
Da settembre una raffica di bonus per famiglie e imprese. Dalla card spesa agli incentivi per auto elettriche e autoimpiego. Ecco la mappa.
L’autunno si preannuncia caldo sul fronte economico e il Governo gioca d’anticipo con una pioggia di interventi, tra nuovi bonus, incentivi e tutele. Un pacchetto di misure eterogeneo che mira a sostenere il potere d’acquisto delle famiglie e a stimolare settori strategici come la transizione energetica e l’autoimprenditorialità. A partire da settembre, cittadini e imprese dovranno districarsi tra scadenze e requisiti per accedere a questi aiuti, che spaziano dal sostegno per la spesa alimentare fino ai contributi per l’avvio di nuove attività, passando per la scuola e la mobilità sostenibile. Un’offensiva di sussidi che solleva interrogativi sulla sua reale efficacia strutturale.
Quali sono i principali aiuti per le famiglie?
Il mese di settembre vedrà l’attivazione di diversi strumenti pensati per alleggerire il carico economico sui nuclei familiari, soprattutto quelli a basso reddito. Una delle misure più attese è la Card “Dedicata a te”, un contributo una tantum di 500 euro destinato all’acquisto di beni alimentari di prima necessità. Per poterne beneficiare, è necessario avere un Isee non superiore a 15.000 euro. L’iter burocratico prevede che l’Inps fornisca ai Comuni l’elenco dei beneficiari, i quali dovranno poi verificare la correttezza dei requisiti prima di rendere disponibili le carte elettroniche presso gli uffici postali.
Accanto a questa novità, prosegue l’erogazione mensile dell’assegno unico per i figli, che si conferma una misura portante del welfare familiare. I dati Inps relativi ai primi sei mesi del 2025 indicano un’erogazione complessiva di 9,8 miliardi di euro a favore di oltre 6,1 milioni di famiglie, per un totale di quasi 10 milioni di figli. Gli importi variano da un minimo di circa 57 euro, per chi non presenta Isee o supera la soglia massima di 45.939,56 euro, fino a un massimo di 224 euro per la fascia Isee più bassa, fissata a 17.227,33 euro per il 2025.
Per sostenere le spese legate alle attività extrascolastiche, arriva la «Dote per la famiglia», un contributo che può raggiungere i 300 euro per figlio, destinato a coprire i costi di attività sportive per la fascia d’età 6-14 anni. Anche in questo caso, il limite Isee è fissato a 15.000 euro e l’aiuto è concesso per un massimo di due figli, a condizione che i corsi abbiano una frequenza di almeno due volte a settimana per un minimo di sei mesi.
Infine, dal 15 settembre al 14 novembre si aprirà la finestra per richiedere il cosiddetto bonus psicologo. Questo beneficio, accessibile con un Isee fino a 50.000 euro, riconosce un contributo fino a 50 euro per ogni seduta di psicoterapia, per un importo massimo complessivo di 1.500 euro per persona, modulato in base alle diverse fasce di reddito. Resta invece ancora in attesa di attivazione, prevista entro la fine dell’anno, il bonus elettrodomestici.
Cosa cambia con il ritorno a scuola?
Con il rientro in classe di circa 7 milioni di studenti, previsto tra l’8 e il 16 settembre, il mondo della scuola si prepara a diverse novità. Un dato amaro accompagna l’inizio dell’anno: gli studenti sono 120.000 in meno rispetto all’anno precedente, un chiaro segnale dell’impatto della denatalità. Il Ministero guidato da Giuseppe Valditara ha introdotto una stretta sul voto in condotta e ha esteso il divieto di utilizzare il cellulare in classe anche alle scuole superiori. Per la scuola primaria, si assisterà al ritorno dei giudizi sintetici, da “ottimo” a “non sufficiente”.
Una delle novità più significative è la stabilizzazione della tutela assicurativa Inail, che da quest’anno diventa strutturale e a carico dello Stato per una platea di circa 10 milioni di persone tra studenti e personale scolastico. Sul fronte dell’integrazione, dal 1° settembre saranno operativi circa 1.000 docenti specializzati nell’insegnamento dell’italiano agli studenti stranieri, una misura volta a contrastare la dispersione scolastica.
Debutta anche la nuova filiera tecnica con il modello 4+2, che coinvolgerà inizialmente 10.500 studenti in percorsi quadriennali integrati con due anni negli Its Academy. Viene potenziata anche la digitalizzazione con la piattaforma ComUnica, che permetterà alle famiglie di gestire online la documentazione necessaria per l’avvio dell’anno scolastico. A questi interventi nazionali si affiancherà la consueta “caccia” ai contributi locali per famiglie a basso reddito, come i bonus libri e i sostegni per le mense scolastiche.
Quali incentivi spingono la transizione energetica?
Il governo tenta di accelerare la transizione energetica con una mossa strategica che rimodula i fondi del Pnrr. Ben 597,3 milioni di euro, originariamente destinati alle colonnine di ricarica, vengono dirottati per incentivare l’acquisto di auto elettriche, a condizione di rottamare un veicolo termico fino a Euro 5. Il nuovo bonus auto elettriche si rivolge a due platee distinte: le persone fisiche con un Isee fino a 40.000 euro e le microimprese.
Per i cittadini, l’incentivo ammonta a 11.000 euro se si risiede in un’area urbana funzionale con un Isee inferiore a 30.000 euro, e scende a 9.000 euro per Isee compresi tra 30.000 e 40.000 euro. L’agevolazione è valida per l’acquisto di auto nuove di categoria M1, completamente elettriche, con un prezzo di listino non superiore a 35.000 euro (IVA esclusa). Per le microimprese (meno di 10 dipendenti e fatturato inferiore a 2 milioni di euro), il bonus copre fino al 30% del costo di acquisto (massimo 20.000 euro) per un massimo di due veicoli commerciali (N1 o N2).
Sul fronte delle imprese energetiche, settembre porta scadenze importanti. Entro il 12 settembre, gli operatori dovranno presentare le domande al Gse per partecipare alle gare del decreto Fer X, che mira a incentivare gli impianti rinnovabili. Le prime procedure assegneranno 8 gigawatt di potenza al fotovoltaico e 2,5 GW all’eolico. Il 30 settembre, invece, Terna gestirà la prima asta per il 2028 relativa alla nuova capacità di accumulo con batterie (Macse), con un fabbisogno stimato di 10 gigawattora.
Come viene sostenuto il lavoro e l’autoimpiego?
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, diventano operativi gli incentivi per l’autoimpiego previsti dal Decreto Coesione. Sul piatto ci sono 800 milioni di euro per sostenere giovani tra i 18 e i 35 anni in condizione di disoccupazione, inattività o fragilità sociale. L’obiettivo è finanziare percorsi formativi e l’avvio di attività autonome, imprenditoriali e professionali su tutto il territorio nazionale. La stima è di raggiungere una platea di 15.000 beneficiari, con un contributo a fondo perduto che mediamente si attesterà sui 40.000 euro.
Sempre a settembre, entra nel vivo il pacchetto di ammortizzatori sociali previsto dal decreto ex Ilva, con oltre 130 milioni di euro per tutelare occupazione e reddito. Il mese sarà anche caratterizzato dalla ripresa del confronto tra il Ministro del Lavoro e le parti sociali sui temi caldi della sicurezza e delle pensioni, in vista della manovra economica d’autunno.
Si rafforza anche l’apparato di controllo con l’inserimento di 514 nuovi ispettori presso Inps (403) e Inail (111). Proseguono, infine, le iniziative per l’occupabilità, con il potenziamento dell’assistente digitale AppLi per i Neet e gli “Edo days” per la formazione sulle competenze digitali dei disoccupati nell’ambito del programma Gol.
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