27 Agosto 2025
Ultra Paper: il nuovo materiale che rivoluziona le fascette ortofrutticole


Le fascette in carta che avvolgono i prodotti ortofrutticoli particolarmente esposti all’umidità, come gli ortaggi a mazzo quali sedano, bietola e cipollotti, hanno una criticità nella loro applicazione. La carta utilizzata per nastrare il prodotto, sottoposta all’umidità, si sgretola e perde la sua funzionalità: avvolgere ed etichettare. La soluzione più facile è avere una fascetta in plastica ma il mercato ortofrutticolo preme per evitare soluzioni di questo tipo e ricercarne altre ecosostenibili. 
Oggi arriva una novità che promette di cambiare le regole del gioco. Il reparto Ricerca e Sviluppo della Carby Label si è attivato per testare delle soluzioni che rispondessero a queste due esigenze principali: avere un materiale per realizzare fascette/nastrini o etichette resistenti all’acqua e all’umidità ma non in materiale plastico, bensì smaltibile nella filiera della carta.

Un materiale che performa come la plastica, sì, ma che è ecosostenibile! 
“Sembrava un’impresa impossibile ma abbiamo accolto questa sfida e, con le nostre forze e la nostra tenacia, abbiamo ottenuto una soluzione davvero ottimale. Le proposte sono due, entrambe smaltibili nella carta: Ultra Paper e Ultra Paper Barrier con codici identificativi del materiale PAP 22 e C/PAP 81, che garantiscono una legatura sicura e una resistenza all’umidità generata durante la permanenza nelle celle frigorifere. Nel caso dell’Ultra Paper Barrier, inoltre, abbiamo anche una particolare resistenza alla trazione meccanica” spiega Gianfranco Carbonara CEO della Carby Label.  Il materiale proposto permette di realizzare fascette/nastrini con un frontale in carta certificata FSC® (C149816) e un adesivo permanente a base gomma, l’AD47, che ha un’eccellente adesività su un’ampia gamma di superfici, anche leggermente ruvide, sia umide che asciutte. 

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Ultra Paper Barrier ha anche il 70% di materiale riciclato post-consumo: smaltibile nella carta, quindi, ma anche riciclato!
L’adesivo utilizzato per queste soluzioni, inoltre, l’AD47, è anche sostenibile. Ha ottenuto, infatti, la certificazione a due stelle per contenuto di origine biologica secondo la norma europea EN 16640 che definisce un metodo di prova per determinare il contenuto di carbonio biologico nei prodotti. Dalle rilevazioni fatte risulta che l’adesivo AD47 ha un contenuto di carbonio di origine biologica certificato pari ad almeno il 40%.
“La GDO sta accogliendo con grande entusiasmo questa nostra proposta e di questo ne siamo molto felici. Continueremo a lavorare in questa direzione per cercare soluzioni di packaging sostenibili ma con performance adeguate alle richieste del settore ortofrutticolo e che possano risolvere problemi e criticità. L’obiettivo è trovare soluzioni adeguate senza rinunciare alla funzionalità e con un occhio attento all’ambiente. Una sfida che continueremo ad accogliere con lavoro, impegno ed entusiasmo” conclude Carbonara. (aa)

Fonte: Ufficio stampa Carby Label



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