27 Agosto 2025
La vera innovazione è la fraternità


Al Meeting di Rimini, il tema dell’“economia sociale e fraternità” ci ha messo davanti a una domanda radicale: non basterà aggiustare i vecchi strumenti o rincorrere nuove mode lessicali. La vera sfida è un cambio di paradigma. Negli ultimi anni parole come ESG hanno aiutato a portare l’attenzione su ambiente, società e governance. Ma senza un fondamento antropologico e spirituale, senza una motivazione interiore, ogni tabella di sostenibilità rischia di restare un esercizio di marketing. La Dottrina sociale della Chiesa ci ricorda che l’economia è un’attività umana e, come ogni attività umana, trova la sua verità nella relazione. Non esiste impresa senza comunità. Non esiste sviluppo senza fraternità.

Papa Francesco, in Fratelli tutti, ha scritto che la fraternità non è un sentimento vago, ma una decisione politica ed economica. Significa ripensare i legami tra capitale e lavoro, tra impresa e società, tra locale e globale. È questa la novità: la fraternità non solo come virtù morale, ma come categoria economica. E non parliamo di utopie. Lo vediamo già all’opera: nelle start-up che uniscono giovani e senior, tradizione e innovazione; nelle cooperative che reinseriscono chi è rimasto ai margini; nelle imprese che scelgono filiere trasparenti ed eque; nei manager che ricordano che il primo capitale sono le persone.

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Da imprenditore giovane, lo tocco con mano: il successo non dipende solo da tecnologia e organizzazione, ma soprattutto da fiducia, corresponsabilità, partecipazione. Variabili invisibili ai bilanci trimestrali, ma decisive per il futuro. Ecco allora il compito: testimoniare con la vita che un’economia fraterna è possibile, e allo stesso tempo costruire strumenti culturali e istituzionali che la rendano visibile e sostenibile. Qui l’Italia, con la tradizione dell’“economia civile”, può offrire un contributo straordinario.

Ma la mia generazione non può accontentarsi di un’economia che si limita a “non fare danni”. Abbiamo bisogno di un’economia che accenda speranza: un’economia per la vita, per la dignità, per la comunità. Nell’epoca degli algoritmi e dell’intelligenza artificiale, dove tutto sembra riducibile a dati, la fraternità appare come l’unico elemento irriducibile. Non programmabile, non sostituibile. È ciò che ci rende davvero liberi e creativi. E allora, la provocazione è semplice: forse la vera innovazione economica del nostro tempo non è una tecnologia, ma una virtù. La fraternità.

Presidente Movimento Giovani Ucid

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