
Le banche che fanno mutui a basso rischio potranno avere uno sconto sui requisiti patrimoniali collegati al finanziamento.
La Banca d’Italia ha deciso sul tema di avvalersi della discrezionalità consentita dall’ultimo regolamento sui requisiti di capitale (Crr3) che ha introdotto nell’Ue la disciplina di Basilea 3.
Così anche le banche italiane potranno applicare un regime transitorio più favorevole alle esposizioni garantite da immobili residenziali, a patto che siano rispettate alcune condizioni, tra cui un basso livello di perdite sul portafoglio mutui negli ultimi otto anni.
Le regole dell’output floor
Le regole si inseriscono nel quadro del cosiddetto output floor, una misura introdotta da Basilea 3 secondo cui i requisiti patrimoniali delle banche che utilizzano i modelli interni non possono essere inferiori al 72,5% dell’ammontare determinato applicando il metodo standardizzato.
Così si è voluto evitare un uso eccessivo dei modelli interni, tale da ridurre in modo significativo (e a volte ingiustificato) i requisiti di capitale, come avvenuto in passato soprattutto nel caso di alcuni grandi gruppi francesi e tedeschi. La normativa vuole garantire la comparabilità degli indici di capitale tra istituti.
L’output floor è entrato in vigore da inizio anno. È previsto tuttavia un lungo periodo transitorio. La percentuale del 72,5% sarà raggiunta con incremento progressivo solo nel 2030, mentre quest’anno sarà limitata al 50%.
Oltre a questa gradualità sono previsti ulteriori sconti fino al 2032. Uno di questi per esempio riguarda le esposizioni verso imprese prive di rating: a determinate condizioni di rischio, le banche possono applicare un fattore di ponderazione sui requisiti di capitale del 65% invece che del 100%.
L’opzione per i mutui
Un altro articolo del regolamento Crr3 prevede invece la facoltà per gli Stati Ue di applicare un regime transitorio per le esposizioni garantite da immobili residenziali.
Nel dettaglio, le regole Ue precisano i requisiti standard da comparare poi con i modelli interni attraverso l’output floor.
Viene così consentita, in caso di via libera da parte di uno Stato, una ponderazione del 10% (invece che del 20%) sulla parte dell’esposizione che non supera il 55% del valore dell’immobile (fino a fine 2032).
Inoltre è prevista una ponderazione inferiore a quella a regime (75%) per la parte che non supera l’80% del valore dell’immobile, con percentuali crescenti (dal 45% nel 2029 al 67,5% nel 2032).
La Banca d’Italia ha esercitato la discrezionalità per garantire una maggiore parità di condizioni tra banche europee. Gli istituti italiani subiranno un limitato aggravio patrimoniale per l’output floor.
Lo scenario è però diverso per altri Paesi che di conseguenza avranno un forte incentivo ad applicare ogni possibile sconto, aumentando al massimo la gradualità delle norme.
Secondo i calcoli della Banca d’Italia, l’output floor avrà un effetto patrimoniale significativo solo su uno dei 12 gruppi bancari italiani che adottano i modelli interni.
L’opzione sui mutui permetterebbe a questo gruppo (non nominato) di dimezzare l’impatto sul capitale nel periodo transitorio. L’output floor invece avrebbe effetti non significativi per gli altri gruppi.
Il parere dell’Abi
In una consultazione avviata a fine 2024, l’Abi ha espresso un parere favorevole all’adozione della discrezionalità sui mutui a basso rischio perché «configura un beneficio che sarà verosimilmente riconosciuto alle banche operanti in altri Stati membri e a cui dovrebbero pertanto poter accedere anche le banche italiane».
Inoltre l’Abi ha aggiunto che «la situazione di ciascuna banca, riguardo al rispetto delle condizioni previste per beneficiare del trattamento preferenziale, può evolversi nel tempo, poiché la condizione relativa al livello di perdite del portafoglio inferiore alla soglia regolamentare va verificata con riferimento ad una finestra di osservazione mobile, ovvero gli otto anni precedenti».
Bankitalia ha invece respinto un’altra opzione in tema di valutazione degli immobili nelle emissioni di covered bond. (riproduzione riservata)
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