9 Maggio 2025
nasce un modello di sviluppo sostenibile tra natura, agricoltura e cultura




Un ambizioso progetto di sviluppo sostenibile e valorizzazione territoriale prende vita nei comuni della Valle dell’Aventino: nasce “Aventino, Valle della Biodiversità”, iniziativa promossa che coinvolge i Comuni dell’Area, il Parco Nnzionale della Maiella e il Gal Maiella Verde.

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Il 10 maggio 2025, alle ore 17.00, presso il Teatro Comunale “Gennaro Finamore” di Gessopalena, si svolgerà un incontro dibattito cui parteciperanno i sindaci dei comuni coinvolti (Altino, Casoli, Civitella Messer Raimondo, Colledimacine, Fara San Martino, Gessopalena, Lama dei Peligni, Lettopalena, Montenerodomo, Palena, Palombaro, Pennadomo, Roccascalegna, Taranta Peligna, Torricella Peligna).


Dopo i saluti del sindaco di Gessopalena, Mario Zulli, verrà presentato il progetto a cura di Aurelio Manzi, naturalista e consigliere comunale con incarico alla tutela e alla valorizzazione della biodiversità di Gessopalena. Seguiranno gli interventi di Nicola Mario D’Alonzo, presidente dell’Associazione “Peperone Dolce di Altino”; Chiara Scirè, consigliere comunale di Torricella Peligna; Carlo Ricci, coordinatore del GAL “Maiella Verde”. Modera il dibattito Giuseppe Tiberini, vicesindaco con delega al marketing territoriale di Gessopalena.

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Interverranno: Lucio Zazzara, presidente del Parco Nazionale della Maiella; Emanuele Imprudente, vicepresidente della Giunta regionale d’Abruzzo; Daniele D’Amario, sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale; Nicola Campitelli, consigliere regionale.


Seguirà il dibattito con i portatori di interesse e la cittadinanza.


La conclusione dei lavori è affidata al sottosegretario di Stato al Masaf on. Luigi D’Eramo.


L’obiettivo del progetto è quello di trasformare la straordinaria biodiversità naturale e agronomica dell’area in un’opportunità di crescita economica, sociale e culturale, nonché rafforzare l’identità del territorio soprattutto tra i giovani al fine di contrastare lo spopolamento delle aree interne e favorire l’attrattività dei luoghi.

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L’iniziativa punta a valorizzare le varietà colturali locali, alcune uniche come il Peperone dolce di Altino, il Sedano nero di Torricella Peligna, il Nero-Antico di Pretalucente, la Patata Sessanta di Montenerodomo, il Grano marzuolo dei Monti Pizzi, ma anche razze animali autoctone quali il Bovino podolico e il Maiale nero abruzzese. Si vogliono in questo modo incentivare forme di agricoltura ecosostenibili, il consumo e la commercializzazione locale delle produzioni, ma anche il turismo esperienziale e culturale oltre alla formazione scolastica e non.


Tra le azioni concrete: la creazione di un festival itinerante della biodiversità, l’istituzione di mercati contadini e artigianali, il sostegno ai produttori e alle imprese locali, insieme al rafforzamento della rete di musei, giardini botanici e strutture scientifiche già presenti come la Banca del Germoplasma del Parco Nazionale della Maiella e il Laboratorio Culinario della Biodiversità di Altino.


Una proposta elaborata grazie a incontri già avviati con università, enti locali e associazioni come Slow Food. Il territorio si candida così a diventare un modello nazionale ed europeo di valorizzazione ambientale e identitaria, attrattivo anche per nuovi abitanti e visitatori.


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