
“Le procedure per la ricostruzione sono da snellire. Con i dazi americani servono nuovi canali di vendita per le imprese, e la nostra manifattura va innovata con l’intelligenza artificiale. Serve un lavoro di qualità e il turismo su cui puntare è quello culturale“. Il candidato del centrosinistra alle elezioni regionali del 28 e 29 settembre, Matteo Ricci, ascoltato da una piazza gremita in ogni ordine di posti, martedì sera a Macerata ha presentato il suo programma. Sul palco con lui, con la segretaria comunale del partito Ninfa Contigiani a moderare, c’erano il consigliere regionale uscente (e ricandidato) Romano Carancini e l’europarlamentare Giorgio Gori, ex sindaco di Bergamo. L’ex primo cittadino di Macerata ha parlato di sanità, sottolineando che “i problemi principali sono le liste d’attesa bloccate e il fatto che serve una riforma dei pronto soccorso. La prevenzione è fondamentale così come la riorganizzazione della sanità, che necessita più spesa, nelle aree interne”. Gori, invece, ha parlato di lavoro, evidenziando le difficoltà dell’industria elettrodomestica marchigiana e “il necessario innalzamento della qualità della manifattura con politiche ad hoc, anche per le aree interne, come fatto in Emilia da Bonaccini”.
Al suo arrivo in piazza Vittorio Veneto, Ricci, accolto da un lungo applauso, ha elencato e approfondito tutti i grandi temi regionali, in primis economia, sanità e lavoro, ma anche aspetti sociali, dell’istruzione e della salute mentale, oltre ad asserire che “proporremo in Regione il riconoscimento della Palestina, non si può restare indifferenti al massacro”. Raccontando la sua esperienza al parlamento europeo, “il mio sogno da ragazzo, su cui mi sono laureato”, Ricci ha esposto i punti del programma della coalizione di centrosinistra: “Le Marche economicamente non crescono nonostante i milioni arrivati con il Pnrr. La manifattura è necessaria alla nostra economia; dopo i dazi americani, serve una nuova internazionalizzazione per i nostri prodotti. Le imprese vanno messe al passo coi tempi, vorrei che le nostre fossero all’avanguardia nell’uso dell’intelligenza artificiale. Il turismo in Italia e nelle Marche può rivolgersi a nuovi target esteri, e il più grande testimonial di quello regionale deve essere il governatore stesso; l’Atim costituita da Acquaroli va chiusa. Proporrò la formazione di un consorzio aeroportuale del centro Italia”. Rispetto al sociale e alla salute psicologica, Ricci ha spiegato che “serve il salario minimo di 9 euro l’ora, e metteremo uno psicologo di comunità e nelle scuole”, e sulla Zona economica speciale del governo per le Marche asserisce che “proporla a fine mandato è una sconfitta. È arrivato il momento di un cambio di Marche”. Ieri, poi, in un incontro con Stefano Bonaccini, Ricci è tornato sulla sanità: “Ha dei grandissimi problemi e negli ultimi 5 anni è peggiorata. Sono aumentate le liste d’attesa, 150mila marchigiani hanno smesso di curarsi perché non trovano risposte nel pubblico e non hanno i soldi per andare dal privato. La Regione spenderà quest’anno 160 milioni di euro per la mobilità passiva perché i marchigiani vanno a curarsi in Emilia-Romagna, Lombardia e Umbria”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link