
Il bonus agricoltura 2025 si inserisce nel quadro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”.
È uno degli strumenti più rilevanti per favorire l’adozione di pratiche agricole sostenibili e la produzione di biometano. L’agevolazione prevede contributi a fondo perduto fino a 600.000 euro per le imprese agricole che riducono le emissioni e migliorano l’efficienza energetica.
Dal 27 agosto al 26 settembre 2025 sarà possibile presentare le istanze attraverso la piattaforma del Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Le risorse complessive ammontano a oltre 193 milioni di euro, nell’ambito di un pacchetto di finanziamenti pari a 1,9 miliardi di euro destinati allo sviluppo del biometano.
Ma quali sono i requisiti per accedere al contributo? Chi può presentare domanda? In che modo vengono valutati i progetti e quali sono le condizioni da rispettare per ottenere i fondi?
Bonus agricoltura 2025: chi può accedere e quali interventi sono ammessi
Il decreto ministeriale n. 99/2024 ha definito i criteri e le modalità di accesso agli incentivi del bonus agricoltura 2025. Possono presentare domanda le imprese agricole che intendono investire in una delle tre linee previste dal programma:
- Produzione di biometano, con riduzione certificata delle emissioni di CO₂ almeno del 5%;
- Sostituzione dei trattori obsoleti con mezzi meccanici di nuova generazione, alimentati esclusivamente a biometano e dotati di attrezzature per l’agricoltura di precisione;
- Efficientamento degli impianti di biogas esistenti, quando non siano già stati beneficiari di altri incentivi.
Ogni progetto può ricevere un contributo pari al 65% delle spese ammissibili, entro un limite massimo di 600.000 euro per azienda.
Incentivi per il biometano: pratiche ecologiche e riduzione delle emissioni
Il bonus agricoltura 2025 è parte integrante dell’Investimento 1.4 del PNRR, dedicato allo “Sviluppo del biometano secondo criteri di economia circolare”. Una quota pari a 193 milioni di euro è stata destinata a interventi di pratiche ecologiche nelle aziende agricole.
Rientrano fra le attività ammesse:
- tecniche di minima lavorazione del suolo;
- utilizzo di sistemi a bassa emissività per distribuire il digestato;
- creazione di poli consorziati per il trattamento centralizzato di digestato ed effluenti, con produzione di fertilizzanti organici;
- sostituzione dei fertilizzanti sintetici con prodotti organici derivanti dai processi di digestione anaerobica.
In questo modo, il provvedimento non si limita a finanziare nuove produzioni di energia rinnovabile, ma sostiene anche la fertilità dei suoli e la gestione sostenibile dei nutrienti.
Trattori a biometano e agricoltura di precisione tra gli obiettivi del bonus agricoltura 2025
Una delle priorità del programma è la sostituzione di almeno 300 trattori agricoli con nuovi mezzi a biometano, come previsto dal target europeo M2C2-3 da raggiungere entro giugno 2026.
I nuovi trattori devono:
- essere alimentati esclusivamente a biometano;
- disporre di attrezzature per l’agricoltura di precisione;
- rispettare i criteri di sostenibilità della Direttiva RED II (2018/2001/UE).
Le aziende dovranno presentare garanzie di origine per dimostrare che il biometano utilizzato sia certificato da valutatori indipendenti, secondo le regole stabilite dalla normativa europea.
Efficientamento degli impianti agricoli e uso del calore
Gli incentivi coprono anche progetti volti a migliorare la performance degli impianti di biogas esistenti che non siano riconvertiti alla produzione di biometano. Gli interventi finanziabili riguardano:
- l’utilizzo del calore prodotto in azienda;
- la riduzione delle emissioni residue;
- l’ottimizzazione dei sistemi di digestione anaerobica;
- l’incremento dell’efficienza complessiva degli impianti.
In questo modo, il programma mira a ridurre i consumi energetici e a favorire l’autosufficienza delle aziende agricole.
Come fare domanda per il bonus agricoltura 2025 e criteri di selezione
La domanda per il Bonus agricoltura fino a 600.000 euro deve essere inoltrata esclusivamente in formato digitale tramite la piattaforma predisposta dal GSE, attiva dal 27 agosto al 26 settembre 2025 alle ore 12:00.
Il processo prevede:
- Registrazione e caricamento della documentazione: dati anagrafici, descrizione del progetto, preventivi di spesa, certificazioni ambientali.
- Valutazione del GSE: controllo della conformità tecnica e amministrativa.
- Graduatorie di merito: stilate sulla base del punteggio ottenuto, con particolare attenzione alla riduzione delle emissioni e all’adozione di pratiche ecologiche.
- Erogazione dei fondi: subordinata alla presentazione della domanda di rimborso e alla verifica delle spese sostenute.
L’intero processo è soggetto al principio europeo DNSH (Do No Significant Harm), che garantisce che gli interventi finanziati non arrechino danni significativi ad altri obiettivi ambientali.
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