1 Settembre 2025
diritto al lavoro e libertà d’impresa


Caro Direttore,

Trasforma il tuo sogno in realtà

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rivolgo queste riflessioni al Corriere Adriatico, da 165 anni voce autorevole e radicata nelle Marche. Sono convinto che da questa terra strategica e dinamica, mio collegio elettorale da molti anni, a cui mi lega affetto sincero e conoscenza profonda, possa partire un messaggio chiaro: cosa rappresenta oggi Forza Italia e quale contributo intende offrire al futuro della regione e dell’Italia intera. Il 28 e 29 settembre, dopo cinque anni, i marchigiani torneranno alle urne. Forza Italia è accanto a Francesco Acquaroli, che ha dimostrato, con visione e responsabilità, che si può governare bene ascoltando i cittadini e valorizzando le energie migliori di questa regione. In questi anni abbiamo lavorato insieme per restituire alle Marche ciò che per troppo tempo era stato negato: centralità, risorse, visione. E l’impegno di Forza Italia è sempre andato in questa direzione. Basti pensare alla trilaterale dell’Alto Adriatico, dove temi strategici per i marchigiani sono stati centrali: sicurezza dei confini, contrasto all’immigrazione clandestina, sviluppo dell’economia del mare e infrastrutture. I porti marchigiani, a partire da Ancona, sono chiamati a diventare snodi strategici anche grazie al mio impegno come Ministro degli Esteri per la creazione del corridoio Imec, un’opportunità di crescita economica attraverso un rafforzamento degli scambi commerciali con l’Asia e il Medio Oriente.

Mi sono fatto portavoce per la tutela del mondo della pesca proponendo e ottenendo la proclamazione delle Zone Economiche Esclusive che coinvolge anche le Marche. Una scelta strategica per pianificare al meglio l’utilizzo di questi mari in ottica economica e ambientale. Inoltre, Forza Italia ha sostenuto con determinazione la Zona Economica Speciale, uno strumento che garantirà sviluppo, occupazione, sgravi fiscali e investimenti per le imprese. Un’occasione straordinaria per rilanciare l’economia regionale, a cominciare dal manifatturiero, un’eccellenza che tutto il mondo ci invidia. Ma tutti i settori trarranno giovamento. Nell’agricoltura, ad esempio, la Zes può contribuire allo sviluppo di nuovi progetti anche in ambito biologico, dove le Marche già si distinguono per sostenibilità e imprenditoria femminile. Nella stessa direzione, come Ministro degli Esteri ho deciso di riunire a Recanati e Macerata in ottobre gli addetti culturali ed i direttori degli istituti italiani di cultura in occasione degli Stati Generali della Cultura. Questi risultati rappresentano l’espressione concreta di una visione politica chiara. Scegliere Forza Italia significa condividere una visione fondata sulla tradizione liberale, popolare e democratico-cristiana. È una tradizione che affonda le radici nei padri del popolarismo, da Alcide De Gasperi a Silvio Berlusconi, e che si ispira agli insegnamenti di Papa Francesco, quando ci richiama alla responsabilità verso i più deboli; al magistero di Benedetto XVI quando ci ricorda che la libertà non può essere separata dalla verità; al cammino che ci indica Papa Leone, quando ci invita a guardare con fiducia al futuro.

La nostra comunità politica crede in un’Italia che cresce; che difende la libertà d’impresa e il diritto al lavoro; sostiene le famiglie e protegge i più fragili; valorizza i giovani e rispetta gli anziani. È un progetto fondato sull’economia sociale di mercato, dove libertà e solidarietà non sono in contraddizione, ma i pilastri su cui si fonda un progetto politico serio.

Forza Italia è un cantiere aperto, capace di accogliere esperienze civiche, culture popolari e sensibilità europee. Vogliamo costruire un grande partito popolare che rappresenti quella maggioranza silenziosa che chiede serietà, equilibrio e competenza. Le Marche sono il terreno su cui questa visione prende forma, una regione strategica anche nella macroregione europea e ponte naturale con i Balcani. Perché le decisioni prese a Bruxelles o a Washington hanno ricadute dirette sui distretti manifatturieri marchigiani, sulle imprese, sull’agricoltura e sui lavoratori. Tradurre questa visione in scelte concrete significa garantire alle famiglie un fisco più equo, servizi accessibili e politiche per la natalità; alleggerire il ceto medio dalla morsa di tasse e burocrazia; assicurare salari più alti; supportare artigiani e piccole imprese; tutelare i pensionati; offrire ai giovani la possibilità di costruire qui, nelle Marche, il proprio futuro. Il nostro impegno è non lasciare indietro nessuno, misurare il progresso nella qualità della vita, nella coesione sociale, nella sicurezza e in un approccio pragmatico alla tutela dell’ambiente. Forza Italia rappresenta la forza rassicurante delle Marche: quella che lavora con serietà, lontano dagli estremismi, impegnata a dare risposte ai cittadini per un futuro migliore. È questo il senso della nostra politica, ed è questo il messaggio che dalle Marche può arrivare forte e chiaro a tutto il paese: la buona politica non divide e non illude, ma unisce e costruisce.

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Saldo e stralcio

 

*Vicepresidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale 





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