
Che cosa significa costruire uno spazio virtuale davvero inclusivo? Come possiamo fare in modo che il metaverso non sia solo un luogo tecnologico, ma anche umano, accessibile, equo?
A queste domande prova a rispondere il podcast andato in onda su Radio Meeting, la radio del Meeting di Rimini, e ora disponibile sul sito di Valore D. Tre episodi, tre voci, un unico filo conduttore: il documento “D-Verso. Linee guida per un metaverso inclusivo e sostenibile”, realizzato da Valore D in collaborazione con il Politecnico di Milano e Accenture.
A condurre è Barbara Falcomer, Direttrice Generale di Valore D, che apre il ciclo raccontando perché oggi è urgente parlare di etica, diritti e relazioni anche nel digitale.
D-Verso: un progetto per orientarsi nel mondo virtuale
Il metaverso non è più un concetto astratto o lontano. È uno spazio in costruzione che già oggi influenza il modo in cui ci relazioniamo, lavoriamo, apprendiamo. Ma come possiamo assicurarci che questo nuovo ambiente digitale sia davvero uno spazio di opportunità per tutte e tutti?
È da questo interrogativo che ha origine D-Verso, un progetto nato da un tavolo di lavoro promosso da Valore D, con il supporto scientifico del Metaverse Marketing Lab del Politecnico di Milano e la collaborazione di Accenture. Il percorso ha coinvolto professioniste e professionisti di comunicazione, innovazione e risorse umane, con l’obiettivo di definire linee guida concrete per accompagnare le organizzazioni nella costruzione di ambienti virtuali più giusti, più sicuri, più inclusivi.
Il documento propone nove principi che toccano aspetti fondamentali: dalla tutela della privacy alla trasparenza nell’uso dei dati, dalla sostenibilità ambientale all’interoperabilità delle piattaforme. Ma soprattutto, mette al centro le persone e il loro diritto a essere rappresentate, rispettate e valorizzate, anche nel digitale.
Tre episodi, tre voci, una visione comune
Il podcast, andato in onda su RadioMeeting, propone tre episodi da ascoltare, condividere e discutere, per esplorare il metaverso da punti di vista diversi ma complementari.
Nel primo episodio, Barbara Falcomer ci accompagna in una riflessione sul perché è importante parlare oggi di metaverso e perché è necessario farlo con uno sguardo attento all’etica, alla sicurezza e all’inclusione. Il metaverso non è un “altrove”, ma un’estensione del nostro quotidiano: uno spazio che può amplificare il nostro potenziale, ma anche le nostre contraddizioni. Per questo serve una bussola, e D-Verso nasce proprio con questo intento.
Nel secondo episodio, la parola passa a Lucio Lamberti, professore ordinario di marketing al Politecnico di Milano, che invita a guardare al metaverso come a un’opportunità per ripensare i concetti di identità e relazione sociale. In un mondo virtuale, possiamo scegliere come apparire, come interagire, come essere. Questo apre scenari straordinari di espressione e inclusione, ma anche nuove responsabilità. Perché la libertà digitale, se non accompagnata da consapevolezza, può trasformarsi in esclusione o dipendenza.
Nel terzo episodio, Tommaso Nervegna, Executive Design Director di Accenture Song, racconta come le aziende si stanno avvicinando al metaverso e quali sono le sfide più urgenti da affrontare. Inclusione, sostenibilità, trasparenza: non sono solo parole chiave, ma criteri fondamentali per progettare esperienze digitali che abbiano un impatto positivo e duraturo. Il metaverso può diventare un laboratorio di innovazione sociale, ma solo se le organizzazioni scelgono di abitarlo con responsabilità.
Cambiare il futuro digitale, insieme
Il metaverso, dunque, non è uno spazio già definito, ma un mondo ancora in divenire. Le voci raccolte nel podcast e le linee guida del documento D-Verso offrono strumenti e prospettive per chi vuole agire con consapevolezza, mettendo al centro le persone, i diritti e la sostenibilità.
Scarica il documento D-Verso e ascolta il podcast per scoprire come contribuire a modellare il metaverso di oggi e di domani.
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