
Ha ricordato come, soprattutto al Sud, dove mancano grandi imprese, molte donne scelgano la via dell’imprenditorialità, con percentuali persino superiori alla media nazionale. Tuttavia, il vero ostacolo resta la carenza di servizi: senza il tradizionale welfare familiare, la situazione sarebbe stata ancora più difficile.
La presidente ha richiamato l’attenzione sul ruolo del PNRR, che ha finanziato infrastrutture fondamentali, come gli asili nido, utili a favorire l’occupazione femminile. Ha però evidenziato l’urgenza di garantire anche risorse per la gestione di queste strutture, condizione indispensabile per rendere concreti i benefici sul lavoro femminile e giovanile nel Sud.
Un altro tema cruciale affrontato è stato quello della desertificazione demografica: entro il 2050 il Mezzogiorno rischia di perdere oltre 3,4 milioni di abitanti. Una prospettiva allarmante, legata alle scelte dei giovani che oggi valutano non solo le opportunità lavorative, ma anche la qualità della vita, la sanità e i servizi disponibili nei territori.
Infine, Di Bisceglie ha lanciato un appello alle istituzioni e al Governo affinché sostengano con decisione le imprese meridionali, spesso eccellenze riconosciute, ma prive di un indotto forte come quello del Nord. Rendere le aziende più attrattive, garantire salari adeguati e costruire un sistema di welfare diffuso sono, secondo la presidente, condizioni essenziali per ridurre il divario Nord-Sud e costruire un futuro più equilibrato per il Paese.
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