25 Agosto 2025
Aiuti di Stato a imprese in difficoltà: modifiche agli orientamenti UE


La Commissione UE ha avviato una consultazione pubblica per raccogliere contributi per aggiornare i propri Orientamenti sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese non finanziarie in difficoltà.

Gli orientamenti citati, in vigore dal 2014, stabiliscono le condizioni alle quali gli aiuti alle imprese non finanziarie in difficoltà possono essere considerati conformi alle norme dell’UE, in particolare sulla base dell’art. 107, par. 3, lett. c), del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE); attualmente, tutti i settori possono beneficiare degli aiuti previsti dagli orientamenti, ad eccezione dei settori del carbone e dell’acciaio e del settore finanziario.

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Si ricorda che, ai sensi di tale articolo, gli aiuti di Stato possono essere considerati compatibili con il mercato interno se facilitano lo sviluppo di determinate attività economiche o di determinate regioni economiche, purché non alterino le condizioni degli scambi in misura contraria al comune interesse.

Gli orientamenti prevedono tre tipi di aiuti:

  • aiuti per il salvataggio
  • aiuti per la ristrutturazione
  • aiuti temporanei alla ristrutturazione.

Per determinare se gli orientamenti siano applicabili, viene introdotta la nozione di impresa in difficoltà (UiD): solo le imprese che soddisfano i criteri della definizione di UiD possono beneficiare degli aiuti previsti dagli orientamenti.

La revisione proposta prevede, in particolare:

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  • l’estensione del campo di applicazione degli orientamenti in materia di salvataggio e ristrutturazione al settore siderurgico, attualmente escluso
  • la modifica della definizione di “impresa in difficoltà” (UiD), per quanto concerne alcuni tipi di start-up innovative che hanno un modello di crescita specifico, che consenta loro di beneficiare di aiuti nell’ambito di altri strumenti di aiuto di Stato
  • il chiarimento di alcune parti della definizione di UiD, in particolare il concetto di “fondi propri” e la sua relazione con il patrimonio netto e la solvibilità delle UiD
  • l’apporto di modifiche tecniche a seguito di diverse sentenze della Corte di giustizia dell’Unione europea.

Poiché gli aiuti al salvataggio e alla ristrutturazione sono tra i tipi di aiuti di Stato che causano maggiori distorsioni, gli orientamenti mirano a garantire che i finanziamenti pubblici siano destinati ove più necessari e che gli investitori nelle imprese in difficoltà sostengano la loro giusta quota dei costi di ristrutturazione, anziché lasciare l’onere ai contribuenti.

Nel 2020 la Commissione aveva effettuato una prima valutazione degli attuali orientamenti in materia di salvataggio e ristrutturazione nell’ambito della verifica dell’adeguatezza degli aiuti di Stato: la valutazione ha dimostrato che gli stessi, pur essendo ancora utilizzati, necessiterebbero di ulteriori chiarimenti e orientamenti su aspetti specifici.

Inoltre, dall’adozione degli orientamenti nel 2014, il contesto di mercato e geopolitico è cambiato: oggi le imprese europee devono affrontare sfide diverse rispetto a quelle di oltre 10 anni fa.

Il termine per rispondere all’invito a presentare prove e al questionario della consultazione pubblica è il 14 novembre 2025.



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