo è stato costante e costruttivo. La loro lista ha portato contributi importanti su temi come le politiche sociali e la sostenibilità ambientale. Non sono mancati momenti di confronto serrato, ma il rispetto reciproco e la volontà di trovare soluzioni hanno sempre prevalso, facendo di Libera un alleato prezioso. Non posso condividere, tuttavia, l’azione che sta portando avanti il Partito Socialista, sull’Accordo di Associazione all’UE, in totale dissonanza rispetto al programma di governo, sottoscritto anche da loro. Il Partito dei Socialisti e dei Democratici è per noi un interlocutore storico, con il quale abbiamo condiviso momenti cruciali della vita politica sammarinese, dimostrando senso di responsabilità e disponibilità a lavorare insieme per obiettivi comuni. Il rapporto con loro, sempre improntato alla chiarezza e alla collaborazione, ha permesso di dare impulso all’azione di governo, favorendo anche l’attuazione di riforme importanti per il Paese. Siamo certi che la capacità di condivisione degli obiettivi programmatici prevarrà sempre rispetto ad iniziative individuali. Con Elego, rappresentata dal Consigliere Indipendente Giovanna Cecchetti, che ha scelto di continuare a supportare la Maggioranza, la collaborazione è attiva ed il confronto proficuo. Anche con l’opposizione, pur nelle inevitabili divergenze di vedute, abbiamo cercato un dialogo franco e, quando possibile, costruttivo. Con DOMANI – Motus Liberi dopo le vicende e l’esito elettorale, che li ha portati all’opposizione, manteniamo la volontà di confrontarci su temi di interesse nazionale, senza pregiudizi e con la consapevolezza che alcune sfide richiedono sempre il contributo di tutti. Occorre, però, chiarezza sull’impostazione di temi di rilevanza assoluta, come l’Accordo di Associazione con l’UE. Abbiamo appreso della scelta del Consigliere Michela Pelliccioni di lasciare il proprio partito, apparentemente per forti divergenze sulle scelte riguardanti l’Accordo di Associazione all’Unione Europea. Seguiremo con attenzione l’evoluzione della vicenda, per i risvolti politici che potrà assumere nei prossimi mesi. Il rapporto con Repubblica Futura, seppur caratterizzato da differenze programmatiche non significative, soprattutto sul modello di sviluppo del Paese, risente ancora degli strascichi del recente passato. Tuttavia, non manca la volontà di un dialogo politico e non viene mai meno il rispetto reciproco e la consapevolezza che, su alcune questioni di lungo respiro, si può e si deve trovare convergenza, come già sta avvenendo sull’Accordo di Associazione con l’UE. Con RETE il dialogo è forse quello più complesso, anche per approcci spesso molto differenti ai problemi del Paese. Nonostante ciò, riconosciamo il loro impegno sui temi della trasparenza e della tutela dei beni pubblici e vogliamo continuare il confronto, convinti che la diversità di vedute, se gestita con rispetto, possa arricchire il dibattito democratico.

L’ACCORDO DI ASSOCIAZIONE CON L’UNIONE EUROPEA
Care amiche e cari amici, tra tutti i temi politici, nessuno ha avuto un valore così strategico e così fortemente condiviso come l’Accordo di Associazione con l’Unione Europea. Un percorso lungo, frutto di dieci anni di lavoro, di negoziati pazienti, di confronti approfonditi in Consiglio Grande e Generale, di riunioni con le categorie economiche, con le organizzazioni sindacali, con la società civile. Un risultato raggiunto grazie all’impegno corale dell’intero Paese, e di tutte le forze politiche – di governo e di opposizione – che in questi anni hanno contribuito a tracciare la rotta, attraverso indirizzi politici condivisi quasi sempre all’unanimità. Il confronto nella Commissione Affari Esteri e nella Commissione Mista, che ha visto la partecipazione di rappresentanti politici, datoriali e sindacali, ha mirato ad un obiettivo chiaro: garantire che San Marino potesse inserirsi in modo stabile e vantaggioso nel mercato unico europeo, preservando la propria sovranità e le proprie specificità, pur rimanendo un Paese terzo. Le associazioni imprenditoriali hanno colto, fin dall’inizio, l’opportunità di crescita che questo accordo rappresenta: più competitività per le nostre imprese, più possibilità di export, maggiore attrattività per investimenti esteri di qualità. I sindacati, dal canto loro, hanno riconosciuto che l’integrazione europea potrà portare benefici concreti anche ai lavoratori e a tutti i cittadini sammarinesi, con maggiori tutele, nuove opportunità di occupazione e studio, ed un quadro normativo che parifica davvero “lo status” dei sammarinesi agli altri cittadini degli Stati europei. È importante ribadirlo: stiamo parlando di associazione, NON di adesione. Significa entrare nel mercato unico europeo, accedendo, con alcune deroghe, alle quattro libertà fondamentali — circolazione di persone, beni, servizi e capitali, – ma mantenendo piena sovranità politica, istituzionale e culturale. A questo proposito, permettetemi un passaggio sul tema del referendum. Il PDCS non è contrario a chiedere l’opinione dei cittadini, anzi. Crediamo che su una scelta di questa portata sia giusto che il popolo sammarinese possa esprimersi, come ha già fatto in passato con il Referendum del 2013 sull’Adesione alla UE, dove vinsero i SI sebbene non si raggiunse il quorum. Riteniamo, però, altrettanto importante che ciò avvenga dopo la firma dell’Accordo, e solo dopo un periodo congruo utile a verificare concretamente gli effetti positivi per il nostro Paese, come anche sostenuto da alcune Organizzazioni Sindacali e di Categoria. Effetti positivi di cui siamo certi. Solo così il referendum sarà un momento di decisione consapevole, basato su dati reali e non su ipotesi disfattiste, gettate là per parlare alla pancia della gente. La firma dell’Accordo di Associazione non sarà la fine di un percorso, ma l’inizio di una nuova stagione che richiederà impegno, adattamento e, soprattutto, unità. Su questo, sono certo che tutte le forze politiche e sociali sapranno fare la loro parte, come hanno dimostrato fino ad oggi.

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IL CONTESTO INTERNAZIONALE ED EUROPEO
Viviamo in un tempo in cui le dinamiche globali si intrecciano in modo sempre più rapido e complesso, influenzando direttamente anche la vita dei nostri cittadini e le scelte della nostra politica interna. Questa primavera, con il nuovo Presidente del Consiglio Centrale, Alice Mina, alla quale rinnovo i miei migliori auspici per questo mandato, ho partecipato al Congresso del Partito Popolare Europeo a Valencia. In quel contesto, dove ho potuto portare la voce del nostro Partito e di San Marino, dagli interventi dei rappresentanti di tutti i Paesi d’Europa, è emerso come l’intera Europa, oggi, è chiamata ad affrontare sfide impegnative. La guerra in Ucraina ha modificato gli equilibri geopolitici tra Europa, Stati Uniti e Russia, che si stanno confrontando per risolvere il conflitto e trovare un nuovo assetto. In questo contesto, i nostri rapporti con la vicina Italia sono sempre più proficui e significativi, rafforzati da un continuo confronto tra il nostro governo e quello italiano. In medio-oriente, la guerra in Palestina continua a mietere vittime innocenti e a generare instabilità, e la comunità internazionale è impegnata per fermare le ostilità e aprire la strada ad un processo di pace duraturo, basato sul riconoscimento reciproco e sulla sicurezza di entrambi i popoli, israeliano e palestinese. San Marino, pur nella sua dimensione ridotta, non è spettatore passivo di questi eventi. Al contrario, la nostra tradizione di neutralità attiva e di impegno diplomatico ci consente di svolgere un ruolo attivo, di aiuto al dialogo. È in questa prospettiva che confermo l’impegno del nostro Paese a procedere, entro l’anno, al riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina, come contributo concreto alla legittimazione internazionale di un popolo e alla costruzione di un futuro di pace. Anche l’evento tenuto alle Nazioni Unite dal quale è scaturita la “New York Call”, ha visto San Marino avere un ruolo importante su questo tema, attraverso il nostro Segretario per gli Affari Esteri Luca Beccari, nel promuovere iniziative di dialogo e cooperazione.

LE GIUNTE DI CASTELLO
Un ultimo pensiero vorrei dedicarlo al prossimo passaggio elettorale che ci attende: l’elezione delle nuove Giunte di Castello. Tra pochi mesi, infatti, il prossimo 23 novembre, saremo chiamati a scegliere i rappresentanti dei nostri nove Castelli. Anche in questa circostanza, il PDCS si attiverà per svolgere un ruolo importante, perché la presenza di amici e persone competenti nelle varie liste sia quanto più ampia possibile, al fine di favorire il confronto con la cittadinanza, ascoltarne le istanze e approfondire la progettualità per il prossimo futuro. L’invito, rivolto a tutti, è di partecipare, perché l’esercizio del voto oltre ad essere un diritto resta un dovere irrinunciabile.

CONCLUSIONI E RINGRAZIAMENTI FINALI
Amiche e amici, anche quest’anno, la Festa dell’Amicizia è stata una vera e propria celebrazione della nostra comunità. L’occasione per ritrovarci, per condividere idee e progetti, e rafforzare quei legami umani che sono la linfa della nostra azione politica. Voglio ringraziare nuovamente di cuore il Comitato Festa, tutte le volontarie ed i volontari, coordinati da Franco, che con dedizione instancabile, rendono possibile questa manifestazione. Il vostro lavoro rende la Festa dell’Amicizia un evento vivo, capace di trasmettere calore e appartenenza. A voi va il nostro applauso più sincero. Un ringraziamento particolare alle nostre Sezioni di Serravalle e Dogana-Falciano che collaborano per l’organizzazione della Festa ed a tutte le nostre Sezioni che, durante l’anno, portano avanti l’attività politica sul territorio: siete il cuore pulsante del PDCS e la nostra presenza concreta nella vita quotidiana delle persone. Grazie ai giovani del Movimento Giovanile, che quest’anno celebrano il 70° anniversario della sua costituzione, e che ci ricordano che la politica ha senso, soprattutto, se guarda al futuro. Sarà importante continuare ad investire in progettualità che consenta opportunità concrete di vita, di lavoro e di piena realizzazione personale qui nel nostro Paese. Voi siete la garanzia che la nostra storia continuerà. Ringrazio tutti i membri del Governo e del Consiglio Grande e Generale, della Direzione del PDCS, i rappresentanti delle associazioni economiche, sindacali e del mondo del volontariato, e coloro che hanno partecipato ai dibattiti politici. Questa Festa è davvero di tutti, ed il dialogo tra istituzioni, società civile e politica è la strada maestra per costruire il bene comune. Infine, un grazie di cuore a tutti voi, cittadini e cittadine, che con la vostra presenza, qui questa sera, con le vostre domande, con le vostre critiche costruttive e i vostri suggerimenti, ci date la forza e la motivazione per andare avanti. La politica, senza il sostegno e la fiducia delle persone, perde la sua ragione d’essere. Amiche e amici, il PDCS continuerà a essere quello che è sempre stato: un partito di centro, saldo nei suoi valori, aperto al dialogo, capace di unire e di costruire. Guardiamo avanti con determinazione, consapevoli che il futuro di San Marino dipende dalle scelte che facciamo oggi, insieme. Con questo spirito affrontiamo le sfide che verranno: con unità, impegno e fiducia. Perché, come ci ricorda la nostra storia, quando San Marino è unito, tutto è possibile.
 Viva la Democrazia Cristiana, Viva San Marino!





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