
La Regione Friuli Venezia Giulia mette a disposizione 30 milioni di euro per il 2025 a sostegno delle ristrutturazioni edilizie. A partire da oggi, lunedì 25 agosto, sarà possibile presentare le domande di contributo, con scadenza fissata al 6 ottobre.
Il bando copre fino al 50% delle spese ammissibili per interventi di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia su unità immobiliari classificate nelle categorie da A1 a A7 o A11. Possono presentare domanda le persone fisiche titolari del diritto di proprietà o di diritti reali di usufrutto, uso o abitazione, fino a un massimo di tre unità immobiliari. La procedura è interamente digitale tramite la piattaforma regionale “Istanze online”.
Le spese ammissibili
Sono riconosciute le spese relative agli interventi sugli immobili oggetto dei lavori, comprensive di forniture, posa in opera, spese tecniche, costi per la redazione dell’APE, oneri di sicurezza, allacciamenti e IVA. Sono inoltre ammesse le spese notarili per l’acquisizione di quote di proprietà e quelle tecniche per la dichiarazione di successione, fino al 50% del totale e comunque entro il limite di 5mila euro, esclusi i casi di comproprietà tra coniugi o conviventi. Infine, può essere finanziato anche il costo dell’eventuale fideiussione bancaria o assicurativa contratta per ottenere l’anticipazione del contributo. Gli interventi, è bene ricordarlo, dovranno iniziare solo dopo la presentazione della domanda.
Amirante: “Inneschiamo un circolo virtuoso”
“Si tratta di un’opportunità importante per migliorare le condizioni abitative dei cittadini del Friuli Venezia Giulia”, ha dichiarato l’assessore regionale alle Infrastrutture e Territorio Cristina Amirante. ”Con questo bando acceleriamo il processo di ammodernamento e consolidamento delle abitazioni private: edifici più sicuri, più efficienti e rivalutati anche dal punto di vista finanziario. Al tempo stesso diamo ulteriore impulso al settore edilizio, innescando un circolo virtuoso e una progressione sana sotto il profilo della spesa pubblica e della dislocazione degli impegni delle imprese”.
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