28 Agosto 2025
Borse oggi in diretta | Ftse Mib in rialzo nonostante la caduta di Tim. Bene Stm sulla scia dei conti di Nvidia




Crescita nei mercati europei, Moncler e Campari in rialzo

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  • Ore 14:40 Il pil Usa su del 3,3% nel secondo trimestre. Le borse consolidano il rialzo
  • Ore 13:45 Il Ftse Mib recupera il segno più nonostante il flop di Tim. L’euro accelera al rialzo
  • Ore 11:45 Il Ftse Mib azzera i guadagni, pesa la caduta di Tim. Rendimenti ai massimi da aprile per i Btp 10 anni in asta
  • Ore 10:30 Ftse Mib positivo con i titoli del lusso e Campari. Ad agosto peggiora la fiducia dei consumatori in Italia
  • Ore 09:05 Ftse Mib in rialzo con Stellantis e Stm, lo spread scende a 88 in attesa dell’asta di Btp
  • Ore 08:30 Europa attesa in leggero rialzo, focus sull’asta di

Wall Street apre mista con il Dow Jones che arretra dello 0,1% mentre S&P 500 e Nasdaq guadagnano rispettivamente lo 0,1% e lo 0,4% (dati alle 15:40) dopo i conti trimestrali di Nvidia e la revisione al rialzo delle stime sul pil Usa (+3,3% nel secondo trimestre contro il +3% della stima preliminare). La governatrice della Federa Reserve Lisa Cook ha fatto causa al presidente Donald Trump che ne ha ordinato il licenziamento.  

L’autonomia della Fed è messa alla prova per la prima volta in decenni, con rischi «significativi» per i mercati e per l’economia, secondo il membro del Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea, Olli Rehn. «Fin da quando l’inflazione a due cifre è stata domata negli anni ’80, l’indipendenza della Fed è stata considerata un principio inviolabile. Ora questo principio viene minato» ha affermato il banchiere.

All’avvio dei mercati americani il Ftse Mib viaggia a 42.393 punti, in rialzo dello 0,1%. La migliore è Stm (+3,1%), trainata dai risultati di Nvidia, seguita da Prysmian (+2,7%) e Moncler (+2,6%). Cade Tim che perde quasi il 9% dopo lo stop alle trattative con Iliad. 

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Ore 14:40 Il pil Usa su del 3,3% nel secondo trimestre. Le borse consolidano il rialzo

I futures statunitensi si confermano in frazionale rialzo (+0,15% quello sul Dow Jones e +0,07% quello sull’S&P500 alle 14:40) dopo i dati macro. L’euro balza dello 0,33% a 1,1674 dollari. L’economia americana è cresciuta più di quanto inizialmente riportato nel secondo trimestre, aumentando l’incertezza in vista della riunione di politica monetaria della Federal Reserve del 16-17 settembre.

Il pil è aumentato del 3,3% nel periodo da aprile a giugno. La stima preliminare aveva suggerito un +3% dopo una contrazione dello 0,5% nel primo trimestre. Mentre le richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana del 22 agosto sono scese a 229 mila unità rispetto alle precedenti 234 mila unità (la previsione degli economisti era 231 mila unità).

La Fed analizzerà questi dati, insieme all’indice dei prezzi Pce di venerdì 29 agosto, la misura dell’inflazione preferita dalla banca centrale statunitense, e al rapporto mensile sull’occupazione della prossima settimana.

Le aspettative di un taglio dei tassi da parte della Fed il prossimo mese sono aumentate dopo che il governatore della Fed, John Williams, ha dichiarato in un’intervista a Cnc mercoledì 27 agosto che «ogni riunione, dal mio punto di vista, è aperta a qualsiasi decisione. I rischi sono più bilanciati», ha detto. «Dovremo semplicemente vedere come evolveranno i dati». 

Milano consolida il rialzo (+0,33% a 42.487 punti) nonostante la caduta di Tim (-8,2%) perché Iliad ha interrotto le trattative per una fusione con il colosso tlc. Vicevesa, Stellantis, Ferrari, Stm, Prysmian, Moncler e Campari guadagnano oltre due punti percentuali.

Ore 13:45 Il Ftse Mib recupera il segno più nonostante il flop di Tim. L’euro accelera al rialzo

Con i futures Usa misti (+0,14% quello sul Dow Jones e -0,05% quello sull’S&P500), a Milano l’indice Ftse Mib recupera terreno e sale dello 0,16% a quota 42.418 punti alle 13:45 nonostante il flop (-9,25%) di Tim. Iliad ha interrotto le discussioni con il colosso tlc italiano su un’eventuale fusione dall’inizio di aprile e «non riprenderanno», ha detto il ceo del gruppo francese, Thomas Reynaud, a margine della presentazione dei risultati del primo semestre 2025. «Le prospettive di consolidamento con l’Italia sono ormai alle nostre spalle. L’ipotesi più realistica ad oggi è che il mercato resti con quattro operatori», ha aggiunto. A sostenere il mercato sono i titoli del lusso come Moncler e Brunello Cucinelli, Campari, Prysmian, Stellantis e Stm.

L’ euro accelera al rialzo in attesa dei dati macro Usa (+0,24%  a 1,1665 dollari) e lo spread Btp/Bund resta a ridosso di quota 89 punti base con il rendimento del Btp 10 anni al 3,60% e quello degli Oat francesi al 3,50%. «Le elezioni anticipate in Francia rimangono un rischio e un governo più populista sarebbe un risultato sgradito per i mercati, ma questo non è il nostro scenario di base», sottolinea Guillermo Felices, Global Investment Strategist di Pgim Fixed Income. «Fondamentalmente, non si tratta di una novità. Abbiamo assistito a uno shock simile lo scorso anno con un voto di fiducia e un nuovo primo ministro, e la situazione fiscale in Francia è ampiamente nota».

L’elevato debito e il deficit del Paese rappresentano una sfida crescente e i policymaker non sono stati in grado di affrontare questi problemi in modo efficace. Sebbene la situazione sia grave, «parlare di salvataggi è prematuro e il quadro macroeconomico generale in Europa è positivo, con una crescita resiliente, un calo significativo dell’inflazione e diversi tagli dei tassi da parte della Bce», aggiunge Guillermo Felices.

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Dal punto di vista delle valutazioni, le curve dei rendimenti 2/10 anni in Francia, e in altri titoli di Stato europei come quelli italiani, sono già circa il doppio più ripide rispetto a quelle degli Stati Uniti, e la situazione politica sta rendendo il mercato ancora più interessante. «Per gli investitori a lungo termine disposti a tollerare una certa volatilità, il clima di instabilità politica sta creando opportunità tattiche da cogliere, soprattutto se gli spread continueranno ad ampliarsi», conclude il Global Investment Strategist di Pgim Fixed Income.

Ore 11:45 Il Ftse Mib azzera i guadagni, pesa la caduta di Tim. Rendimenti ai massimi da aprile per i Btp 10 anni in asta

Londra vira al ribasso (-0,34%) e Milano annulla i guadagni (indice Ftse Mib -0,02% a 42.339 punti alle 11:45) con Tim in profondo rosso (-6,32%) dopo che l’ad della francese Iliad ha chiuso la porta a ogni consolidamento in Italia. Thomas Reynaud ha, infatti, detto di guardare principalmente al consolidamento nel mercato domestico, mentre ha escluso che riprenderanno le discussioni con il colosso tlc italiano, interrotte a inizio aprile. Male anche Saipem (-3,13%)

In Europa non c’è fiducia

A deprimere il sentiment dei mercati è anche il calo superiore alle attese della fiducia dell’economia in Europa ad agosto. L’indice è calato a 95,7 punti dai 95,6 precedenti, risultando inferiore alla stima del consenso di 96 punti. Più in dettaglio, la fiducia dei consumatori è peggiorata a -15,5 (da -14,7), il clima nell’industria è salito a -10,3 punti da -10,5, nei servizi è peggiorato lievemente a 3,6 da 4,1, nel commercio al dettaglio è migliorato a -6,5 da -6,6. Nelle costruzioni la fiducia è peggiorata a -3,5 punti da -3,1.

Quanto all’Italia, l’Istat ha stimato a giugno che il fatturato dell’industria è aumentato in termini congiunturali dell’1,2% in valore e dell’1,9% in volume. La crescita è stata dell’1,5% sul mercato interno (+2,7% in volume) e dello 0,4% su quello estero (+0,2% in volume). Dopo questi dati macro e in attesa di quelli Usa, pil del secondo trimestre del 2025 in primis, l’euro si rafforza nei confronti del dollaro, sale dello 0,10% a 1,1648. 

Rendimenti ai massimi da aprile per i Btp 10 anni in asta

Lo spread Btp/Bund sale a quota 90 punti base dopo l’asta di Btp che ha visto i rendimenti del decennale salire al massimo da aprile. Il Tesoro ha piazzato l’importo massimo di 8 miliardi di euro di quattro titoli. In particolare, il decennale 1° ottobre 2035 ha visto un rendimento del 3,58%, da confrontare con il 3,52% di fine luglio. Il 5 anni con scadenza 1° ottobre 2030 ha registrato un rendimento del 2,80%, stesso livello segnato nel collocamento del mese scorso. Assegnati anche il Ccteu a 7 anni aprile 2034 con un rendimento del 3,19% e il Btp a 10 anni off-the-run primo agosto 2035.

Ore 10:30 Ftse Mib positivo con i titoli del lusso e Campari. Ad agosto peggiora la fiducia dei consumatori in Italia

Piazza Affari si conferma in rialzo dello 0,42% a 42.528 punti alle 10:30 grazie alla spinta di Brunello Cucinelli (cda sui conti completi del primo semestre del 2025), Moncler, Campari (la rivale Pernod Ricard balza oltre il 7% dopo aver riportato un calo delle vendite e degli utili annuali inferiore alle attese e aver previsto un miglioramento a partire dalla seconda metà del 2026), Stm (di riflesso ai conti superiori alle attese di Nvidia) e Stellantis. L’euro resta debole (-0,02% a 1,1634) nei confronti del dollaro e lo spread Btp/Bund risale, rispetto all’apertura, a quota 89 punti base.

Meno fiducia per i consumatori in Italia

Ad agosto è peggiorata la fiducia dei consumatori in Italia da 97,2 a 96,2, mentre l’indicatore composito del clima di fiducia delle imprese è rimasto stabile a 93,6. La dinamica negativa del clima di fiducia dei consumatori, ha spiegato l’Istat, sintetizza un deterioramento generalizzato di tutti i climi seppur con intensità diverse: il clima futuro e quello economico hanno registrato le diminuzioni più marcate (rispettivamente da 93,9 a 92,2 e da 98,2 a 97,0); i cali del clima personale e di quello corrente sono più contenuti, nell’ordine, da 96,9 a 95,9 e da 99,7 a 99,2.

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Crescita dei prestiti in Eurozona al top da 2 anni

Quanto alle imprese, il clima di fiducia è diminuito nell’industria (nel comparto manifatturiero da 87,8 a 87,4 e nelle costruzioni da 102,3 a 101,3) e, soprattutto, nel commercio al dettaglio (da 105,7 a 102,8). Al contrario, l’indice è aumentato nel comparto dei servizi di mercato da 93,8 a 95. Mentre i dati della Bce hanno mostrato un’accelerazione della crescita dei prestiti bancari nella zona euro, che a luglio ha raggiunto il massimo degli ultimi due anni, grazie alla riduzione dei tassi di interesse e alla graduale ripresa economica.

I prestiti alle famiglie sono cresciuti del 2,4% a luglio, il maggior incremento da aprile 2023, dal 2,2% di giugno. Il credito alle imprese è aumentato del 2,8% dal 2,7%, segnando il ritmo più veloce dal giugno del 2023.

Rehn (Bce): le minacce di Trump alla Fed un rischio globale

Il membro del Consiglio direttivo della Bce, Olli Rehn, ha avvertito che l’escalation di attacchi del presidente statunitense, Donald Trump, nei confronti della Fed (ha criticato il presidente, Jerome Powell, e annunciato il licenziamento della governatrice Lisa Cook) potrebbe avere effetti a catena rilevanti e globali sui mercati finanziari e sull’economia reale.

L’indipendenza della Fed è rimasta un principio inviolabile dagli anni ’80. «Ora, però, questo principio sta vacillando pesantemente. Ciò potrebbe avere effetti a catena sostanziali e globali sia sui mercati finanziari che sull’economia reale», ha affermato Rehn.

Ore 09:05 Ftse Mib in rialzo con Stellantis e Stm, lo spread scende a 88 in attesa dell’asta di Btp

Borse europee in rialzo in avvio di seduta. Il Dax segna un +0,48%, il Cac40 un +0,62%, il Ftse100 un +0,11% e il Ftse Mib un +0,32% a 42.482 punti con lo spread Btp/bund in calo a 88,6 punti base in attesa dell’asta di Btp. Sul fronte politico, in Europa l’attenzione resta concentrata sulla Francia, ma anche in Italia gli operatori valutano i possibili riflessi della legge di bilancio attesa per l’autunno sulle banche.

La Francia rischia una pericolosa instabilità

A Parigi la situazione politica continua a catalizzare l’attenzione: il premier, François Bayrou, ha avvertito che una possibile caduta del suo governo a settembre rischierebbe di trascinare la Francia in una «pericolosa instabilità», mentre il Parlamento si prepara a una sessione straordinaria per votare sulla tenuta dell’esecutivo e sul pacchetto di austerità volto a contenere il deficit pubblico. Le misure proposte, che includono tagli di bilancio significativi, incontrano forti resistenze tra maggioranza e opposizione e risultano impopolari anche tra i cittadini.

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Futures Usa positivi dopo i conti di Nvidia

I futures di Wall Street sono positivi: quello sull’S&P 500 segna un +0,03% e quello sul Dow Jones avanza dello 0,23%. L’attenzione degli investitori è concentrata sui risultati di Nvidia che pur avendo fornito una guidance superiore al consenso, ha deluso le proiezioni più ottimistiche sul business dei data center, ma non pesa sui titoli tecnologici, perlomeno non su Stm (+1,76% a 23,64 euro a Milano). Sul fronte valutario, il dollaro si mostra debole contro yen in attesa del dato sul pil Usa del secondo trimestre del 2025.

A Milano bene Stm, Stellantis, Intesa Sanpaolo, Mps, la Pop di Sondrio, Brunello Cucinelli, Juventus e Prysmian. In rally Mfe

Sul listino milanese restano sorvegliate le banche, le big Unicredit (+0,05% a 66,26 euro) e Intesa Sanpaolo (+0,30% a 5,40 euro) in primis, perché tra le ipotesi al vaglio del governo per aumentare le entrate fiscali c’è anche la tassazione dei buyback delle società, accanto a quella, valida solo per le banche, di estendere al 2027 il rinvio della deducibilità delle imposte differite attive (Dta). Non è esclusa anche una possibile imposta sugli avviamenti.

Spunta un +0,88% a 8,03 euro Mps. Secondo La Stampa, infatti, i consiglieri del Monte sono stati pre-allertati per un cda che si dovrebbe tenere nei primi giorni di settembre per alzare l’offerta su Mediobanca (+0,39% a 20,8 euro). Al contempo, Deutsche Bank ha alzato il target price su Bper (+0,18% a 8,78 euro) da 8,4 a 12,1 euro (rating buy) e sulla Popolare di Sondrio (+0,49% a 12,3 euro) da 10,8 a 11 euro (rating hold).

Nel settore auto, Stellantis sale del 2,43% a 8,372 euro dopo aver raggiunto un accordo con i sindacati per l’utilizzo di ammortizzatori sociali nello stabilimento di Pomigliano e oggi, 28 agosto, è attesa un’intesa per quello di Mirafiori, dopo che qualche giorno fa era stato trovato un accordo su Termoli. Secondo i dati Fiom-Cgil, sono coinvolti da questi strumenti il 62,3% dei lavoratori di Stellantis tra cassa integrazione e solidarietà.

Intanto le immatricolazioni di auto in Europa sono salite a luglio grazie a Spagna e Germania, a fronte di un calo in Italia e Francia. Il gruppo Stellantis ha registrato una contrazione su anno dell’1,1% con una quota di mercato del 13,9%.

Restando in casa Agnelli/Elkann, la Juventus (+0,60% a 3 euro) ha raggiunto un accordo con la società turca del Besiktas JK per la cessione del calciatore Tiago Emanuel Embaló Djalo per 3,5 milioni di euro.

In crescita dello 0,95% a 100,95 euro Brunello Cucinelli che riunisce il cda sui conti del primo semestre del 2025 (preliminari pubblicati il 10 luglio) e in rally MediaForEurope (+6,16% a 2,92 euro), pronta ad assumere il controllo di ProSiebenSat.1 dopo che il gruppo d’investimento ceco Ppf ha detto il 27 agosto di voler vendere la propria partecipazione nell’emittente tedesca al gruppo televisivo controllato dalla famiglia Berlusconi.

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La mossa di Ppf ha aperto la strada al controllo da parte dell’ex gruppo Mediaset che ha lanciato un’offerta da 1,8 miliardi di euro in contanti e azioni per l’emittente tedesca, con l’obiettivo di creare un campione televisivo europeo finanziato dalla pubblicità.

Si segnala che Jefferies ha confermato il rating buy su Prysmian (target price a 84 euro; +1,51% a 75,42 euro): «vediamo del potenziale sia nei volumi sia nei prezzi, fattori favorevoli che potrebbero spingere Prysmian verso a margini più elevati dopo l’introduzione dei dazi sul rame, considerando che le importazioni coprono un quarto della domanda di cavi negli Stati Uniti. Sebbene per i produttori locali i costi non dovrebbero subire variazioni significative dopo i dazi, data la quota modesta di importazioni di semilavorati in rame, gli importatori avranno bisogno di un aumento dei prezzi del 35% per compensare i dazi. I produttori locali hanno già iniziato ad applicare incrementi dei prezzi durante l’estate e l’indice dei prezzi alla produzione del filo di rame sta raggiungendo livelli record».

Mentre, dopo che Avio ha annunciato un accordo integrativo con le Forze Armate statunitensi per produzione, assemblaggio, integrazione e collaudo di motori a propulsione solida per missili tattici, una notizia positiva in quanto rappresenta il passo successivo alla fase di sviluppo e prototipazione avviata in seguito all’annuncio del luglio 2024, aumentando la visibilità di questo business addizionale, Equita ha alzato il target price sull’azione del +25% a 25 euro (rating hold; +0,14% a 35,8 euro).

«Riteniamo che l’impatto quantitativo possa manifestarsi nel medio termine, comunque in anticipo rispetto all’ipotesi di avvio dell’attività produttiva in Usa, dato che per ora le forniture verranno effettuate da Colleferro, ipotizziamo a partire dal 2026», spiega Equita. Per quanto riguarda questo business aggiuntivo, «nella nostra valutazione attualmente applichiamo un multiplo ev/ebit di 6 volte al fatturato atteso nel 2029 (100 milioni di euro). Con l’aumento della visibilità dopo questo annuncio alziamo il multiplo a 10 e la stima di fatturato al 2029 a 120 milioni, arrivando a 6 euro di valutazione. Di conseguenza il target price sale a 25 euro», aggiunge la Sim.

Ore 08:30 Europa attesa in leggero rialzo, focus sull’asta di Btp

Borse europee attese in rialzo in avvio di seduta (+0,26% il futures sull’Eurostoxx50). I futures statunitensi (+0,24% quello sul Dow Jones e -0,14% quello sull’S&P500) registrano una reazione mista ai risultati di Nvidia che ha superato le stime degli analisti e ha previsto ricavi per il terzo trimestre superiori alle aspettative, ma il risultato deludente di quelli dei data center, la principale fonte di guadagno dell’azienda, e le incertezze sulle prospettive in Cina dopo il blocco delle vendite di chip hanno fatto scendere il titolo di oltre il 3% nelle contrattazioni after-hours a Wall Street.

Francia alle urne?

A tenere sulle spine i mercati azionari europei è anche la crisi in Francia. Se il governo del primo ministro, François Bayrou, dovesse cadere in occasione del voto di fiducia previsto per l’8 settembre, il presidente, Emmanuel Macron, potrebbe provare a nominare un nuovo premier o sciogliere le camere e indire nuove elezioni, ma nessuna di queste mosse sarebbe risolutiva per i problemi di bilancio del Paese, secondo gli operatori.

Con questa prospettiva, il 27 agosto i rendimenti degli Oat a 30 anni hanno toccato il livello più elevato dal 2011, quelli a 10 anni si sono portati sui massimi da cinque mesi e il differenziale tra tassi decennali di Italia e Francia si è stretto fino a un minimo di 5 punti base. Macron ha cercato di rassicurare i mercati, sostenendo che l’economia francese è solida. Ma i sondaggi d’opinione condotti dopo l’annuncio di Bayrou mostrano che la maggior parte dei francesi desidera andare alle urne, il che evidenzia un’ insoddisfazione in aumento nei confronti della politica e il rischio di un’incertezza prolungata.

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Focus sull’asta di Btp

Il rendimento del Btp 10 anni scende al 3,58% con lo spread con il Bund a 90,9 punti base, sui massimi dalla metà luglio. Appuntamento questa mattina con le aste a medio/lungo del Tesoro, che dovrebbero riscuotere un buon interesse da parte degli investitori, considerata anche la cancellazione del collocamento di metà agosto. Dopo aver piazzato il 27 agosto 3 miliardi di Bot semestrali, via XX settembre propone massimi 8 miliardi di euro nelle riaperture di quattro titoli: i Btp a 5 e 10 anni con scadenza rispettivamente ottobre 2030 e 2035, un Ccteu a 7 anni e un decennale off-the-run.

Dollaro stabile in attesa del pil Usa

L’euro si limita a un +0,04% a 1,1641 dollari in attesa di una raffica di dati macro. Alle 10 l’indice sulla fiducia dei consumatori ad agosto  in Italia e l’indice sulla fiducia delle imprese manifatturiere sempre di questo mese oltre alla massa monetaria M3 a luglio dell’Eurozona. Da quest’area alle 11 anche l’indice di fiducia economica ad agosto, l’indice sulla fiducia dell’industria ad agosto, l’indice sulla fiducia dei consumatori finale ad agosto l’indice sulla fiducia dei servizi ad agosto. Alla stessa ora è previsto il dato sul fatturato industriale a giugno in Italia. Poi alle 13:30 la Bce pubblica i verbali della riunione di luglio. Infine, alle 14:30, dagli Stati Uniti arrivano le richieste di sussidi settimanali di disoccupazione e il pil del secondo trimestre.

Realizzi sul petrolio in attesa della risposta dell’India all’amministrazione Trump

I prezzi del petrolio scendono dopo essere aumentati nella sessione precedente con l’aspettativa di una domanda più bassa di carburante negli Stati Uniti, visto l’avvicinarsi della fine della stagione estiva, e in attesa di una risposta dell’India alle tariffe punitive imposte dagli Stati Uniti. I futures sul Brent calano dello 0,48% a 66,89 dollari al barile, mentre quello sul Wti dello 0,92% a 63,56 dollari al barile. Entrambi i contratti erano saliti nella sessione precedente dopo che la U.S. Energy Information Administration ha riportato un calo delle scorte di greggio statunitensi di 2,4 milioni di barili nella settimana conclusa il 22 agosto, rispetto alle previsioni degli esperti di una contrazione di 1,9 milioni di barili.

Inoltre, in molti si chiedono come Nuova Delhi risponderà alle pressioni di Washington affinché smetta di acquistare petrolio russo, dopo che il presidente statunitense, Donald Trump, ha raddoppiato mercoledì 27 agosto i dazi sulle importazioni dall’India fino al 50%. Gli esperti si aspettano che l’India continui ad acquistare petrolio greggio dalla Russia, almeno nel breve termine, il che dovrebbe limitare l’impatto delle nuove tariffe sull’offerta globale. A pesare sul mercato è anche l’aumento dell’offerta, poiché i principali produttori hanno rimosso parte dei tagli volontari, compensando l’intensificarsi degli attacchi tra Russia e Ucraina alle rispettive infrastrutture energetiche. Mosca ha, infatti, lanciato un attacco massiccio con droni contro le infrastrutture energetiche e di trasporto del gas in sei regioni ucraine, lasciando oltre 100.000 persone senza elettricità.

A Milano occhio a Mps, Mediobanca, Bper, Pop di Sondrio, Stellantis, Juventus, Prysmian, Brunello Cucinelli, Mfe e Avio

Sul listino milanese restano sorvegliate le banche, le big Unicredit e Intesa Sanpaolo in primis, perché tra le ipotesi al vaglio del governo per aumentare le entrate fiscali c’è anche la tassazione dei buyback delle società, accanto a quella, valida solo per le banche, di estendere al 2027 il rinvio della deducibilità delle imposte differite attive (Dta). Non è esclusa anche una possibile imposta sugli avviamenti.

Focus anche su Mps. Secondo La Stampa, infatti, i consiglieri del Monte sono stati pre-allertati per un cda che si dovrebbe tenere nei primi giorni di settembre per alzare l’offerta su Mediobanca. Al contempo, Deutsche Bank ha alzato il target price su Bper da 8,4 a 12,1 euro (rating buy) e sulla Popolare di Sondrio da 10,8 a 11 euro (rating hold).

Nel settore auto, Stellantis ha raggiunto un accordo con i sindacati per l’utilizzo di ammortizzatori sociali nello stabilimento di Pomigliano e oggi, 28 agosto, è attesa un’intesa per quello di Mirafiori, dopo che qualche giorno fa era stato trovato un accordo su Termoli. Secondo i dati Fiom-Cgil, sono coinvolti da questi strumenti il 62,3% dei lavoratori di Stellantis tra cassa integrazione e solidarietà.

Mutuo 100% per acquisto in asta

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Intanto le immatricolazioni di auto in Europa sono salite a luglio grazie a Spagna e Germania, a fronte di un calo in Italia e Francia. Il gruppo Stellantis ha registrato una contrazione su anno dell’1,1% con una quota di mercato del 13,9%.

Restando in casa Agnelli/Elkann, la Juventus ha raggiunto un accordo con la società turca del Besiktas JK per la cessione del calciatore Tiago Emanuel Embaló Djalo per 3,5 milioni di euro.

Da monitorare anche Brunello Cucinelli che riunisce il cda sui conti del primo semestre del 2025 (preliminari pubblicati il 10 luglio) e MediaForEurope (Mfe), pronta ad assumere il controllo di ProSiebenSat.1 dopo che il gruppo d’investimento ceco Ppf ha detto il 27 agosto di voler vendere la propria partecipazione nell’emittente tedesca al gruppo televisivo controllato dalla famiglia Berlusconi.

La mossa di Ppf ha aperto la strada al controllo da parte dell’ex gruppo Mediaset che ha lanciato un’offerta da 1,8 miliardi di euro in contanti e azioni per l’emittente tedesca, con l’obiettivo di creare un campione televisivo europeo finanziato dalla pubblicità.

Si segnala che Jefferies ha confermato il rating buy su Prysmian (target price a 84 euro): «vediamo del potenziale sia nei volumi sia nei prezzi, fattori favorevoli che potrebbero spingere Prysmian verso a margini più elevati dopo l’introduzione dei dazi sul rame, considerando che le importazioni coprono un quarto della domanda di cavi negli Stati Uniti. Sebbene per i produttori locali i costi non dovrebbero subire variazioni significative dopo i dazi, data la quota modesta di importazioni di semilavorati in rame, gli importatori avranno bisogno di un aumento dei prezzi del 35% per compensare i dazi. I produttori locali hanno già iniziato ad applicare incrementi dei prezzi durante l’estate e l’indice dei prezzi alla produzione del filo di rame sta raggiungendo livelli record».

Mentre, dopo che Avio ha annunciato un accordo integrativo con le Forze Armate statunitensi per produzione, assemblaggio, integrazione e collaudo di motori a propulsione solida per missili tattici, una notizia positiva in quanto rappresenta il passo successivo alla fase di sviluppo e prototipazione avviata in seguito all’annuncio del luglio 2024, aumentando la visibilità di questo business addizionale, Equita ha alzato il target price sull’azione del +25% a 25 euro (rating hold).

«Riteniamo che l’impatto quantitativo possa manifestarsi nel medio termine, comunque in anticipo rispetto all’ipotesi di avvio dell’attività produttiva in Usa, dato che per ora le forniture verranno effettuate da Colleferro, ipotizziamo a partire dal 2026», spiega Equita. Per quanto riguarda questo business aggiuntivo, «nella nostra valutazione attualmente applichiamo un multiplo ev/ebit di 6 volte al fatturato atteso nel 2029 (100 milioni di euro). Con l’aumento della visibilità dopo questo annuncio alziamo il multiplo a 10 e la stima di fatturato al 2029 a 120 milioni, arrivando a 6 euro di valutazione. Di conseguenza il target price sale a 25 euro», aggiunge la Sim.

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