25 Agosto 2025
Moscianese (Intesa Sanpaolo): “Rigenerazione urbana, case accessibili e borghi da salvare, dal 2022 mobilitati €1,5 mld per città più vivibili”


Jacques Moscianese, Executive Director Institutional Affairs di Intesa Sanpaolo, in occasione del Meeting di Rimini 2025Nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi“, ha dichiarato: 

Intesa Sanpaolo è una banca con una grande capacità di intervento sul mercato: come prima banca italiana e prima banca dell’Eurozona, possiamo essere un motore e anche un alleato nella trasformazione urbana, fornendo non solo risorse, ma anche competenze e soluzioni per raggiungere l’obiettivo comune, città più verdi, più accessibili e più vivibili.

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Intesa può svolgere un ruolo attivo di collegamento tra enti pubblici, investitori e operatori di mercato, favorendo lo sviluppo di partenariati efficaci. Il tutto con una responsabilità condivisa tra tutti i soggetti coinvolti. Proprio grazie alla nostra capacità di fare rete, la banca può essere un ponte tra esigenze pubbliche e private, accelerando la realizzazione di progettualità a forte impatto ambientale e sociale.

Abbiamo un dialogo aperto con tutte le istituzioni e con i Comuni, per costruire operazioni di project financing e offrire consulenza tecnico-operativa sulla rigenerazione e lo sviluppo urbano. Partecipiamo anche ai tavoli istituzionali, portiamo avanti con ANCI (l’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia) un programma con cui analizziamo e sviluppiamo le migliori progettualità per i centri urbani.

Stiamo lavorando anche su progetti nel Sud Italia e nelle aree interne. Collaboriamo con la Ambrosetti nel progetto “Verso Sud” e nel programma “Milano-Palermo Mediterranea”, che pone Palermo al centro del bacino mediterraneo, come piattaforma di sviluppo strategico per l’isola.

Promuoviamo un dialogo costante con le città metropolitane, coprendo i principali centri nevralgici del Paese, in corrispondenza con la capillare presenza territoriale di Intesa Sanpaolo. In questo modo, la banca agisce come un volano finanziario, unendo capitali pubblici e privati per trasformare idee strategiche in progettualità concrete.

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La Banca dal 2022 ha mobilitato circa 20,4 miliardi di euro in attività di social lending, 12,6 miliardi a sostegno della transizione del mondo produttivo verso il paradigma dell’economia circolare e 9 miliardi di “mutui e finanziamenti green“ per l’efficientamento energetico del patrimonio residenziale e l’ammodernamento dei siti produttivi.

C’è anche un altro aspetto, che non tutte le banche seguono. Ad esempio, siamo l’unica banca al mondo con quattro musei (a Torino, Milano, Vicenza e Napoli), in cui restituiamo alla comunità opere d’arte prima non accessibili, contribuendo a rendere le città più vivibili e piacevoli.

Le città sono motori economici e sociali e devono, a mio avviso, diventare “comunità” fondate sulla persona e sui suoi bisogni. Le 14 città metropolitane italiane ospitano il 36% della popolazione e generano il 40% del PIL. A livello europeo, il 70% dei cittadini vive in città che producono i due terzi del PIL dell’UE. È quindi fondamentale una visione strategica condivisa, con politiche urbane sostenibili e una governance multilivello che coinvolga Comuni, Regioni, Stato, UE, operatori privati e banche. La recente istituzione della Commissione per gli Alloggi, presieduta dall’onorevole Tinagli, è una notizia straordinaria. Dimostra che l’Unione Europea ha compreso l’importanza del tema. È facile criticare l’Europa, ma in questo caso abbiamo una prova concreta della sua visione condivisa. Anche il nostro Governo e gli enti locali stanno facendo un lavoro straordinario, a livello normativo e operativo. In Italia, su questo fronte, ci troviamo in una situazione molto positiva.

Abbiamo inoltre definito una strategia mirata a sostegno della rigenerazione urbana quale fattore di sviluppo, attivando un programma di credito dedicato agli enti pubblici per infrastrutture moderne e riqualificazione delle città: tra il 2022 e settembre 2024 sono stati mobilitati 1,5 miliardi di euro per progetti di rigenerazione urbana per interventi su abitazioni, mobilità sostenibile, ospedali, scuole, banda larga e spazi culturali.

Ritengo fondamentale continuare a investire risorse, energie e tempo, seguendo tre direttrici fondamentali. Accessibilità abitativa ed economica, la cosiddetta “affordable housing” è cruciale. Dobbiamo trovare strumenti per garantire case a prezzi accessibili, tenendo conto del reddito delle persone. Rigenerazione urbana: il 70% del patrimonio edilizio italiano è inefficiente. L’Europa ha posto obiettivi precisi sulla transizione ecologica. Dobbiamo trovare meccanismi che permettano ai proprietari di case di investire nella riqualificazione energetica degli immobili. Valorizzazione dei borghi: In Italia ci sono borghi meravigliosi completamente desertificati. Questo non solo porta a un “deserto sociale”, ma anche a un depauperamento del patrimonio degli italiani. Una casa che dieci anni fa valeva dieci, oggi vale uno. Questo è inaccettabile.

Siamo un Paese con alto debito pubblico ma anche una grande ricchezza privata. Il patrimonio immobiliare rappresenta la principale ricchezza delle famiglie. Vederlo svalutato significa perdere valore reale per i cittadini. Su questo bisogna intervenire





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