
Il Cnel approvato a llglio scorso un importante documento di Osservazioni e Proposte in materia di studio, formazione e lavoro in carcere e fuori dal carcere, che sarà trasmesso al ministro della Giustizia.
Il documento approvato dal Cnel mira a riformare l’ordinamento penitenziario, equiparando i diritti dei lavoratori detenuti a quelli dei lavoratori liberi e rafforzando la rete interistituzionale per favorire occupazione e inclusione sociale.
Tra le misure proposte spiccano:
- applicazione puntuale dei Ccnl di riferimento e inserimento in percorsi formativi certificati;
- valorizzazione della contrattazione di secondo livello, con strumenti ad hoc per orari, permessi e tutele;
- rafforzamento dei servizi sociali, fiscali e previdenziali negli istituti penitenziari, per una reale rete di accompagnamento alla persona;
- consolidamento delle cabine di regia territoriali e del Segretariato Permanente, come strumenti di governance condivisa e trasparente;
- attività formative per competenze digitali, di base e professionali, collegate ai fabbisogni di manodopera delle imprese.
Il CNEL evidenzia inoltre la necessità di una governance che integri rete interna (istituti penitenziari) e rete esterna (imprese, sindacati, terzo settore), al fine di favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Un’attenzione particolare è rivolta alla legge Smuraglia (legge n. 193/2000), che prevede sgravi fiscali per le imprese che assumono detenuti. Il CNEL propone in particolare:
- maggiore semplificazione delle procedure,
- aggiornamento e stabilizzazione degli incentivi,
- estensione delle categorie beneficiarie e
- promozione delle produzioni carcerarie.
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