26 Agosto 2025
Trump minaccia: “Dazi aggiuntivi a chi discrimina la tecnologia Usa con norme digitali” – alanews


Roma, 26 agosto 2025 – Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha lanciato un nuovo avvertimento ai Paesi che adottano misure considerate ostili nei confronti delle aziende tecnologiche americane. In un post sul social Truth, Trump ha annunciato l’intenzione di imporre dazi aggiuntivi sostanziali e restrizioni alle esportazioni verso quei Paesi che adottano tasse digitali, leggi o regolamenti che, a suo avviso, danneggiano o discriminano la tecnologia statunitense.

La posizione di Trump sui dazi digitali

Secondo Trump, le tasse digitali, la legislazione sui servizi digitali e le normative sui mercati digitali sono strumenti pensati per penalizzare le società tecnologiche americane, mentre paradossalmente concedono esenzioni alle grandi aziende cinesi. L’ex presidente ha definito questa situazione “scandalosa” e ha promesso che, in qualità di capo della Casa Bianca, non permetterà che l’America e le sue imprese tecnologiche continuino a essere “né il salvadanaio né lo zerbino del mondo”. Ha così minacciato di imporre dazi doganali reciproci con tutti i Paesi, fissando tariffe minime del 10%, con punte del 20% per l’Unione europea e addirittura del 34% per la Cina, quest’ultima già oggetto di un’escalation tariffaria che potrebbe arrivare a un livello massimo del 104% su alcuni prodotti.

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La risposta dell’Unione Europea e le implicazioni commerciali

Dall’Europa, la portavoce della Commissione Ue, Paula Pinho, ha ribadito che la sovranità regolamentare dell’Unione sulle attività economiche digitali è un diritto inalienabile, e che le recenti normative europee non discriminano le imprese in base alla loro origine o proprietà. “È diritto sovrano dell’Ue e dei suoi Stati membri di regolamentare le attività economiche sul proprio territorio. Questo è anche il motivo per cui ciò non fa parte dei recenti accordi con gli Stati Uniti” sui dazi, ha osservato Pinho nell’incontro con la stampa dopo le minacce del presidente Trump di ritorsioni su regole o tasse nel digitale con impatto sulle aziende tecnologiche Usa. “La legge sui servizi digitali e la legge sui mercati digitali non considera il colore della società, la sua giurisdizione, né il proprietario”, ha detto un altro portavoce.

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