
ESRS European Sustainability Reporting Standards semplificati —
EFRAG European Financial Reporting Advisory Group apre la consultazione pubblica per ridurre il carico sulle imprese
Taglio del 57% dei datapoint senza rinunciare agli obiettivi del Green Deal. Stakeholder chiamati a partecipare entro il 29 settembre 2025.
L’Unione europea vuole rendere la rendicontazione di sostenibilità più semplice e meno onerosa per le imprese, senza arretrare sugli impegni climatici. Dopo i primi mesi di applicazione della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e dei relativi European Sustainability Reporting Standards (ESRS), molte aziende hanno segnalato processi troppo complessi e costi elevati.
Per rispondere a queste criticità, la Commissione europea ha incaricato EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group) di proporre una versione semplificata degli standard. La consultazione pubblica, avviata il 26 febbraio 2025 all’interno dell’iniziativa “Omnibus”, prevede una riduzione del 57% dei datapoint obbligatori, pur mantenendo invariati gli obiettivi del Green Deal e la qualità delle informazioni di sostenibilità.
Perché semplificare gli ESRS
La revisione nasce dall’esigenza di combinare due priorità: alleggerire l’onere amministrativo e garantire un reporting affidabile e comparabile. Un eccesso di dettagli rischiava di rallentare le imprese europee, soprattutto rispetto ai competitor globali.
Come spiegato da EFRAG, la semplificazione non equivale a minore trasparenza: al contrario, consentirà di concentrare gli sforzi su dati realmente rilevanti per l’impatto ambientale, sociale e di governance, migliorando al tempo stesso l’efficienza dei processi di raccolta e rendicontazione.
Chi è interessato
Gli ESRS riguardano innanzitutto le grandi imprese di interesse pubblico con oltre 500 dipendenti, comprese le società quotate, che hanno iniziato a rendicontare con la CSRD già per l’anno fiscale 2024. Nei prossimi anni gli obblighi si estenderanno a PMI quotate e grandi aziende non quotate, fino a coprire un numero crescente di soggetti. Per tutte queste realtà, la semplificazione significa meno burocrazia e maggiore chiarezza metodologica, senza perdere di vista gli obiettivi climatici fissati al 2050.
La consultazione pubblica
EFRAG incoraggia tutti gli stakeholder a esaminare le Exposure Drafts dei nuovi ESRS semplificati e a completare la survey pubblica entro il 29 settembre 2025.
Il questionario è aperto non solo ai grandi gruppi, ma anche a PMI, associazioni di categoria, investitori, consulenti, università e centri di ricerca, che potranno contribuire con osservazioni pratiche. Gli stakeholder sono chiamati a valutare se la riduzione dei datapoint salvaguardi la qualità dei dati, a indicare quali informazioni debbano restare obbligatorie e a segnalare eventuali impatti operativi della riforma.
I contributi raccolti confluiranno in una proposta finale che EFRAG presenterà alla Commissione europea entro fine anno. Se approvata, la nuova versione degli ESRS potrebbe entrare in vigore già dal 2026.
Un’occasione per le imprese italiane
Per le aziende italiane questa consultazione è un’opportunità unica per influenzare direttamente il futuro della rendicontazione europea. Settori chiave del nostro Paese, dal manifatturiero al fashion, dall’agroalimentare al turismo, hanno caratteristiche produttive peculiari che meritano di essere rappresentate nel dibattito europeo.
Partecipare significa contribuire alla definizione di standard che siano ambiziosi ma anche realistici, capaci di supportare la competitività delle imprese italiane senza sacrificarne la sostenibilità.
La survey è aperta fino al 29 settembre 2025 sul sito ufficiale EFRAG: Partecipa alla consultazione.
Parallelamente alla consultazione pubblica sulla semplificazione dell’ESRS, l’EFRAG ha avviato un’analisi costi-benefici (ACB) condotta da consulenti esterni. Lo scopo di questa ACB è valutare i potenziali costi e benefici delle semplificazioni proposte per l’ESRS. Questa iniziativa fa seguito alla richiesta della Commissione Europea di semplificare e snellire l’ESRS in linea con l’obiettivo di rendere la rendicontazione di sostenibilità più gestibile per le aziende che la redigono, pur mantenendo gli obiettivi fondamentali del Green Deal europeo.
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