26 Agosto 2025
Vino: chiesta innovazione, ricerca e meno burocrazia nell’incontro Coldiretti-Micone


Innovazione e ricerca: due degli elementi cardine su cui si sono concentrati i suggerimenti che alcuni viticoltori della Coldiretti Molise hanno ritenuto di poter proporre all’Assessore Salvatore Micone durante l’incontro svoltosi nei giorni scorsi, presso l’Assessorato all’Agricoltura del Molise a Campobasso.
A promuovere l’incontro la Coldiretti Molise, attraverso il proprio vice presidente, Adamo Spagnoletti, che dopo innumerevoli incontri sul territorio, ha valutato la necessità di rafforzare ed allargare il confronto tra i diversi attori della filiera, coinvolgendo anche l’Istituzione regionale al fine di affrontare le problematiche e stabilire le azioni sinergiche che gli imprenditori privati e le Istituzioni possono mettere in campo per affrontare prima e superare poi le principali criticità del comparto.
Al meeting hanno preso parte, oltre all’Assessore Micone, il vice presidente Spagnoletti, accompagnato dal direttore Aniello Ascolese, il presidente della Cantina Nuova Cliternia, Armando Panella, accompagnato dal vice Presidente nonché sindaco di San Martino in Pensilis, Gianni Di Matteo, il presidente della Cantina San Zenone, Adamantonio Flocco, il presidente del Distretto del Vino Molisano, Vincenzo Glave, il titolare della cantina Di Majo Norante, Alessio di Majo, ed il titolare dell’azienda agricola De Lisio Giuseppe.
Nel corso del colloquio i rappresentanti di Coldiretti hanno sottolineato il valore strategico della filiera all’interno del sistema enogastronomico nazionale, dando continuità agli impegni presi del Tavolo Vino, svoltosi a livello nazionale lo scorso 4 agosto alla Presidenza del Consiglio.
In quell’occasione sono stati affrontati temi di massima rilevanza quali: l’esclusione del vino dal premio accoppiato nella proposta di riforma della PAC, equiparandolo ai prodotti nocivi; la crescente demonizzazione mediatica del vino come alimento pericoloso per la salute, fino ad arrivare all’annunciato aumento dei dazi statunitensi sulle importazioni che potranno costare all’export italiano un mancato introito di circa 317 milioni di euro e che di sicuro avrà un forte impatto sulle piccole imprese italiane che sono quelle che si caratterizzano sempre più per le produzioni di elevata qualità, ancorché di nicchia.
“Seppur celato da una forte fiducia, sostenuta dalle previsioni di un’ottima vendemmia – ha affermato Spagnoletti – sia in termini qualitativi che quantitativi, la condizione emotiva dei nostri viticoltori, veri attori della filiera, è di grande apprensione. Certo bisogna riconoscere a tutti l’impegno profuso nel mettere in atto i migliori strumenti disponibili per contrastare i cambiamenti climatici e il forte rischio di avversità fitosanitarie, forti della terribile emergenza causata dalla peronospora nel 2023”.
Il Presidente della cantina Nuova Cliternia, Armando Panella, ha esordito evidenziando che “è giunto il momento di avviare un percorso per cambiare oltre che le regole anche l’approccio al vino. Occorre – ha aggiunto – tener presente della necessità del mercato mondiale di ridurre la gradazione alcolica dei vini, puntando a strutturare le aziende secondo le nuove tecnologie in grado di rispondere rapidamente ai repentini cambiamenti dei mercati internazionali”, evidenziando altresì la “necessità di finanziare in modo equo e immediato la distillazione straordinaria”.
Vi è inoltre la necessità, da tutti i partecipanti condivisa, di regolamentare al meglio l’erogazione dei fondi disponibili dell’OCM Vino, riducendo la quota a disposizione delle ristrutturazioni e reimpianti, incrementando, di contro, quella per gli investimenti in macchine e attrezzature innovative.
Nel suo intervento il presidente del Distretto del Vino Molisano, Vincenzo Glave, ha evidenziato fortemente la necessità di semplificazione delle procedure amministrative che affliggono il mondo della viticoltura, con particolare riferimento alla difficoltà di sovrapposizione dei dati del fascicolo aziendale, non sempre corrispondenti a quanto riportato nelle diverse dichiarazioni vitivinicole, complicando non poco la corretta definizione della documentazione necessaria a mettere in regola le aziende.
Il vicepresidente Coldiretti, Adamo Spagnoletti, ha sottolineato la necessità di pensare a interventi strutturati nello spazio e nel tempo, in grado di poter rispondere con immediatezza alle diverse problematiche emergenti; rafforzare i fondi per l’internazionalizzazione attraverso la valorizzazione delle agenzie italiane all’estero; valutare l’opportunità di una moratoria sui finanziamenti per le imprese in difficoltà; prevedere sgravi fiscali per gli investimenti in sostenibilità; includere misure a sostegno dell’enoturismo che rappresenta una leva strategica per la promozione del vino nei territori, favorendo il consumo consapevole e creando valore aggiunto per le imprese.
Il mutamento climatico, lo sviluppo sostenibile, la protezione dell’ambiente e della biodiversità, sono state al centro dell’intervento del vice Presidente della cantina Nuova Cliternia, Gianni Di Matteo. “E’ sempre più presente tra i consumatori – ha specificato – l’esigenza di trasparenza, sicurezza e salubrità a cui è necessario dare risposte chiare”.
Alessio di Majo e Adamantonio Flocco, nel ribadire la piena condivisione su quanto detto dagli interlocutori che li hanno preceduti, hanno sottolineato come sia importante il ruolo dell’Istituzione regionale per superare una parte delle problematiche che investono il settore, a partire dalla semplificazione.
Gli agricoltori, in pratica, debbono poter lavorare in azienda e non impegnare tempo a rincorrere le questioni burocratiche il più delle volte frutto di problematiche tecniche di cui non hanno assolutamente responsabilità ma a causa delle quali sono enormemente penalizzati.
Nel concludere l’incontro, l’Assessore Micone, ringraziando tutti i partecipanti e condividendo appieno le problematiche evidenziate, ha ritenuto rimarcare l’importanza del momento per i differenti problemi affrontati, individuando questa giornata quale prezioso avvio di una strategia condivisa a partire dalla costituzione di un tavolo tecnico consultivo, che possa tenere alta l’attenzione sull’argomento e possa dare alla struttura politica e tecnica regionale quegli strumenti di confronto tali da poter affrontare le problematiche emergenti sempre più con capacità risolutoria.
L’Assessore ha Inoltre chiaramente sottolineato la rilevanza del confronto con il mondo produttivo anche in relazione alla possibilità di operare positivamente con il suo staff tecnico nell’ambito del nuovo Decreto Agricoltura appena approvato e che mette a disposizione del settore fondi specifici per la crescita dell’intero Sistema Agricolo nazionale.

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