
Si apre la strada alla seconda fase del Regolamento europeo 2024/886. Entro il 9 ottobre, tutte le banche dell’area euro dovranno consentire l’invio di bonifici istantanei su ogni canale – dall’internet banking alle app mobile, dagli sportelli Atm alle filiali – introducendo allo stesso tempo un controllo in tempo reale tra nome del beneficiario e codice Iban. È il passo decisivo dopo che, lo scorso 9 gennaio, è scattato l’obbligo di ricezione e l’equiparazione del bonifico istantaneo e i suoi costi ai bonifici ordinari.
Bonifico istantaneo e costi: cosa cambia per le imprese
Il cambiamento più tangibile riguarda i costi. Fino al 2024, i bonifici istantanei erano spesso gravati da un sovrapprezzo che poteva arrivare a 2-3 euro per singola operazione. Oggi non è più possibile: per legge devono costare quanto i bonifici ordinari sullo stesso canale. La conseguenza è un abbattimento medio delle commissioni: secondo le ultime rilevazioni, si passa da circa 2,19 euro a 0,76 euro nel caso delle banche tradizionali, mentre per gli istituti digitali la spesa si è ridotta a pochi centesimi, in molti casi azzerata.
Per manager e imprenditori, l’allineamento del bonifico ordinario a quello istantaneo rappresenta un vantaggio competitivo. Pagamenti urgenti senza costi extra consentono una gestione più efficiente del capitale circolante e riducono il rischio di penali legate a ritardi. Non va escluso, tuttavia, che alcune banche possano rivedere i listini dei bonifici ordinari, spostando verso l’alto il prezzo unitario pur mantenendo la parità imposta dal regolamento.
Limiti e disponibilità continua
Lo schema Sepa Instant Credit Transfer (Sct Inst), attivo dal 2017, fissa il limite massimo per singola operazione a 100.000 euro. Le banche possono però prevedere soglie più basse per ragioni di sicurezza o consentire agli utenti di personalizzare il limite di importo direttamente dall’internet banking.
Il servizio è disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, inclusi weekend e festivi. La rapidità è garantita dall’infrastruttura europea di regolamento in tempo reale, che accredita i fondi sul conto del beneficiario entro pochi secondi. Un cambiamento che non solo semplifica la vita dei privati, ma introduce un nuovo standard di pagamento per le aziende.
Bonifico istantaneo e sicurezza: la verifica del beneficiario
La vera novità di ottobre sarà l’introduzione della verifica del beneficiario, la cosiddetta Verification of Payee. Prima dell’esecuzione, il sistema confronterà l’Iban indicato con il nome effettivo dell’intestatario del conto. In caso di discrepanza, l’utente riceverà un avviso e potrà correggere l’errore o bloccare la transazione. L’obiettivo è ridurre frodi e digitazioni sbagliate che, in un meccanismo irrevocabile come il bonifico istantaneo, possono trasformarsi in perdite irreversibili.
Per le imprese il tema sicurezza è centrale. Oltre a non ignorare gli avvisi del sistema, resta cruciale mantenere procedure interne rigorose: doppia autorizzazione per i pagamenti superiori a determinate soglie, white list di conti beneficiari abituali, conferme fuori banda in caso di cambi improvvisi di Iban da parte dei fornitori. In un contesto dove le frodi digitali sono in crescita, la formazione delle persone che gestiscono i flussi di cassa diventa un investimento necessario.
L’impatto per manager e imprenditori
L’adozione generalizzata dei bonifici istantanei, unita a costi più bassi e controlli più stringenti, rappresenta una svolta per la gestione finanziaria delle aziende. Pagamenti e incassi in tempo reale permettono di liberare liquidità, migliorare la pianificazione del cash flow e garantire maggiore flessibilità operativa.
Dal lato opposto, l’irrevocabilità delle operazioni richiede un’attenzione maggiore nei processi di tesoreria e nei controlli interni. Le aziende dovranno aggiornare policy, ridefinire responsabilità e abituarsi a un modello dove “velocità” e “attenzione” viaggiano insieme. È probabile che nel medio periodo i bonifici istantanei si affermino come standard, relegando i bonifici ordinari a eccezione residuale.
Con la fase due ormai alle porte, i bonifici istantanei si candidano a diventare il nuovo pilastro dei pagamenti in euro. Un cambiamento che può essere gestito come semplice adeguamento normativo, oppure trasformato in un’opportunità di efficienza per imprese e imprenditori pronti a coglierne il potenziale.
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