27 Agosto 2025
Patent box anche per i software non registrati alla SIAE


La Risposta n. 223 del 22 agosto 2025 rivoluziona il Patent Box software: deduzione maggiorata del 110% accessibile con semplice dichiarazione sostitutiva, meccanismo premiale SIAE per recupero 8 anni precedenti.

L’Agenzia delle Entrate ha finalmente eliminato ogni dubbio sul Patent Box per software: la deduzione maggiorata del 110% è accessibile anche senza registrazione SIAE. La Risposta n. 223/2025 del 22 agosto 2025 rappresenta una svolta importante per le aziende che sviluppano programmi informatici, confermando che una semplice dichiarazione sostitutiva è sufficiente per accedere al regime ordinario. Questa novità può generare risparmi fiscali immediati e significativi per migliaia di imprese innovative.

Patent Box software: le novità della risposta n. 223/2025

La Risposta a interpello n. 223/2025 dell’Agenzia delle Entrate, pubblicata il 22 agosto 2025, ha definitivamente chiarito l’applicazione del Patent Box ai software protetti da copyright. Il documento risponde alle domande della società ALFA S.p.A., operante nel settore della gestione di informazioni legali e finanziarie, stabilendo principi applicabili a tutte le imprese che sviluppano software.

La normativa di riferimento è l’articolo 6 del Decreto-legge n. 146/2021, che ha introdotto la maggiorazione del 110% per i costi di ricerca e sviluppo relativi a beni immateriali strategici. Il software protetto da copyright è espressamente incluso tra questi beni, equiparato per importanza ai brevetti industriali e ai disegni e modelli.

Il Provvedimento del Direttore n. 48243/2022, modificato dal Provvedimento n. 52642/2023, e la Circolare 5/E/2023 hanno definito le modalità operative, distinguendo tra il regime ordinario e il meccanismo premiale (recapture).

Regime ordinario patent box: come accedere senza registrazione SIAE

La principale novità della Risposta n. 223/2025 riguarda la conferma che non serve la registrazione SIAE per beneficiare del Patent Box ordinario. Questa semplificazione elimina un ostacolo burocratico che aveva scoraggiato molte imprese dall’utilizzare l’agevolazione.

Per accedere al regime ordinario del Patent Box software, è sufficiente predisporre una dichiarazione sostitutiva di atto notorio secondo il DPR n. 445/2000 che attesti:

Titolarità del software: La dichiarazione deve specificare se i diritti sono acquisiti a titolo originario (sviluppo interno) o derivativo (acquisto, cessione, licenza). Nel caso di titolarità derivativa, occorre indicare il contratto di acquisizione dei diritti esclusivi.

Requisiti di originalità e creatività: Il software deve rappresentare il risultato di una creazione intellettuale originale, non una semplice rielaborazione di programmi esistenti. L’originalità deve emergere da funzionalità innovative, architetture software specifiche o soluzioni tecnologiche proprietarie.

Descrizione tecnica dettagliata: La dichiarazione deve contenere una descrizione completa del programma che evidenzi gli elementi innovativi. È consigliabile allegare copia del codice sorgente su supporto ottico non modificabile, conformemente al DPCM n. 244/1994.

La documentazione deve essere conservata dall’impresa e messa a disposizione durante controlli fiscali. È fondamentale la completezza e accuratezza della dichiarazione, considerando le sanzioni penali per dichiarazioni false previste dall’articolo 76 del DPR n. 445/2000.

Meccanismo premiale SIAE: recupero retroattivo di 8 Anni

Il meccanismo premiale (recapture) rappresenta l’opportunità più vantaggiosa del Patent Box software. Attraverso la registrazione presso la SIAE o enti equivalenti, le imprese possono recuperare i benefici fiscali su costi sostenuti fino a 8 periodi d’imposta precedenti.

La registrazione SIAE ha natura meramente dichiarativa: non è obbligatoria per la protezione del software, ma costituisce il prerequisito formale per accedere al recapture. Il beneficio decorre dal periodo d’imposta in corso alla data di registrazione.

Esempio pratico del meccanismo premiale: Una società che registra un software presso la SIAE nel 2025 può applicare la maggiorazione del 110% ai costi di ricerca e sviluppo sostenuti dal 2017 al 2025, purché non già agevolati in via ordinaria. Se i costi totali degli 8 anni ammontano a 2 milioni di euro, la maggiorazione genererà 2,2 milioni di euro aggiuntivi deducibili.

È importante sottolineare che non è possibile duplicare i benefici: le spese già dedotte con il regime ordinario non possono essere nuovamente computate nel calcolo del meccanismo premiale.

Calcolo della maggiorazione 110%: criteri e metodologie

L’imputazione dei costi agevolabili deve rispettare il principio di competenza fiscale dell’articolo 109 del TUIR, indipendentemente dai principi contabili adottati (IAS/IFRS o OIC). Questo aspetto è cruciale per le società che capitalizzano i costi di sviluppo software secondo lo IAS 38.

costi eleggibili per la maggiorazione sono quelli effettivamente sostenuti, al netto di contributi pubblici ricevuti. La base di calcolo include:

  • Costi del personale tecnico: Stipendi, contributi e benefit del personale direttamente coinvolto nello sviluppo software, calcolati sulla base delle ore effettivamente dedicate al progetto agevolabile.
  • Consulenze specialistiche: Compensi per consulenti esterni, purché direttamente correlati alle attività di ricerca e sviluppo del software specifico.
  • Licenze software e strumenti di sviluppo: Costi per ambienti di sviluppo, librerie, framework e tool utilizzati esclusivamente per il progetto agevolabile.
  • Materiali e forniture: Hardware dedicato, server di test, dispositivi di sviluppo utilizzati specificamente per il progetto.

Sono esplicitamente esclusi dalla maggiorazione:

  • Spese amministrative generali;
  • Costi di marketing e commercializzazione;
  • Spese legali non direttamente correlate allo sviluppo;
  • Costi di manutenzione ordinaria.
Posso applicare il regime a software sviluppato con metodologie Agile/DevOps?

Sì, purché sia documentabile l’attività di ricerca e sviluppo innovativo. Le metodologie agili richiedono particolare attenzione nella tracciabilità delle ore e delle attività specifiche di innovazione rispetto alla manutenzione ordinaria.

Come gestire l’agevolazione per software open source modificato?

Le modifiche sostanziali a software open source possono qualificarsi come nuovi software agevolabili se introducono funzionalità innovative originali. È necessario documentare chiaramente gli sviluppi proprietari rispetto al codice base esistente.

Il Patent Box si applica all’intelligenza artificiale e machine learning?

Assolutamente sì. Algoritmi di AI, modelli di ML e sistemi di deep learning sviluppati internamente sono pienamente agevolabili, rappresentando l’avanguardia dell’innovazione software.

Documentazione e compliance: requisiti per evitare controlli

La Risposta n. 223/2025 ribadisce l’importanza di una documentazione rigorosa per supportare la corretta applicazione del Patent Box software. Le imprese devono implementare sistemi di tracciabilità dei costi che rispettino criteri oggettivi e verificabili.

Sistema di ripartizione dei costi: È obbligatorio predisporre una dichiarazione sottoscritta dal rappresentante legale che individui il criterio di allocazione dei costi tra attività agevolabili e non agevolabili. I criteri forfetari sono espressamente vietati.

Esempi di criteri oggettivi ammessi:

  • Ripartizione basata su timesheet dettagliati del personale;
  • Allocazione proporzionale dell’utilizzo delle risorse IT;
  • Driver di costo basati su metriche di progetto verificabili;
  • Sistemi di cost accounting dedicati per progetto.

Documentazione da conservare:

  • Registri delle ore lavorate per progetto;
  • Contratti con consulenti esterni;
  • Fatture e documenti di spesa;
  • Report di avanzamento dei progetti;
  • Codice sorgente e documentazione tecnica;
  • Evidenze dell’innovatività del software.

Software aziendale vs software commerciale: differenze applicative

La Risposta n. 223/2025 non distingue tra software sviluppato per uso interno e software destinato alla commercializzazione, purché utilizzato direttamente o indirettamente nell’attività d’impresa. Questa interpretazione estensiva amplia significativamente l’ambito di applicazione dell’agevolazione.

Software gestionale interno: ERP personalizzati, CRM proprietari, sistemi di business intelligence sviluppati internamente beneficiano della maggiorazione se presentano elementi di innovatività tecnologica.

Software commerciale: Applicazioni, piattaforme SaaS, mobile app destinate alla vendita o licenza sono pienamente agevolabili se sviluppate con tecnologie innovative.

Il software ibrido: Programmi sviluppati per uso interno ma successivamente commercializzati mantengono il diritto all’agevolazione per l’intero periodo di sviluppo.

Vantaggi strategici del Patent Box

Per le startup tecnologiche e le PMI innovative, il Patent Box software rappresenta uno strumento di competitività straordinario. La possibilità di dedurre il 210% dei costi di ricerca e sviluppo (100% + 110% di maggiorazione) genera un vantaggio fiscale immediato che può essere reinvestito in ulteriore innovazione.

Caso pratico startup: Una startup che nel primo anno sostiene 300.000 euro di costi per lo sviluppo di una piattaforma innovativa può dedurre 630.000 euro (300.000 + 330.000 di maggiorazione), ottenendo un risparmio fiscale IRES di circa 151.200 euro (24% di 630.000).

Strategia per PMI: Le PMI possono utilizzare questo regime di vantaggio per finanziare progetti di digitalizzazione e Industry 4.0, sfruttando la sinergia con altri incentivi come il Piano Transizione 4.0.

Controlli fiscali e risk management

L’Agenzia delle Entrate mantiene ampi poteri di controllo sull’applicazione del Patent Box. Durante le verifiche, gli elementi sotto scrutinio includono:

Veridicità della dichiarazione sostitutiva: Corrispondenza tra quanto dichiarato e la realtà fattuale, con particolare attenzione ai requisiti di originalità e creatività.

Congruità dei costi: Verifica che le spese sostenute siano effettivamente correlate allo sviluppo del software agevolabile e non a attività ordinarie.

Sussistenza del rischio tecnico: Elemento essenziale per qualificare le attività come ricerca e sviluppo, spesso valutato attraverso l’analisi della documentazione progettuale.

Consulenza fiscale online

L’applicazione ottimale del Patent Box software richiede una strategia fiscale integrata che consideri non solo gli aspetti normativi, ma anche l’impatto sui bilanci, i flussi di cassa e la pianificazione degli investimenti futuri. La Risposta n. 223/2025 apre nuove opportunità che devono essere colte tempestivamente.

La nostra consulenza specializzata in Patent Box ti accompagna dall’analisi di fattibilità alla implementazione operativa:

  • Audit preliminare dei software aziendali per identificare quelli agevolabili;
  • Predisposizione della documentazione per regime ordinario e meccanismo premiale;
  • Supporto durante controlli fiscali e assistenza nelle verifiche.

Fonti normative

  • Risposta a interpello Agenzia delle Entrate n. 223/2025 del 22 agosto 2025
  • Decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146, articolo 6 e successive modificazioni
  • Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate n. 48243/2022 e n. 52642/2023
  • Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 5/E del 2023
  • Legge 22 aprile 1941, n. 633 (Diritto d’autore) e successive modificazioni
  • D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 (Documentazione amministrativa)
  • Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 26 maggio 2020



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